«La vergine si chiamava Maria» (Lc 1,27). Di Maria ci è dato il nome: è tutto ciò che di lei sappiamo. In questo paradosso, che cioè la donna più nominata e amata del mondo sia tanto sconosciuta, c'è l'insegnamento di base: nella realtà d'una persona, nella sua vita e nel suo essere, non conta molto chi essa è, come è o quando è o dove è: conta ciò che Dio opera in lei, e ciò che essa consente che egli operi in lei. In queste pagine sono ripercorsi i versetti del vangelo che parlano di Maria, traendone freschissime ispirazioni per la vita dei cristiani di oggi. Trentuno meditazioni che permettono, volendo, di trascorrere un mese in compagnia di Maria, per imparare da lei a stare con Gesù nella nostra vita e chiederle di starci accanto nel cammino. «Maria del primo sguardo a Gesù nato, conduci i nostri pensieri nel tuo silenzio. Insegnaci la nostalgia di colui che ancora non abbiamo visto. Rendici comprensivi del primato dell'amore che svela tutto il messaggio di Dio. Vergine che hai finalmente visto tuo figlio, facci partecipi della tua impazienza di contemplazione, ora e sempre».
Le pagine di questo libro parlano dell'amore di Dio, non con un taglio da saggio di teologia spirituale, ma attingendo dalla Parola di Dio e dalla mistica cristiana per indicare una via percorribile e concreta per vivere la carità che, come scrive san Tommaso, è la virtù teologale che «raggiunge Dio in se stesso, proprio come egli è».
Dio è amore, Dio è carità: ecco il candore da far di nuovo brillare agli occhi del mondo. Queste pagine hanno dunque un solo obiettivo: restituire l’uomo d’oggi – e di sempre? – al dialogo amicale con Dio che lo ama. Gesù è il vero interlocutore di quest’uomo, il Gesù di Nazaret che ci ha perdutamente amato e ci vuole nella sua vita. Dialogo, interpellanza, invito, coinvolgimento che non hanno un filo di violenza pur essendo una corsa impetuosa verso il cuore e la libertà di ciascuno.
Non c’è paura, in questa parola, non c’è anticaglia, non c’è impossibile: c’è semplicemente il prevalere di Dio, l’insinuarsi del suo amore dovunque, la forza radiante della sua natura nella nostra, in una parola Gesù che dimora in noi e noi in lui. Bisogna imboccare come nostra, senza tradimenti, la via della misticità.
Giuseppe Pollano, sacerdote di Torino, vive in questa città presso il santuario mariano della Consolata. È stato docente di Teologia spirituale presso la Sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Delegato arcivescovile per la pastorale della cultura. Fra le sue pubblicazioni: Come in cielo (Casale M.to, 1955-84-89), Città riconciliata (Milano, 1983), Dio presente e trasformante: saggio di teologia spirituale (Leumann-Torino, 1993), Gesù ogni giorno (Casale M.to, 1994), Cultura e santità (Casale M.to, 1995), Maria: persona e grazia (Milano, 2002), Per una nuova cultura di carità (Roma, 2003), La Chiesa è carità (Roma, 2006).