L'autore ha scelto di dedicare cinque giornate alla lettura del Vangelo di Matteo, limitandosi però, ad alcuni brani scelti tra i più significativi. Il volume inizia con alcune indicazioni generali sulla struttura del Vangelo di Matteo, in modo da avere almeno un quadro d'insieme di come l'evangelista ha raccolto, ha messo insieme delle tradizioni a lui precedenti, e quali sono, grosso modo, le grandi parti di questo Vangelo, per poter situare poi al loro giusto posto i singoli brani analizzati.
Don Innocenzo Gargano conclude la "lectio" sul vangelo giovanneo approfondendo il messaggio contenuto nei discorsi dell'ultima cena, o discorsi di addio di Gesù. Il fulcro intorno al quale ruota tutta la lectio su Giovanni resta quello individuato nel primo volume: il cap. 6, in particolare i versetti 16-21, secondo Gargano, il vero cuore del quarto evangelo, in cui Gesù rassicura i suoi andando loro incontro sulle acque del lago di Tiberiade e dicendo "Sono io, non temete!". In quei versetti si intreccia la rivelazione storica collegata con il libro dell'Esodo, e la rivelazione cosmica collegata con la Genesi uniti nell'annuncio della presenza, nell'"Io sono".
Il filo costante di questa "lectio divina" - come si svolge la storia della salvezza, cioè come agisce lo Spirito Santo nella Chiesa - comprende letture e meditazioni tenute nel luglio 1997 a Camaldoli.