Se la fede, per noi cristiani, si fonda sulla comune paternità di Dio e sulla comune vocazione a essere figli nel Figlio per opera dello Spirito Santo, allora la fraternità è la parola della fede in Dio Padre, e il più profondo e forte vincolo di solidarietà e di comunione tra gli uomini. Questo libro ci aiuta a riscoprire il significato originario e autentico della fraternità rintracciandone il fondamento biblico e teologico, e ne offre una possibile attualizzazione nell'insegnamento di papa Francesco, che ha fatto della fraternità non solo un luogo teologico, ma anche uno stile di vita che tutti siamo chiamati ad assumere per costruire un mondo migliore, dove regnino la pace, l'amore e la giustizia.
Il tema delle virtù, nella sua lunga storia, ha avuto momenti di fulgore e altri in cui è apparso non solo desueto ma anche antipatico e moralistico. Ora sembra imporsi nuovamente, come dimostrano le numerose pubblicazioni sia in ambito filosofico sia in quello religioso. In questo libro viene proposta l'analisi psicologica di alcuni comportamenti quotidiani: la dedizione, la speranza, la fiducia, la gratitudine, la meraviglia, il pentimento e il perdono, la sincerità. Sono definite "virtù sociali" perché hanno un valore costitutivo per il legame interpersonale. L'approccio utilizzato è di carattere psicologico. Tuttavia l'analisi viene condotta anche su testi di altra origine: testi letterari, filosofici, religiosi.
Per il catechismo significa soprattutto non nominare il nome di Dio senza rispetto e non bestemmiare. In realtà, nella sua formulazione più autentica, il comandamento biblico vieta di servirsi del nome del Signore per coprire ogni forma di ingiustizia: dal giurare il falso alle giustificazioni dell'oppressione, alle guerre sedicenti giuste. In un non lontano passato gli Stati moderni hanno definito giuste le loro guerre trovandone la legittimazione anche in simboli religiosi; e ancor oggi, in età globale, il connubio tra Dio e violenza resta più che mai all'ordine del giorno. Il nome di Dio continua perciò a dirsi in molti modi carichi di ambiguità, mentre la sua santificazione - prospettata nel "Padre Nostro" - dovrebbe essere uno spazio di libertà e rifrangersi nella costruzione di relazioni umane pacificate.