Vendere l'anima al diavolo significa rigettare la concretezza delle cose, scinderla dalla giustizia e dalla verità, cedere all'inganno del sopruso e del luogo comune. Questo libro intende recuperare parole essenziali della filosofia, spesso ormai dimenticate: genealogia, costruzione, fondamento, libertà, simbolo. Ma, soprattutto, verità: dopo millenni di pensiero, di fronte agli inganni e alla superficialità massmediatica, si deve ritrovare il coraggio di cercare la logica, i modi, le ragioni della verità, la sua metafisica e il rapporto con la nostra stessa vita. Confrontandosi con le maggiori tradizioni del pensiero moderno e contemporaneo (Hegel, Nietzsche, Husserl, Heidegger, Merleau-Ponty, Foucault), mettendo in opera dialoghi mai esplorati, in queste pagine si vogliono illustrarne i percorsi critici e gli snodi simbolici: quasi un manuale che rinnova il mito di Faust, rifiutando, non senza una vena di profanazione sovversiva, di firmare un nuovo patto con il diavolo.
Moderno e postmoderno, pur trovando nell’arte alcuni punti di riferimento, sono termini che possiedono ampi significati “culturali”: non determinano un periodo storico definito, un percorso concettuale stabile, ma sono all’origine di molteplici incroci, che in questo libro si vogliono illustrare, con la finalità di costruirne un “bilancio”.
Tale descrizione conduce a un risultato che può essere sinteticamente anticipato: con la fine del secondo millennio, le differenze tra moderno e postmoderno tendono a sfumare, indicando piuttosto una comune genesi, che conduce verso nuove prospettive di pensiero.
Biografia dell'autore
Elio Franzini è docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Fenomenologia dell’invisibile. Al di là dell’immagine (2001).