È il 1843. La sparizione improvvisa di due persone a distanza di tempo sconvolge la quiete di un paesino sperduto fra le montagne dell'Alto Delfinato. Il capitano Langlois, ex combattente e reduce della campagna d'Algeria, viene mandato a indagare. In breve tempo scopre i cadaveri degli scomparsi e si mette sulle tracce dell'assassino. Ma è qui che comincia il vero "giallo", il mistero che troverà soluzione soltanto nelle ultime righe del romanzo. Ed è qui che le parti si rovesciano, e oggetto dell'indagine diventa lo stesso Langlois: perché si ostina a ripetere che quell'uomo - l'assassino - non è un mostro? Come ha fatto, prima ancora di arrivare a incastrarlo, a comprenderlo così a fondo? In quella vicenda lontana, in quella storia di sangue che poteva sembrare destinata a offrire soltanto qualche ora di "distrazione" a dei comuni, normali lettori, c'è qualcosa che ci tocca, che ci coinvolge profondamente. È questo il punto, il senso dell'indagine: quanto è grande la distanza che separa l'essere normale dal mostro? Introduzione di Pietro Citati.
Nella campagna provenzale di fine Ottocento i Jason si occupano da almeno due generazioni di commercio di muli. Dopo una serie di vicissitudini saranno il primogenito Marceau e il cadetto Ange a portare avanti l'attività. Tanto Marceau è una forza della natura, quanto Ange, biondo e di una bellezza disarmante, è minuto e fragile. Ange vive in una sorta di adorazione per Marceau, sempre in attesa di un suo sguardo. Il suo più grande dispiacere è che il primogenito non gli presti attenzione. Marceau in realtà non ha attenzioni che per lui e il cadetto non si cura d'altro che di scovare i modi che fanno posare su di lui lo sguardo grigio, trasognato e tenero del fratello.
In fuga da Torino, dopo aver ucciso una spia austriaca, il giovane ufficiale degli ussari Angelo Pardi sconfina in Francia, dove si imbatte in una serie di intrighi. Il suo fascino magnetico e la sua natura avventurosa suscitano interesse e passione; la sua indole lo porta ad attraversare la vita con inconsapevole spavalderia, a passare da un'avventura ad un'altra con insolente ardore. Finché appare nella sua vita la moglie del marchese de Théus, capace di fronteggiarlo con dolcezza e intelligenza. Ma neanche l'amore potrà trattenere il giovane, rapito ben presto da nuove vicende che verranno raccontate ne "L'ussaro sul tetto", di cui "Angelo" è il capitolo precedente.