Andrea J. Larson scrive alcune lettere allo zio Willi, uno degli autori spirituali più famosi del mondo: dietro questo diminutivo affettuoso si cela, infatti, padre Anselm Grün. Nasce un dialogo tra la giovane, madre di tre bambini, che della sua vita pur libera e laica riconosce anche i molti limiti, e l'anziano benedettino, che sin da giovane aveva deciso di farsi monaco e nei confini dell'abbazia ha poi trovato grande libertà. In questo scambio epistolare molto personale, Andrea rivolge allo zio Willi numerosissime domande sui temi più diversi: amore, relazioni, comunità e solitudine; responsabilità per sé e per il mondo, ricerca della felicità e bontà, scoperte e dubbi; spiritualità e fede (non solo cristiana). In breve: la vita in tutte le sue sfaccettature. Grün viene interrogato dalla nipote anche sulla sua storia personale, sulle scelte compiute e sulla vita in monastero, al servizio di Dio. Così, ai lettori è offerta una doppia prospettiva su percorsi diversi di vita, con le loro differenze e alcuni insospettabili punti di incontro, in entrambi i casi comunque affascinanti e riusciti.
Spesso il dubbio viene visto come qualcosa di negativo. Chi dubita o tentenna spreca la propria vita e diventa confuso. Spesso si dice che il successo appartiene a chi non si fa troppe domande. Anselm Grün approfondisce la questione: come il dubbio e il desiderio di certezza si completano a vicenda; che ruolo gioca il dubbio nella nostra vita; come affrontare la disperazione che sempre ci assale. Come sostiene Anselm Grün, il dubbio può far progredire l'uomo, perché riesce a spezzare le strutture irrigidite e a farcene sperimentare di nuove.
Pandemia! Rischio contagi, quarantena, limitazioni nella circola- zione... e improvvisamente tutto cambia! Ci ritroviamo a vive- re in uno stesso luogo, spesso ristretto, con le stesse persone e senza poter “cambiare aria”.
Nessuno aveva mai provato un’esperienza simile... o forse qualcuno l’ha già provata e potrebbe dare suggerimenti utili.
I monaci da oltre 1500 anni sanno come vivere con positività in spazi delimitati.
Parte da qui, Anselm Grün per far emergere quelle indicazio- ni concrete che possono aiutare davvero tutti: famiglie, single, coinquilini, conviventi... Ma aiutare a fare cosa? A superare con- flitti, evitare discussioni, usare bene il tempo, creare spazi di libertà e scoprire comuni obiettivi e riti. Quello che Anselm Grün propone è un libro importante non solo per questo tem- po di “isolamento forzato” e quarantena, ma per ogni situazione di crisi.
In questa «particolare» agenda sono raccolti, per ogni giorno dell'anno, testi dei Padri del deserto, scritti tra il 300 e il 500, rileggendoli alla luce dell'oggi. I Padri del deserto, infatti, analizzavano con molta cura i propri pensieri e poiché le dinamiche fondamentali del cuore umano continuano a essere le stesse di quelle dei monaci del lontano passato, troviamo che in essi è racchiusa una ricca esperienza, come ci confermano molti psicologi e oggi. Per ogni giorno dell'anno vi è un detto o fatto di un Padre del deserto e quindi la riflessione per l'oggi di Anselm Grün
Si può essere felici? Quando posso essere contento della mia vita? Di cosa ho effettivamente bisogno per essere felice, e di cosa no? Che cosa mi impedisce di trovare un’intesa con la realtà, così com’è? Anselm Grün ci conduce alla scoperta del nostro stare bene nel quotidiano. E sul fatto che a volte è già sufficiente vedere le cose da un’altra prospettiva per essere contenti. Ma il modo in cui si reagisce a ciò che ci è dato come punto di partenza, dipende dalla maniera in cui ci si pone interiormente rispetto alla realtà. L’atteggiamento della gratitudine è di estrema importanza: chi è riconoscente per l’oggi, sa trovare la gioia anche nelle piccole cose, per quanto faticose siano.
Un libro per rintracciare la felicità nel viaggio della propria vita, avendo Dio come simpatico compagno di cammino. Scritto da due uomini che conoscono la felicità, ne sentono la mancanza, ne godono. Anselm Grün e Clemens Bittlinger sviluppano una spiritualità della strada. Testo suddiviso in 19 brevi capitoli. Gli autori illustrano le diverse “vie” interiori che possono condurre l’uomo a realizzare il suo desiderio di felicità attraverso quelli che vengono chiamati “indicatori stradali”: la crisi, la tranquillità, la pausa, il perdono, la creatività, il ritorno, la semplicità, l’amore, i libri… Ogni capitolo inizia con un brano della Sacra Scrittura. Attraverso un’attenta narrazione commentata di questi testi, i due autori individuano le caratteristiche di quei personaggi che meglio esprimono un profilo essenziale della vita felice e lo consegnano al lettore. Un percorso di spiritualità dal sapore biblico.
