«Questa scelta di liriche hölderliniane, dopo tante traduzioni illustri e imprese critiche tedesche e italiane di eccezionale portata interpretativa, non ha altra ambizione che proporsi come un'edizione di avvicinamento, ovvero come una presentazione quanto più limpida possibile del percorso esistenziale e di pensiero del poeta e dei problemi sorti alle prese con la sua arte. Si è cercato di offrire un primo passo verso Hölderlin, proposito che comporta tra l'altro l'estrema semplificazione delle intricatissime questioni filologiche relative ai sempre incompiuti e tormentati testi del poeta. Ogni selezione presuppone una certa dose di arbitrarietà e il rischio di una scelta autoriale. Ad esempio qui sono state sacrificate le poesie giovanili (compresi gli inni d'ispirazione schilleriana) e gran parte delle 'poesie della torre'. Del resto, l'immagine del poeta che volevamo restituire si situa proprio in mezzo a questi due estremi, nei quali Hölderlin non ha ancora trovato la propria voce, o l'ha ormai persa» (dalla Nota del curatore)
Friedrich Hölderlin è stato probabilmente il più grande lirico di lingua tedesca di tutti i tempi. Nessuno come lui ha presentito, fin dai primissimi anni dell’Ottocento, l’avvento del fato moderno: l’abbandono degli dèi fuggitivi dalla faccia della terra, il tramonto costitutivo dell’Esperia (cioè dell’Occidente che abitiamo), l’apertura di un’epoca di smarrimento tragico e radicale, forse l’attesa del baleno di un dio venturo che ci salvi. Uno sguardo e un canto insieme realistici e profetici, puri, destinati a concludersi nell’estrema, quieta semplicità della follia, che ha coperto con la sua notte più della metà della vita del poeta, e che rispecchia sul piano dell’individuo lo stato di ottenebramento del nostro tempo. Quest’edizione costituisce un ideale avvicinamento al prodigio irripetibile della lirica hölderliniana.
"Il mio primo incontro con Hölderlin è avvenuto nel momento in cui stavo entrando all'università, avevo diciassette anni e iniziavo le frequenze a Padova. Un amico mi fece avere una vecchia edizione di Hölderlin in caratteri gotici, assicurandomi che avrei riconosciuto senza alcun dubbio un grande poeta, e io cominciai, col poco tedesco che avevo, a decifrarlo." dDall'introduzione di Andrea Zanzotto)
La presente edizione propone, con testo a fronte, tutta l'opera di Holderlin, comprese le "liriche della follia". La traduzione di Mandruzzato vuole essere una vera versione poetica, leggibile di per sè come poesia. Un suo lungo saggio accompagna le traduzioni. Le liriche sono annotate e il testo tedesco, pur fondato sulla canonica edizione Beissner, tiene presenti anche gli ultimi dibattiti filologici holderliniani.