La teologia della liberazione, che ha preso forma in America latina nel corso degli anni Settanta, ha attirato l'attenzione mondiale sui fenomeni della povertà e dell'oppressione. Ha anche stimolato la chiesa sulla via dell'attenzione agli ultimi, orientandola verso un'«opzione preferenziale per i poveri» che ora vive un rinnovato slancio grazie alle parole e ai gesti di Papa Francesco, primo pontefice sudamericano che fin dai suoi primi interventi ha dichiarato di sognare «una chiesa povera per i poveri».
Gutiérrez, padre della teologia della liberazione, e Müller, già arcivescovo di Ratisbona e ora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, sono legati da amicizia pluriennale ma anche dalla preoccupazione per lo sviluppo dell'economia mondiale e della teologia europea.
In questo libro, l'arcivescovo tedesco e il parroco peruviano dei quartieri popolari dialogano sull'attualità della teologia della liberazione, convenendo sul grande impulso che da questa può giungere alla teologia europea e alla sua esperienza di fede, in particolare il risveglio della solidarietà globale dell'unica chiesa.