Un testo sull'ecclesiologia di comunione e il presbiterio. Prefazione di Luigi Conti. Un approfondimento della realta' del presbiterio che ha come punto di riferimento le lex orandi e in particolare il rito delle ordinazioni presbiteriali della Chiesa italiana. Viene ripercorso tutto l'iter che, a partire dal Concilio, ha voluto e realizzato la riforma del rito stesso. La convinzione da cui parte lo studio e' che anche dalla lex orandi e' possibile trarre indicazioni preziose per la lex credendi. Dopo aver presentato un quadro della vita dei preti italiani come emerge da alcuni recenti studi e aver visto come il Vaticano II ed i documenti successivi del Magistero hanno presentato il tema del presbiterio, viene abbozzata una teologia del presbiterio tentando una proposta che tenga conto anche delle possibili concretizzazioni per il nostro oggi della liturgia, della vita e della spiritualita'.
Il racconto della vocazione al ministero ordinato si identifica spesso con una serie di incontri e pensieri che fanno maturare la decisione di diventare prete. Analizzando la Tradizione (liturgica e non) ci si rende conto che altri elementi sono presenti nella storia delle chiamate all'ordine sacro: le necessità della Chiesa, le caratteristiche umane e spirituali della persona stessa e infine le sue intuizioni (chiamata interiore). È tutta la Chiesa che, attraverso il ministero del Vescovo, sceglie tra i propri membri chi ritiene idoneo al ministero, li chiama e, dopo il loro "eccomi", li consacra ministri. Riportare armonia tra le necessità della Chiesa, le caratteristiche della persona (criteri di discernimento) e la sua disponibilità sembra oggi quanto mai necessario. La pastorale delle vocazioni al ministero consisterà allora nel proporre la vita cristiana per poter individuare e chiamare coloro che Dio ha scelto. Così avremo persone capaci di considerare il proprio servizio chiaramente destinato, innanzitutto, all'edificazione della Chiesa di Cristo, la Chiesa degli Apostoli, e non alla realizzazione di un sogno o di un progetto personale.
Il ministero ordinato, partecipe della Successione Apostolica, è l?espressione della carità divina verso l?umanità perché sia possibile, in ogni luogo e in ogni tempo, l?esperienza unica e irripetibile della Chiesa Apostolica, iniziata da Gesù con i suoi discepoli. Per questo anche del sacramento dell?ordine si può affermare con sant?Ambrogio: «In tuis Te invenio sacramentis».