"Una strana compagnia" (1982-1984) è il primo volume della nuova serie BUR Cristianesimo alla prova, in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Luigi Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione, a partire dal 1982, anno del riconoscimento pontificio. È possibile vivere da cristiani in quello che papa Francesco chiama "un cambiamento di epoca", dominato dalla insicurezza, dalla paura e dallo smarrimento? Come scoprire la pertinenza della fede alle esigenze della vita? Si può vivere senza essere sopraffatti dalle circostanze? La risposta a queste domande attraversa come un sottofondo tutto il volume. Senza la fede in Cristo, sottolinea appassionatamente l'autore, anche le cose più belle e interessanti della vita diventano opache. In queste pagine, la proposta di una fede che si rende attrattiva e sperimentabile attraverso la "strana compagnia" di coloro la cui vita è stata raggiunta e cambiata dall'incontro cristiano.
Questo breve saggio è una delle opere più originali nella produzione di don Giussani, che subito afferma: "Il tema principale, per noi, in tutti i nostri discorsi, è l'educazione". Facendo tesoro della sua esperienza di insegnante, prima al liceo Berchet di Milano e poi all'Università Cattolica, don Giussani espone, in modo sistematico e critico, l'impianto complessivo di una proposta educativa fondata sulla comunicazione di una tradizione che, tuttavia, ha lo scopo di liberare i giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare criticamente ogni aspetto della realtà. Il testo è uscito per la prima volta nel 1977 ed è stato pubblicato precedentemente da Jaca Book e SEI.
È la storia di un uomo, un medico, un santo. Giuseppe Moscati (1880-1927) ha vissuto la sua vita quotidiana in un modo straordinario. Era un medico capace di diagnosi eccellenti e di carità profonda. Era un ricercatore acuto, appassionato di scienza, all'avanguardia negli studi, sempre pronto a soccorrere il prossimo, confidando nel buon Dio che consola sempre chi in Lui spera e arriva là dove la scienza non può più nulla. A Napoli tutti lo conoscevano: ricchi e poveri, mendicanti e baroni. Ripercorriamo la sua esistenza attraverso gli episodi, gli studi e le sue stesse parole, fino a scoprire una vita semplice e luminosa, laica, cioè veramente cristiana.
«Viviendo la experiencia de la comunidad cristiana el hombre de hoy puede verificar que esta realidad no es solamente humana, sino que esta vida corresponde a las exigencias más radicales del corazón, que permite encarar las circunstancias y los problemas cotidianos con una mirada y una postura cien veces más realista y verdadera, que permite experimentar, desde ya, en esta tierra, el `ciento por uno`». (De la presentación del Cardenal Bergoglio)
«Hablar de Por qué la Iglesia significa asumir con coraje el desafío de responder a la pregunta sobre el vínculo entre Jesús de Nazaret, cuya figura no deja de fascinar a los hombres y mujeres de todos los tiempos, y esa `etnia sui generis` -por decirlo con palabras de Pablo VI- que es la Iglesia.
La respuesta que propone el libro que el lector tiene entre las manos es, al mismo tiempo, sintética, articulada y profunda». (Del prólogo de Monseñor Blázquez)
«Siempre hay en la Iglesia (...) personas que fueron y son signo imprevisiblemente sobreabundante de la presencia de Dios, como la Madre Teresa, Juan Pablo II y el mismo Padre Giussani». (De la presentación del Cardenal Bergoglio)
«En estas páginas de Don Giussani, Cristo no es nunca contenido de un pensamiento `espiritual` abstracto, sino una presencia real que se impone y mueve al yo en los más hondo»
«¿Qué hay más deseable que esta familiaridad con Cristo, que responde a la profundidad del deseo infinito de cada hombre y nos pone en las mejores condiciones para entrar en la realidad?»
