Una risposta alla sfida educativa consiste nell'aumentare la competenza fraterna.
Un Prof risponde a 50 domande su peccato, male, redenzione, perdono, giudizio. Con il linguaggio e la grammatica propri dell'amore incondizionato di Dio.
El abuso del secreto en la Iglesia es un problema serio que perjudica también a sus propios intereses. Una comunidad eclesial que "vive en el secreto" es una comunidad eclesial profundamente herida, no solo en su interior, sino hacia el exterior. El secreto puede convertirse en un instrumento de control, mientras que la transparencia genera credibilidad pero al mismo tiempo vulnerabilidad. ¿Cuáles son los límites de uno y otra?Tras analizar los desafíos que plantean la apertura, la confidencialidad, la responsabilidad, la tolerancia cero y la presunción de inocencia, este libro propone la accountability y la traslucidez como el modelo global más adecuado para la naturaleza misma de la Iglesia y ofrecevarias ideas para alcanzarlo.
I sapienti della Bibbia, come tutti i loro colleghi del Vicino Oriente antico, sono stati e sono ancora maestri di vita, testimoni della coscienza ragionevole. Essi puntano a una società armoniosa e pacifica, malgrado gli aspetti enigmatici del nostro percorso. Fino al V secolo, i Padri latini utilizzavano instrumenta per indicare l'insieme delle Scritture o loro parti: le consideravano mezzi con cui Dio si fa conoscere e tramite cui l'uomo può accogliere la proposta salvifica divina. Essi erano consapevoli della distanza linguistica e culturale che si frappone tra quegli scritti e i loro nuovi destinatari e, comunque, nutrivano il desiderio di coglierne il messaggio al fine di corrispondere alla volontà divina. Perciò, fin dall'inizio elaborarono metodologie in parallelo, in dialogo o in autonomia rispetto ai grandi interpreti ebrei o non cristiani. Questo impegno è proseguito nel tempo contribuendo a rendere l'ermeneutica una disciplina autonoma. La collana si inserisce in questo solco e offre preziosi strumenti per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto i testi biblici secondo il loro corpo di appartenenza. Gli autori, docenti del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana, sono tra i più qualificati esponenti dell'esegesi biblica in campo cattolico.
Considerato da molti un vero e proprio manuale del Distributismo, questo saggio - pubblicato per la prima volta nel 1926 - è la risposta di Chesterton al fallimento del capitalismo e del socialismo, colpevoli della stessa impersonalità e disumanità. Anziché abbandonarsi a facili pessimismi, l'autore elabora con la consueta verve un'alternativa al vicolo cieco del progresso, perché «centinaia di episodi della storia umana dimostrano che le tendenze possono essere invertite, e che una pietra d'inciampo può diventare il punto di svolta». Rifacendosi alla dottrina sociale della Chiesa cattolica, propone quindi una ricetta quanto mai semplice e ragionevole: fare un passo indietro per poter andare avanti. Ma al di là delle soluzioni pratiche indicate in queste pagine - come fermare l'avanzata del monopolio favorendo i piccoli negozi o come spartire la proprietà delle macchine -, quella invocata da Chesterton è soprattutto la nascita di uno spirito nuovo: un poderoso sforzo della volontà umana per riappropriarsi del potere di indirizzare in qualche misura la propria esistenza. Quest'opera è così in primo luogo un manifesto, quanto mai attuale nel moderno scenario della globalizzazione, contro qualsiasi forma di determinismo (storico, economico, sociale) o comunque di rassegnata accettazione di ciò che sembra (ma non è) inevitabile.
Gilberto Corretti, fiorentino classe 1941 è tra i fondatori del gruppo d'avanguardia Archizoom Associati ed è noto come architetto e designer che ha vissuto da protagonista tutta la stagione dell'Architettura e del Design Radicale. Corretti è stato anche per molti anni docente universitario e questo volume vuole sottolineare anche questo suo ruolo didattico in una disciplina mutevole e creativa come il design, che ha vissuto in prima persona attraverso l'esperienza dei corsi di progettazione negli ISIA (Istituti Superiori per le Industrie Artistiche) di Roma, Firenze e Faenza. Un professionista del design quindi, che ha sempre saputo portare all'interno dell'insegnamento la sua esperienza professionale contribuendo a forgiare il modello didattico e valoriale tipico degli ISIA. Un'esperienza didattica diretta e concreta la sua, arricchita e aumentata da spunti progettuali sempre improntati alla ricerca del senso archetipico del "progettare" visto come un guardare "oltre". Un approccio alla progettazione caratterizzato dal tentativo di riscoprire (e far riscoprire) agli studenti e studentesse la loro dimensione intima e originale, quasi un'interpretazione della poetica del "fanciullino" di pascoliana memoria applicata al Design. Corretti ha sempre costruito una didattica della progettazione che - sebbene dotata di regole definite - ha saputo coinvolgere nel processo progettuale l'immediatezza del testo e del segno grafico, capaci di portare la visualizzazione di un'emozione e la cristallizzazione di un'idea. Da questa metodologia sono nate varie attività didattiche, originate dal lavoro proposto agli studenti sul tema del "gioco" proposto ed utilizzato come un metodo di progettazione introspettiva per riportarli alla loro creatività infantile e per abituarli a lavorare con le proprie mani. Sono nate così la serie di mostre "Giochi al Guinzaglio" che presentavano ed esponevano gli elaborati originati dai corsi tenuti in ISIA. Tra le esperienze sviluppate in ISIA Firenze è da evidenziare anche "Care Toys", un laboratorio di ricerca e progettazione multidisciplinare di giochi e spazi ludici per le realtà pediatriche. Il laboratorio - patrocinato oltre che da ISIA, dalla Fondazione Anna Meyer, dall'Assessorato della Pubblica Istruzione di Pistoia e dalla Cooperativa Arca - ha realizzato negli anni diversi progetti, tra i quali l'arredo della ludoteca dell'Unità Pediatrica dell'ospedale Ramazzini di Carpi e delle sale giochi del Nuovo Meyer di Firenze.
