La Commissione Teologica Internazionale offre una riflessione teologica sulle condizioni di possibilità degli atti di "purificazione della memoria", legati al riconoscimento di colpe del passato. Scopo del testo non è quello di prendere in esame casi storici particolari, ma di chiarire i presupposti che rendano fondato il pentimento relativo a colpe passate.
Ristampa della Costituzione Apostolica promulgata da Giovanni Paolo II il 22 febbraio 1996, con le nuove norme circa la vacanza della Sede Apostolica e l'elezione del Romano Pontefice. Ristampa 2005. La Costituzione Apostolica di Giovanni Paolo II contiene le nuove norme e disposizioni che si devono seguire durante il periodo in cui, deceduto il Pontefice, la Sede Apostolica e vacante.
Un invito di Giovanni Paolo II "ai miei fratelli e sorelle anziani" perché valorizzino la propria esperienza e facciano sì che da essa scaturisca la speranza che può diventare sostegno per le giovani generazioni.
lettera apostolica in forma di motu proprio" per la proclamazione di santa brigida da svezia, santa caterina da siena e santa teresa benedetta della croce compatrone d europa. " la speranza di costruire un mondo piu`giusto e piu`degno dell'uomo, acuita dall'attesa d el terzo millennio ormai alle porte, non puo`prescindere dalla consapevolezza che a nulla varrebbero gli sforzi umani se non fossero accompagnati dalla grazia divina. Di que sto non possono non tener conto anche quanti si pongono in questi anni il problema di dare all'europa un nuovo assetto, che aiuti il vecchio continente a far tesoro delle ricchezze della sua storia, rimuovendo le tristi eredita del passato, per rispondere con una originalita radicata nelle migliori tradizioni alle istanze del mondo che cambia. Per qu esto il pontefice giovanni paolo ii si e`preoccupato, con questa lettera apostolica, a proclamare tre sante patrone d' europa", per delineare nelle figure di queste tre donne della chiesa il futuro impegno dei fedeli e del magistero. "
Giovanni Paolo II in questa enciclica volge lo sguardo al mistero della misericordia divina. Contempla la rivelazione e l'incarnazione della misericordia del Padre nella persona di Cristo e riflette sul concetto di misericordia nell'Antico Testamento. Poi, a partire dal compimento della rivelazione della misericordia nella croce e nella risurrezione, espone la missione della Chiesa di professare e proclamare tale misericordia.
Con questa enciclica Giovanni Paolo II rende omaggio al documento di Paolo VI e al suo insegnamento e riafferma la continuità della dottrina sociale della Chiesa. Riprendendo la sintesi elaborata dal Concilio Vaticano II nella Costituzione Gaudium et Spes sottolinea il carattere etico e culturale della problematica relativa allo sviluppo sociale ed economico, e parimenti, la legittimità e la necessità dell'intervento in tale campo da parte della Chiesa.
Lettera enciclica di Giovanni Paolo II, che continua la riflessione iniziata con la lettera enciclica "Veritatis Splendor", concentrando l'attenzione sul tema stesso della verità e sul suo fondamento in rapporto alla fede.
Lettera apostolica di Giovanni Paolo II all'episcopato, al clero e ai fedeli sulla santificazione della domenica.
Questa lettera apostolica di Giovanni Paolo II, diretta all'Episcopato, al clero e ai fedeli, è una esortazione a risvegliare l'importanza fondamentale della domenica, Pasqua della settimana. Riscoprirne il senso, il suo "mistero", il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana. Una esortazione a non aver paura di donare il nostro tempo a Cristo, perché il tempo donato a Lui non è mai tempo perduto, ma piuttosto guadagnato per l'umanizzazione profonda dei rapporti e della vita.
Nel centenario della pubblicazione dell'epistola enciclica Quamaquam pluries di papa Leone XIII e nel solco della plurisecolare venerazione per san Giuseppe, Giovanni Paolo II offre in questa esortazione apostolica alcune riflessioni su San Giuseppe. Partendo dal quadro che di San Giuseppe offrono i vangeli il Papa riflette sulla sua figura di "Depositario del mistero di Dio" e "uomo giusto e lo sposo verginale" che santificando la vita quotidiana nella perfezione della carità ha saputo coniugare la vita attiva con quella contemplativa.