In una società che diventa sempre più multiculturale è ancora possibile garantire una convivenza armoniosa, fondata su valori condivisi? O dobbiamo rassegnarci all'idea di un inevitabile scontro, o almeno di una inevitabile incomunicabilità, tra "noi" e "loro"? Questa domanda rinvia a quest'altra: esiste oggettivamente una comunanza essenziale tra tutti gli esseri umani? E la ragione umana è in gradi di cogliere verità e valori realmente universali, perciò universalmente condivisibili? In questo testo la risposta affermativa va di pari passo con la tesi che la verità oggettiva vada ricercata collaborativamente, come dice il titolo: con un dia-logo in cui ogni soggetto non rinunci al logos, cioè alla sua inestirpabile competenza a conoscere il vero. Prefazione di Massimo Borghesi.
Riflessioni e preghiere del vescovo di Bergamo, una delle città più provare dalla pandemia Covid 19. Cinque grandi capitoli: dolore, solitudine, preghiera, limite, comunità. A fronte del senso di vuoto, di rabbia, di disperazione, si erge la forza della preghiera, il valore di un sorriso, il vincolo di una comunità, piccoli segni di speranza e, soprattutto, un sentimento profondo di fede e di condivisione con i sofferenti.
Inchiodato sulla croce, Gesù vince "soccombendo". Gesù non è un superuomo né un uomo divinizzato, ma è la forma umana di Dio. Nella croce, a Pasqua, Dio non ci ha voluto salvare coi miracoli, ma ponendo la sua umanità a servizio della sua eterna sapienza. In Gesù si svela finalmente l'umanità fedele a Dio, in un mondo che si è allontanato da lui.
Un piccolo dizionario dei termini della vita religiosa, costruito con le parole di papa Francesco: cogliendo fiore da fiore, i curatori hanno preparato questo volume da portare sempre con sé, da leggere e meditare a piccole dosi, giorno dopo giorno: dalla accoglienza, che rende "la nostra civiltà veramente umana", alla vocazione "che è sempre una iniziativa di Dio", passando per i temi dell'ascolto, dell'audacia, della carità (che apre davanti a noi "un cammino pressoché infinito"), del dialogo, della fede, della misericordia, del perdono, della testimonianza... e tanto altro ancora!
Patria racconta le connessioni con la sfera più profonda, fisica e biologica della persona (il padre e, ovviamente, la madre), e con le idee più astratte: per esempio, il mondo concepito come patria del sapiente nella filosofia degli Stoici. Ciò non toglie che a patria si sia accompagnato spesso l'aggettivo piccola. Il lavorio della mente umana si rivela inoltre nell'associare significati concreti e significati astratti, in un gioco indefinito di associazione e variazione di significati/idee. Patria non ha femminile, e però alla serie appartiene la coppia patrimonio/matrimonio...
La nuova lettera pastorale del Patriarca Francesco Moraglia è associata all'episodio evangelico della corsa di Pietro e Giovanni al sepolcro: è la strada che, nella fede, ogni discepolo è chiamato a percorrere. Per i due apostoli, Gesù non è una presenza marginale, ma Colui che, se è davvero risorto, allora fa cambiare tutto: cambia tutto per la loro vita, per la comunità di persone che vivono attorno a loro, per l'umanità intera. Corrono incontro al Risorto, come dovremmo fare e come, in fondo, cerchiamo di fare tutti noi.
Su questo tema ostico e affascinante - il rapporto tra misericordia e giustizia - si sono incontrati e hanno dialogato a lungo, il Patriarca Francesco Moraglia e il Procuratore aggiunto della Repubblica Adelchi D'Ippolito. L'evento ha suscitato l'attenzione e il coinvolgimento di moltissime persone che hanno affollato, in quella circostanza, la splendida e ospitale Scuola Grande di S. Rocco a Venezia a pochi giorni di distanza dalla chiusura dell'Anno giubilare straordinario della Misericordia. Questa pubblicazione riporta fedelmente gli esiti di quel dialogo originale, suggestivo e ricco di sane provocazioni che possono tuttora rilanciare interrogativi ed offrire, magari, qualche inizio o cenno di risposta.
La lettera si sviluppa lungo cinque linee direttrici. In essa infatti tutto ruota attorno all'ecclesiologia di comunione che pone al centro il popolo di Dio; si sottolinea l'insostituibilità del ministero ordinato; si evidenzia la realtà sacramentale della Chiesa, superando le ristrette visioni giuridiche e le riduttive letture sociopolitiche; si guarda - in termini di missionarietà - a Cristo, la luce delle genti; si evidenzia, infine, lo stile della sinodalità che unisce Chiesa particolare - nelle sue differenti articolazioni - e Chiesa universale.
Le parabole di Gesù spiegate ai bambini dalle più eminenti personalità della Chiesa Cattolica. Qui la parabola del buon samaritano.
Vent'anni fa circa, Papa Francesco, Vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera che diventò molto popolare (al pari del suo autore) in Argentina. Si tratta di una preghiera molto semplice che rispecchia, di fatto, il carattere e lo "stile" del Santo Padre. In particolare, la preghiera ebbe (ed ha tuttora) enorme successo in quanto, da allora in poi, costituisce uno tra i primi elementi di dottrina impartiti ai fanciulli avviati alla catechesi. Insomma, un'orazione semplice e significativa costituita da cinque elementi, da ripetere - per questa ragione - "sulla punta delle dita".
Le parabole di Gesù spiegate ai bambini dalle più eminenti personalità della Chiesa Cattolica. Qui la parabola della pecorella smarrita.
Teologi, vescovi, cardinali, con linguaggio semplice che parte dalla concreta esperienza del vivere quotidiano, accompagnano i nostri piccoli lettori alla scoperta del messaggio cristiano. Il tutto accompagnato da splendidi disegni che illustrano e colorano il racconto.