I lettori attenti di Heidegger già sapevano che l'autore non aveva espresso la propria filosofia solo in forma di saggio ma anche, talvolta, ripercorrendo così la via platonica, in forma di dialogo o colloquio. Vengono ora pubblicati tre tra più importanti colloqui heideggeriani, in cui compaiono personaggi quali il Custode della torre, il Prigioniero, il Maestro. Si tratta di testi in cui le questioni fondamentali della filosofia vengono affrontate ora nella frescura autunnale del sentiero di campagna, ora in un campo di prigionia nella foresta russa, ora presso una torre in montagna. L'intenzione del filosofo, qui, non è più quella di spiegare concetti o di cercare risposte alle domande, ma di pensare mantenendosi nel libero interrogare.
La vita di un pensatore si svolge su una pluralità di piani ed ha, perciò, molteplici aspetti: la vita privata, l'insegnamento, la vita pubblica. A volte, questi tre aspetti si intrecciano influenzandosi l'un l'altro. È così possibile rintracciare in una poesia della giovinezza i precorrimenti di un itinerario filosofico destinato ad esprimersi tanto nei corsi universitari, quanto nei pubblici discorsi; è altrettanto possibile rintracciare nelle opere e nei corsi universitari il riflesso di eventi che hanno caratterizzato la vita privata, e pubblica, del filosofo. Questo volume riunisce, accanto a tutti i discorsi pubblici tenuti da Martin Heidegger, testimonianze del suo cammino umano e filosofico.
Queste lezioni del '29-30 - specie nei loro capitoli conclusivi - ci consentono di cogliere in fieri meglio di qualunque altro testo di Heidegger, come il progetto sistematico di ricondurre ogni genuina questione filosofica alla sua scaturigine e ai suoi presupposti originari nella finitezza dell'essere, cioè all'identità antimetafisica di tempo ed essere, abbia condotto Heidegger sulla via di una scepsi sempre più radicale e affine a quella intrapresa, in tempi diversi e con esiti altrettanto diversi, da Nietzsche. "Concetti fondamentali della metafisica" rappresentano perciò un capitolo essenziale nel cammino che avrebbe portato Heidegger, qualche anno più tardi, a decretare la fine della metafisica.