La cattedrale di Notre-Dame è il cuore di Parigi, città in cui si incrociano i destini di Quasimodo, il campanaro deforme che salva dall’impiccagione la bella zingara Esmeralda, di Gringoire, il poeta pazzo e girovago, del nobile ufficiale Phoebus, di Frollo, l’arcidiacono dall’anima nera, e della folla tumultuante dei reietti. Grandioso affresco a tinte forti, ricco di colpi di scena, Notre-Dame de Paris è qui presentato in una raffinata edizione corredata dalle illustrazioni della prima edizione del 1831.
"Vasta sinfonia in pietra, opera colossale di un uomo e di un popolo." Con queste parole Hugo descrive la facciata della cattedrale di Notre-Dame, teatro e incarnazione delle vicende della gitana Esmeralda, dell'arcidiacono Frollo e del campanaro Quasimodo. Alle porte della Parigi del 1482 giunge una tribù di zingari, con le loro danze, il loro teatro e il vivace accampamento, pittorescamente battezzato "Corte dei Miracoli". Sono decisi a farsi notare dai cittadini, ma è la bella Esmeralda a portare scompiglio nella città. Di lei si invaghiscono Frollo e Quasimodo, insieme a molti altri. Per lei verranno commessi delitti e rapimenti, sulla sua testa graverà una terribile condanna a morte. Un capolavoro della letteratura che traccia un vero e proprio affresco della Parigi del Quindicesimo secolo, completamente illustrato con le immagini originarie di illustratori contemporanei di Hugo. Un canto della città e una vicenda tragica, una storia che non cessa mai di essere raccontata. Introduzione di Giovanni Bogliolo.
Nell'Inghilterra di inizio Settecento un bizzarro vagabondo, Ursus, poeta e filosofo di strada, raccoglie due orfani e li educa all'avventurosa vita dei girovaghi. Insieme formano una compagnia di mimi e vanno alla scoperta della splendida e miserabile società inglese dell'epoca. Ma il ragazzo, deformato nel volto da un continuo ghigno, nasconde un segreto. E quando scopre per caso la sua vera origine, vede il proprio destino incrinarsi... "L'uomo che ride", percorso da un brivido di inquietudine e mistero, è non solo uno dei capolavori dell'autore dei "Miserabili" ma senz'altro la sua opera più notturna, onirica e visionaria. Con un saggio di Robert Louis Stevenson.
È anonimo l'autore che, nel 1829, dà alle stampe questo piccolo, gigantesco libro. Ma è inconfondibilmente Victor Hugo. Sono anni in cui il progresso sembra trasportare l'umanità intera, sul suo dorso poderoso, verso un futuro di pace, prosperità, ricchezza e fratellanza. Ma negli stessi anni si tagliano ancora teste davanti a un pubblico pagante, si marcisce in carcere, ci si lascia morire per una colpa non sempre dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Hugo parla a nome dell'umanità, come sempre, e lo fa attraverso la voce di un uomo qualunque, di un condannato qualunque, di un miserabile che rappresenta tutti i miserabili di tutte le nazioni e tutte le epoche. Un crimine di cui non conosciamo i dettagli lo ha fatto gettare in una cella. Persone di cui non conosciamo il nome dispongono della sua vita, come divinità autoproclamate. Un'angoscia di cui conosciamo fin troppo bene la lama lo tortura, giorno dopo giorno, e gli fa desiderare che il tempo corra sempre più veloce. Verso la fine dell'attesa, venga essa con la liberazione o con l'oblio.
Jean Valjean ha cumplido una condena de casi veinte años por robar comida para su familia. Fuera de la cárcel, la sociedad le margina y no le queda más remedio que seguir robando. Un inesperado encuentro con el obispo Myriel le hará cambiar de actitud y redimirse. A pesar de ello y de adoptar una nueva identidad, la justicia, encarnada en el implacable policía Javert, le obliga a emprender una huida permanente que le llevará a esconderse en conventos y cloacas, y a pasar por los campos de batalla de Waterloo y por las barricadas del París revolucionario de 1832, siempre buscando para sí y para los demás una justicia que le es negada.
"Los miserables", una de las obras clásicas de la literatura universal que se ofrece aquí en una traducción moderna y fidedigna, sin omisiones ni censuras, ha sido llevada al cine en numerosas ocasiones y es la base del mundialmente conocido musical homónimo.
