Anne Frank tenne un diario dal giugno 1942 all’agosto 1944. Era un testo intimo, rivolto solo a se stessa, fino a quando, nella primavera del 1944, non sentì alla radio l’invito a conservare e pubblicare le testimonianze della sofferenza del popolo olandese. Decise quindi di riscrivere il testo per farne un libro: questa edizione, una nuova traduzione condotta direttamente sugli originali conservati ad Amsterdam, affianca i due testi, quello privato e quello destinato al mondo. Gli accuratissimi apparati, e soprattutto l’introduzione di Alberto Cavaglion, mettono in luce il valore letterario e incredibilmente consapevole della scrittura di questa giovanissima autrice, che si pone accanto a Primo Levi ed Elie Wiesel tra i protagonisti della narrativa sull’Olocausto.
Simbolo dello Shoah, il diario di Anne Frank è una luce nel buio della storia e ancora oggi illumina la vita di milioni di persone. Questa nuova versione, che riporta il testo alla sua primaria lucentezza, è frutto di una scrupolosa ricerca filologica, lessicale e letteraria condotta dal curatore Matteo Corradini direttamente sulla stesura originaria di Anne, liberata da interventi e tagli operati dopo la scomparsa della giovane autrice. I numerosi approfondimenti finora inediti, la preziosa traduzione dall'olandese di Dafna Fiano, la straordinaria testimonianza di Sami Modiano - che nella prefazione ripercorre per noi la dolorosa esperienza del lager - offrono a questa edizione autorevolezza, forza e una ritrovata freschezza. Da queste pagine la voce di Anne parla ai contemporanei schietta e cristallina come non mai, riaccende la Memoria e la prolunga nel presente.