Il presente volume affronta i limiti antropologici intrinseci alla visione della mente tipica della scienza cognitiva classica, sia nella sua versione funzionalista che in quella connessionista. Equiparare la mente umana ad un congegno di calcolo logico, infatti, non permette di cogliere il lavoro della mente umana nella sua complessità, poiché la mente viene sganciata sia dalla sua base biologico-corporea, sia dall'universo culturale in cui essa prende forma e si muove. Lo sforzo dell'autore è stato quello di liberare la visione della mente da questi limiti, per ritrovare - secondo l'esperienza che effettivamente ne abbiamo - una mente che vive di significati; una mente non solo cognitiva, ma anche emotiva e volitiva; una mente vincolata alla sua base neurologica; una mente incarnata in un corpo e collocata in un mondo; una mente cosciente delle proprie scelte libere. La conclusione radicale di questo percorso è quello di mettere da parte il concetto cosale di mente, di eredità cartesiana, per ritrovare il volume integrale del soggetto che viene fuori da questa critica, la persona umana.
La Società italiana per la ricerca teologica (SIRT), che organizza periodicamente simposi per promuovere l’investigazione critico-scientifica interdisciplinare in campo teologico, ha deciso di concentrare i propri interessi di studio attorno al "simbolo di fede". Al tema ha già dedicato il volume curato da C. Dotolo, Il Credo oggi. Percorsi interdisciplinari (EDB, Bologna 2001). I saggi raccolti in questa sede rappresentano i contributi offerti al VI Simposio della SIRT sul tema Ridire il simbolo della fede oggi. Credo in Dio Padre onnipotente Creatore del cielo e della terra, in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI (Prati di Tivo [TE] 4-8.7.2001): essi vertono attorno al primo articolo del Simbolo apostolico, che specifica gli attributi divini di Padre e Creatore. Lo sforzo di tutti gli studiosi è stato quello di ridire Dio nel contesto spazio-temporale in cui oggi ci troviamo a vivere, affinché la professione di fede possa ancora essere reale strumento di trasmissione della medesima fede nel mutato contesto culturale.
Note sul curatore
Giovanni Giorgio (Potenza, 1961), socio e segretario della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT), è sacerdote della diocesi di Teramo-Atri dal 1988. Ha conseguito la licenza in teologia e filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana e la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti. Ha pubblicato Il Dio ultimo come origine della verità. Saggio sul pensiero di Martin Heidegger (Edizioni Dehoniane, Roma 1998). Da dieci anni insegna filosofia presso l'Istituto teologico abruzzese e molisano di Chieti e teologia dogmatica presso l'Istituto di scienze religiose di Teramo e l'Istituto superiore di scienze religiose G. Toniolo di Pescara. Collabora con la rivista della SIRT Ricerche Teologiche e con la rivista del Centro ricerche personaliste Prospettiva Persona.
Da anni la Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) concentra i propri interessi di studio attorno al Credo. Al tema ha già dedicato i testi curati da: C. Dotolo, "Il Credo oggi. Percorsi interdisciplinari" (2001); G. Giorgio, "Dio Padre Creatore. L'inizio della fede" (2003); V. Battaglia e C. Dotolo, "Gesù Cristo Figlio di Dio e Signore" (2004); C. Dotolo e C. Militello, "Concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria" (2006); F. Bosin e C. Dotolo, "Patì sotto Ponzio Pilato..." (2007) ); C. Caltagirone e G. Giorgio, "Salì al cielo... verrà a giudicare i vivi e i morti" (2007); G. Giorgio e M. "Melone, Credo nello Spirito Santo" (2009); C. Aiosa e G. Giorgio: "Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi" (2011). I saggi raccolti nel volume rappresentano i contributi offerti al XIII Simposio della SIRT in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI: essi vertono attorno al decimo articolo del simbolo apostolico "Credo la remissione dei peccati", nella consapevolezza di quanto complessi siano i temi che il binomio colpa-perdono faccia interagire e di quante competenze esso solleciti. Lo sforzo di tutti gli studiosi è quello di "ridire" Dio nel contesto spazio-temporale in cui oggi si vive, affinché la professione di fede possa ancora essere reale strumento di trasmissione della medesima nel mutato contesto culturale.