Destinatari
Sia giovani che adulti.
Autore
Anselm GRÜN, monaco benedettino ed esperto consigliere spirituale, è tra gli autori cristiani più conosciuti e amati del nostro tempo. Molte delle sue opere, bestseller internazionali, sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova. Clemens BITTLINGER, pastore evangelico e cantautore, utilizza la musica, l’arte e la cultura come strumenti di evangelizzazione, è autore di inni sacri e di libri di successo.
La tradizione cristiana propone, come punto di riferimento per la costruzione di una vita pienamente realizzata, l'esercizio di tre virtù che non sono riducibili all'umano, ma aprono la nostra esistenza al divino: si tratta della fede, della speranza e della carità. Anselm Grün riprende questa tradizione e la traduce con finezza teologica e psicologica nella vita attuale, a partire dall'assunto che vede ogni donna e ogni uomo alle soglie della realizzazione della propria felicità, del proprio benessere. Infatti, egli sottolinea, «la fede è già dentro di te come potenzialità che ti è stata data con la tua natura umana. La speranza è infusa in te. Ti fa vedere di cosa sei capace. E l'amore è la tua realtà più intima». Perciò, riflettere oggi sulle virtù significa ritrovare un angolo profondo di noi stessi, riprendere in mano il filo della gioia che ci attende, e metterci all'opera per realizzare quello che già siamo nel cuore di Dio.
Che fare quando il lavoro diventa un peso e il “vivere” viene rinviato sempre più nel fine-settimana? Che fare quando non si riconosce più il senso della propria attività oppure quando la collaborazione con i colleghi diventa logorante? Anselm Grün medita su alcuni racconti biblici e su brani della Regola di san Benedetto che ci aiutano ad avere uno sguardo diverso sul nostro lavoro. Nella loro sapienza, questi testi antichi ci invitano a considerare il posto di lavoro come un luogo in cui la vita accade, e come l’occasione che ci viene data per crescere umanamente e spiritualmente.
I comandamenti di Dio non vogliono essere dei pesi più o meno gravosi, mirano invece a rallentare gli uomini e a rincuorarli. Sono destinati a illuminare i loro occhi, affinché vedano il mondo com'è realmente.
In questo volume, con la consueta maestria nell'unire i dati della tradizione cristiana con le intuizioni della psicologia umanistica, Anselm Grün conduce il lettore dapprima ad ascoltare il grande messaggio biblico di Dio sempre pronto ad accogliere e perdonare (cap. I). Nel II capitolo affronta invece il tema del saper perdonare a se stessi come condizione previa per poter perdonare agli altri. Nel III capitolo vengono applicati questi princìpi ad alcune situazioni concrete, come il perdono nell'ambito della famiglia e del matrimonio, la riconciliazione nelle comunità religiose, nelle parrocchie e nella società civile, con alcuni accenni al perdono fra i popoli. Un capitolo è dedicato al sacramento della penitenza e alla confessione, che mirano a favorire la conversione e il cambiamento delle persone in "creature nuove".
La cura è amore - questo è ciò di cui si parla in questo libro. E attraverso storie, esperienze e rituali della pratica pastorale, l'autore dà un grande esempio di come le buone cure riescano. «Ama il tuo prossimo come te stesso»: cosa può significare per le nostre vite? Prendersi cura dei bambini, dei genitori, dei colleghi; dei malati, di chi è insicuro... Quali sono le fonti di questo amore del prossimo? Ha confini o può essere senza limiti? Prendersi cura l'uno dell'altro senza calcolare - come si fa? E come si cura Dio dell'uomo? La conclusione: «La pre-occupazione è amore»
Anselm Grun medita e commenta alcuni brani biblici natalizi particolarmente attuali aiutando a comprenderli con occhi nuovi. E’ sorprendente vedere come l’autore sappia scoprire per noi, oggi, nei testi antichi pensieri positivi e buoni auspici che suonano come messaggi di felicità per il nostro futuro. Infine, propone alcuni riti e benedizioni per immergersi nell'annuncio natalizio profondo e così attuale, oggi come duemila anni fa.