(Del prólogo de Julián Carrón)
Il supremo ostacolo al cammino nostro di uomini è la "trascuratezza" dell'io. Il primo punto, allora, di un cammino umano è il contrario di questa trascuratezza, è cioè l'interesse per il proprio io, per la propria persona. "In cammino" è l'ottavo e ultimo volume della serie "L'Equipe", in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di CL negli anni 1992-1998, durante i quali l'autore mette a fuoco una categoria centrale del suo pensiero, quella di "avvenimento": qualcosa che irrompe, imprevisto, imprevedibile, non conseguenza di fattori antecedenti. Unica categoria che può definire che cos'è il cristianesimo. Ma qual è la sua forma caratteristica? Quella di un incontro umano nella realtà di tutti i giorni. Come nei villaggi della Palestina dove non poteva arrivare, Gesù mandava coloro che lo seguivano più da vicino, così Egli ci raggiunge oggi attraverso persone come noi, eppure così diverse che ci fanno sperimentare un'inaudita corrispondenza a quello che siamo. È solo l'avvenimento di Cristo ora, attraverso l'umanità con cui ci tocca, che può rendere chiaro e consistente il nostro io, strapparlo alla dispersione. È questo un paradosso che non si riesce facilmente a tollerare: che sia un avvenimento, non un'analisi o un progetto nostro, a rendere possibile un cammino umano. Il cristianesimo è questo avvenimento, oggi come duemila anni fa.
I primi trent'anni di Comunione e Liberazione rivissuti attraverso le parole di Luigi Giussani: questo libro ripropone una serie di conversazioni tra il fondatore del movimento e il giornalista Robi Ronza e permette ai lettori di cogliere le ragioni che guidarono don Giussani nelle sue scelte, dagli inizi al liceo Berchet alla crisi del '68, fino alla crescita di CL negli anni '70 e '80. Fonte importante per comprendere il percorso umano e spirituale del sacerdote di Desio, questa testimonianza rappresenta un'opportunità per ripercorrere dal punto di vista dello stesso Giussani la nascita e lo sviluppo di un movimento che ha saputo accompagnare migliaia di persone alla riscoperta del legame tra la fede e le esigenze fondamentali dell'animo umano. Prefazione di Julián Carrón.
"Perché la Chiesa" conclude la trilogia del "PerCorso" di don Giussani. Dopo aver affrontato il tema del senso religioso - essenza della razionalità e radice della coscienza umana - e quello della grande rivelazione di Gesù Cristo nel mondo, il terzo volume introduce all'avvenimento della Chiesa. La domanda cruciale per affrontare tale avvenimento è: "Io, che vengo il giorno dopo - o un mese dopo, o cento, mille, duemila anni dopo - la scomparsa di Cristo dall'orizzonte terreno, come faccio a sapere se veramente si tratta di qualcosa che sommamente mi interessa, come faccio a saperlo con ragionevole sicurezza?". La parola "Chiesa" indica il fenomeno storico il cui unico significato consiste nell'essere per l'uomo la possibilità di raggiungere la certezza su Cristo, nell'essere insomma la risposta a quella domanda sul problema più decisivo per la vita sua e del mondo. Cristo, la verità diventata carne, dopo duemila anni raggiunge ancora l'uomo attraverso una realtà che si vede, si sente, si tocca: la compagnia dei credenti in Lui. In un percorso stringente, l'autore propone dunque alla libertà e alla ragione dei lettori i fattori fondamentali e i criteri di una verifica di questa realtà. "Ma giunti al termine del cammino", afferma l'autore, Dio rimane ancora incomprensibile, "se non si introduce la figura della Madonna, scelta da Dio stesso per farsi da noi riconoscere, metodo del suo comunicarsi all'uomo attraverso il "caldo" del suo grembo."
Nel settimo volume della serie "L'Equipe", una lucida e coinvolgente riflessione sull'origine divina della nostra vita e una guida per giungere alla rinascita della persona grazie al miracolo dell'incontro con Cristo. Don Giussani medita sul significato profondo del cristianesimo e indica nell'adesione a Cristo la scelta cruciale per trasformare radicalmente il senso della propria esistenza.