La malaria è stata probabilmente la principale causa infettiva di morte nell'evoluzione umana. In Italia è stata una presenza stabile dal II secolo a.C. e, salvo i casi importati, ha smesso di uccidere nel 1948. Il libro ricostruisce le sfide che la malattia ha rappresentato in diverse fasi storiche, ne descrive le caratteristiche ecologiche, illustra come i malariologi - in particolare italiani e tra questi Mario Coluzzi - abbiano cooperato alla spiegazione biologica e alla soluzione pratica dei problemi sanitari e chiarisce perché le misure di controllo e l'organizzazione politico-istituzionale della ricerca e delle campagne antimalariche sono state efficaci in Italia ma non in Africa subsahariana. Il volume racconta inoltre la vicenda storica della malarioterapia - cioè l'uso dei parassiti malarici per tentare di curare la neurosifilide e le sperimentazioni sulla malaria umana praticate in tale contesto -, il contributo italiano alla scoperta di come una malattia ereditaria del sangue protegga dalla malaria e alcuni discutibili progetti internazionali volti non alla cura ma all'immunizzazione della popolazione nelle aree in cui la malaria era endemica, attuati fra le due guerre mondiali.
P. Gilbert ci offre un'interpretazione fondata esegeticamente e spirituale dei principali temi del Libro della Sapienza.
Giovani idee è un'appassionante miscellanea di saggi di G.K. Chesterton: gli articoli vennero tutti pubblicati su Illustrated London News tra il 1922 e il 1928. L'occasione da cui nasce ogni scritto si sviluppa come un pensiero che risulta "ancora attuale", semplicemente perché senza tempo. Il gusto per le cose, l'educazione, la misura tra il fine e i mezzi, il valore della storia, la relazione tra identità e dialogo, il Natale, i mezzi di comunicazione: questi sono solo alcuni dei temi affrontati in testi tanto agili da assomigliare più a riflessioni narrate che a saggi propriamente detti.
Nel libro dei Giudici sembrano predominare astuzie, guerre, violenze e stermini: l’essere umano pare vittima della conflittualità più spietata. Ma anche le vicende più crudeli sono intese dall’autore ispirato come storia sacra: le parole umane che ce le narrano sono attraversate dallo Spirito di Dio che è come il filo aureo che le collega e le porta a verità. La lettura esistenziale proposta dagli autori invita a stare di fronte al testo, a lasciarlo parlare anche quando dice cose scomode, senza tentare di edulcorarlo.
La storia sacra, come una fresca sorgente, zampilla attraverso le nostre storie torbide e, dopo burroni paurosi, cascate tremende e vortici insormontabili, trascina verso la pace maestosa e tranquilla dell’«amate i vostri nemici».
"Una lettura esistenziale e familiare del libro dei Giudici".
L'Autore
Gilberto Gillini è un noto pedagogista e consulente per la famiglia. Laureato all’Università Cattolica di Milano fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con la moglie, Mariateresa Zattoni, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. Con la moglie è coautore di numerose pubblicazioni, tra cui per le Edizioni San Paolo Quattro settimane in coppia (2011) e Oltre il vestito (2012) per la collana “Genitori No Problem!”.
Giulio Michelini, frate minore, insegna Nuovo Testamento all’Istituto Teologico di Assisi. Ha studiato alla Facoltà di Lingue dell’Università di Perugia, alla Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito il dottorato in Teologia biblica, e al Bat Kol Institute di Gerusalemme. È autore di diversi articoli scientifici e - insieme ai coniugi Gillini e Zattoni - di due commenti biblici destinati alle coppie: La lotta tra il demone e l’angelo (Ed. San Paolo, 2007); Rut. La straniera coraggiosa (Ed. San Paolo 2009, con un contributo di Massimo Cacciari).
Mariateresa Zattoni è una nota pedagogista e consulente per la famiglia. Fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con il marito, Gilberto Gillini, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. È autrice di numerose pubblicazioni. Per la collana Piccola Enciclopedia della Famiglia cura l’area tematica «educazione alle relazioni e alla fede».
Nel XXI secolo l'umanità si è trovata a dover fronteggiare delle sfide epocali, tra le quali spiccano i gravi danni arrecati alla Natura e quella radicale transizione verso una "mutazione antropologica" chiamata rivoluzione digitale. Tali sfide hanno imposto un drastico cambiamento nel modo di percepire la cultura quale vera fonte di progresso. Questa deve infatti essere intesa come una "cultura della complessità", fondata su una sintesi tra approccio umanistico e approccio scientifico e posta al servizio di un umanesimo planetario che, nell'ottica della solidarietà e della sostenibilità, consenta di capire che "noi" precede "io".