È trascorso ormai mezzo secolo dall'ultima uscita di "Candido" nelle edicole italiane. Era il giugno del 1953 e l'Italia, dopo gli anni laceranti che avevano seguito il termine del conflitto, si avviava a divenire una democrazia consolidata (sia pure imperfetta) e a muovere i primi passi lungo quella via che l'avrebbe portata al primo "miracolo economico". Ma anche nei tre anni raccontati in questo volume, non mancarono a Giovannino Guareschi i motivi e gli spunti per il suo giornale satirico.
Il volume rappresenta un distillato delle pagine di "Mondo Candido", di cui Guareschi fu animatore e direttore. Carlotta e Alberto Guareschi hanno operato una scelta di scritti e disegni, racconti del "Mondo piccolo" con don Camillo e Peppone, vignette delle prime tre annate del settimanale nato sulle ceneri di "Bertoldo".
Il testo è un'autobiografia di Giovannino Guareschi.
Perchè vi parlo sempre di me e della gente di casa mia? Per parlarvi di voi e della gente di casa vostra. Per consolare me e voi della vostra vita banale di onesta gente comune. Per sorridere assieme dei nostri piccoli guai quotidiani. (Guareschi)
Il libro è una raccolta di racconti di Giovannino Guareschi apparsi su "Candido", il celebre settimanale umoristico. In questi racconti, che si riferiscono al decennio 1951-1961, don Camillo e Peppone non sempre sono protagonisti, qualche volta appaiono di sfuggita, qualche altra sono addirittura assenti, ma ben presente è sempre lo spirito dell'autore. Taluni racconti hanno un'eco di leggende e dicerie che vengono da lontano, per altri Guareschi ha attinto dalla realtà (anche personale), quella vera e quella...verosimile. Sono 37 i racconti di questo volume che proseguono la saga di un "Mondo piccolo" sempre più lontano nel tempo, ma pur sempre presente: nella memoria storica e nei più profondi recessi del cuore.