Benedetto XVI ha richiamato la famiglia a rispondere a un compito preciso, "nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa" (lettera in vista dell'incontro mondiale delle famiglie, Milano 2012). La stessa consapevolezza del ruolo decisivo della famiglia nel mondo contemporaneo emerge negli interventi tenuti da don Giussani con i membri dell'Associazione "famiglie per l'accoglienza", impegnata a sostenere il fenomeno dell'affido e dell'adozione. Dalle parole di Giussani e dalle testimonianze raccolte affiora con forza l'accoglienza quale realizzazione in sommo grado della carità, vale a dire del riconoscimento di Cristo, di Dio che ci ha amati. La parola "ospitalità" di cui "affido" e "adozione" sono sinonimo traccia dunque l'identikit di una famiglia che, con gratitudine e impegno, si rende aperta alla vita. Da questa realtà di famiglia occorre ripartire oggi per affrontare la crisi economica, ma ancor prima morale che incombe sul mondo contemporaneo. Introduzione di Juliàn Carròn.
In questo secondo volume del suo PerCorso, don Giussani mostra il passaggio dal senso religioso in generale all'avvenimento di Gesù Cristo, cioè all'esperienza religiosa cristiana. Dopo un'introduzione in cui si riepilogano gli aspetti salienti della riflessione sul senso religioso, l'autore aiuta a rendersi conto di come l'uomo in tutti i tempi, fin dalle sue origini remote, abbia sentito la necessità di mettersi in rapporto con il mistero ultimo, mediante tentativi che hanno fatto nascere le varie religioni. L'impossibilità a raggiungere chiarezza e sicurezza ha fatto sentire all'uomo l'urgenza o la necessità di un aiuto offerto dallo stesso mistero, cioè di una rivelazione. Ma tutte le affermazioni in tal senso nelle diverse storie spirituali dei popoli sono state come "superate" da un fatto eccezionale: in un certo momento storico un uomo, Gesù di Nazareth, non solo ha rivelato il mistero di Dio, ma ha identificato se stesso con il divino. Come questo avvenimento abbia iniziato a imporsi all'attenzione degli uomini; come abbia creato una chiara convinzione; in che modo abbia comunicato il mistero della sua persona; come abbia confermato il suo svelarsi con una concezione nuova e perfetta della vita umana; tutto ciò è il contenuto di questo volume. "In esso", afferma l'autore, "ho voluto esprimere la ragione per cui un uomo può credere a Cristo: la profonda corrispondenza umana e ragionevole delle sue esigenze con l'avvenimento dell'uomo Gesù di Nazareth."
"Spirto gentil" è una profonda lettura della grande musica, guidata dalle personali riflessioni di don Giussani. Giussani imparò in famiglia a riconoscere nella musica una via privilegiata di percezione del bello come splendore del vero, capace di suscitare e tenere vivo il desiderio della "Bellezza infinita", riconoscendovi così una modalità eccezionale attraverso cui il Mistero parla al cuore dell'uomo. Trasmettere ai giovani e agli adulti questa esperienza tanto decisiva lo spinse a utilizzare l'ascolto della musica come strumento privilegiato per l'educazione. In questo contesto nacque la collana musicale dalla quale questo saggio prende il nome, fondata nel 1997, che per tredici anni propose una selezione di brani e un corpus di scritti dello stesso Giussani, ma anche di critici, musicologi e compositori, che viene qui presentato in un unico volume. Un percorso suddiviso in tre parti "i grandi maestri", "momenti di storia della Chiesa", "un popolo canta" -, che si snoda attraverso i secoli per valorizzare, secondo la grande tradizione cristiana, la vicenda umana racchiusa nelle più sincere espressioni di canto popolare o nei capolavori dei grandi compositori classici. "Spirto gentil" ci introduce così alla conoscenza dei brani musicali evidenziandone il linguaggio, la particolarità delle forme, ma soprattutto ci accompagna in una ricerca del senso ultimo dell'esistenza e della storia che, attraverso lo stupore legato alla vera esperienza artistica, non cessa mai di interrogarci.