Il libretto vuole essere un semplice aiuto per accostarsi in modo consapevole alla lettura della Bibbia, termine che significa letteralmente «libri». Troppo spesso tra noi cristiani si manifestano delle difficoltà circa la conoscenza, l’uso e la comprensione dei testi sacri. Il breve sussidio nasce proprio dal fatto di voler dare delle risposte a quelli che sono i nostri tanti interrogativi circa la Sacra Scrittura, nonché dare delle chiavi di lettura, che possano tornare utili, per interpretare ciò che leggiamo. Per far questo è assolutamente necessario dire in modo preciso cos’è la Bibbia, come essa si costituisce e, non da ultimo, cercare di comprendere il significato che essa ha per noi. Quindi perché leggerla e comprenderla. Questo breve vademecum non contiene nulla di nuovo, ma è solo una raccolta agile di notizie, su ciascun testo della Bibbia.
Da anni la Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) concentra i propri interessi di studio attorno al Credo. Al tema ha già dedicato i testi curati da: C. Dotolo, Il Credo oggi. Percorsi interdisciplinari (2001); G. Giorgio, Dio Padre Creatore. L'inizio della fede (2003); V. Battaglia e C. Dotolo, Gesù Cristo Figlio di Dio e Signore (2004); C. Dotolo e C. Militello, Concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria (2006); F. Bosin e C. Dotolo, Patì sotto Ponzio Pilato... (2007) ); C. Caltagirone e G. Giorgio, Salì al cielo... verrà a giudicare i vivi e i morti (2007); G. Giorgio e M. Melone, Credo nello Spirito Santo (2009).
I saggi raccolti nel volume rappresentano i contributi offerti al XII Simposio della SIRT in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI: essi vertono attorno al nono articolo del simbolo apostolico «Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi», dato essenziale della fede cristiana oggi fortemente messo in questione, entrato pur esso nelle dinamiche disgregatrici della società "liquida". Lo sforzo di tutti gli studiosi è quello di "ridire" Dio nel contesto spazio-temporale in cui oggi si vive, affinché la professione di fede possa ancora essere reale strumento di trasmissione della medesima nel mutato contesto culturale.
Nota dei curatori. 1. Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi (C. Valenziano). 2. «Dire» la Chiesa: status quaestionis (C. Caltagirone). I. CHE SENSO HA LA CHIESA? 3. La Chiesa tra domanda di senso ed elaborazione di modelli. Che senso ha la Chiesa? Istanze dall'ecclesiologia (S. Dianich). 4. La forma missionaria della Chiesa. Istanze dalla prassi pastorale (L. Meddi). II. QUALE CHIESA? ALLA RICERCA DI UN MODELLO. 5. La Chiesa: da carisma a istituzione (C. Militello). 6. Quale modello di Chiesa? Da istituzione a carisma (D. Mogavero). III. CHIESA DI CHIESE. 7. Quale cattolicità? Una prospettiva cattolica (G. Cereti). 8. Credo unam sanctam catholicam et apostolicam ecclesiam (P. Ricca). 9. La prospettiva ortodossa sulla cattolicità della Chiesa (A. Vassiliadou). IV. LA COMUNIONE DEI SANTI. 10. La communio sanctorum nel dialogo ecclesiologico tra le tradizioni cristiane (A. Maffeis). 11. Chiesa locale e prospettive psicosociali (L.M. Pinkus).
Note sui curatori
CLARA G. AIOSA ha compiuto gli studi teologici dapprima alla Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" (licenza in teologia) e poi alla Facoltà Teologica Marianum di Roma (dottorato). Dal 1991 ad oggi ha insegnato metodologia, introduzione alla teologia, ecclesiologia, mariologia, mistero di Dio presso l'Istituto di scienze religiose "Mons. Mariano Campo" di Cefalù. Ha pubblicato Maria di Nazareth mulier sapiens. Una ricognizione su Lc 2,19-51b, Roma 2005. Collabora stabilmente alla rivista Ricerche Teologiche.
GIOVANNI GIORGIO è docente di filosofia teoretica nella facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Lateranense ed è preside nell'Istituto teologico abruzzese-molisano di Chieti, affiliato alla suddetta università. Tra le sue pubblicazioni: Il Dio ultimo come origine della verità, Roma 1998; Il pensiero di Gianni Vattimo, Milano 2006. Ha curato i volumi: Planus 2006. Quaderno di studi dell'Istituto teologico abruzzese-molisano, Pescara 2006; Speranza: una sfida al presente, Pescara 2006; Fede e ragione. Un confronto fra Cristianesimo e Islam, Chieti 2007. Per le EDB ha curato: Dio Padre Creatore. L'inizio della fede (2003); con C. Caltagirone, Salì al cielo… verrà a giudicare i vivi e i morti (2007); con M. Melone, Credo nello Spirito Santo (2009); con C. Dotolo, Interviste teologiche (2009).