Una grandiosa commedia umana, un romanzo epico ed enciclopedico, visionario e sentenzioso, "scritto per tutti i popoli" da un "patriota dell'umanità" in lotta contro le ingiustizie della società. Le beffe del caso e gli imperativi del destino, la colpa e la redenzione si incarnano in una galleria di tipi esemplari, da Jean Valjean al vescovo generoso, dalla buona prostituta Fantine al crudele poliziotto Javert. E ancora borghesi e rivoluzionari, orfani e galeotti, angeli e mostri... In un alternarsi di tinte fosche e luminose, Hugo riassume la propria visione del mondo e della storia, consegnandoci un quadro che oggi ci appassiona anche per quello che possiamo scoprirvi al di là delle sue certezze: le contraddizioni, le ambiguità, le passioni segrete di un intero secolo.
Biblioteca de traductores Obras de grandes autores de la literatura de todos los tiempos en nuevas versiones realizadas por los mejores traductoresJean Valjean ha cumplido una condena de casi veinte años por robar comida para su familia. Fuera de la cárcel, la sociedad le margina y no le queda más remedio que seguir robando. Un inesperado encuentro con el obispo Myriel le hará cambiar de actitud y redimirse. Tras adoptar una nueva identidad, logra hacerse con una posición acomodada que le permite ayudar a los vecinos de Montreuil y a Cosette, la hija de Fantine, una mujer obligada a prostituirse para subsistir. Pero la justicia le sigue los pasos por haber reincidido tras salir de la cárcel. La implacable persecución del policía Javert, un hombre de estricta moral, le obliga a emprender una huida permanente que le llevará a esconderse en conventos y cloacas, y a pasar por los campos de batalla de Waterloo y por las barricadas del París revolucionario de 1832. Siempre buscando para sí y para los demás una justicia que le es negada.“Los miserables” es una de las obras clásicas de la literatura universal. Fue escrita en cinco volúmenes, en 1862, por Victor Hugo, uno de los autores más importantes de la historia de la literatura francesa. Es una obra fundamental, no sólo por sus valores literarios, sino también por su denuncia de la miseria, la pobreza y la explotación; su reflexión sobre el bien y el mal; y su defensa de la justicia, la ética y la solidaridad humana en momentos adversos. Ha sido llevada al cine en numerosas ocasiones y es la base del mundialmente conocido musical homónimo. La presente traducción de “Los miserables”, a cargo de María Teresa Gallego, es la primera que se hace de toda la novela de Victor Hugo, y la más fidedigna.
È anonimo l'autore che, nel 1829, dà alle stampe questo piccolo, gigantesco libro. Ma è inconfondibilmente Victor Hugo. Sono anni in cui il progresso sembra trasportare l'umanità intera, sul suo dorso poderoso, verso un futuro di pace, prosperità, ricchezza e fratellanza. Ma negli stessi anni si tagliano ancora teste davanti a un pubblico pagante, si marcisce in carcere, ci si lascia morire per una colpa non sempre dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Hugo parla a nome dell'umanità, come sempre, e lo fa attraverso la voce di un uomo qualunque, di un condannato qualunque, di un miserabile che rappresenta tutti i miserabili di tutte le nazioni e tutte le epoche. Un crimine di cui non conosciamo i dettagli lo ha fatto gettare in una cella. Persone di cui non conosciamo il nome dispongono della sua vita, come divinità autoproclamate. Un'angoscia di cui conosciamo fin troppo bene la lama lo tortura, giorno dopo giorno, e gli fa desiderare che il tempo corra sempre più veloce. Verso la fine dell'attesa, venga essa con la liberazione o con l'oblio.
In questo grande romanzo, tra i più importanti della letteratura francese, Victor Hugo riversa gran parte della sua esperienza umana e sociale, per costruire una storia di fatica, esilio, amore e povertà. Un'epopea della miseria e un imponente affresco d'epoca che, nella Parigi dell'800, vede protagonisti alcuni indimenticabili personaggi, come Jean Valjean, la solare Cosette, Fantine, il cupo ispettore Javert: anti-eroi ricchi di luci e ombre, capaci di gesti scellerati ma anche di azioni generose e commoventi. Una storia dal ritmo incalzante, magistrale e irripetibile per l'autenticità delle emozioni e per la complessità della trama narrativa.
Lettore entusiasta di Walter Scott, il giovane Hugo decide di superare il maestro: "Dopo il romanzo pittoresco ma prosaico di Scott, resta da creare un altro romanzo, secondo noi più bello e più completo. È il romanzo, allo stesso tempo dramma ed epopea, pittoresco ma poetico, reale ma ideale, vero ma grandioso, che incornicerà Walter Scott in Omero". Il romanzo storico esce nel 1831; al di là del dramma della bella Esmeralda, contesa tra il deforme campanaro Quasimodo, l'arcidiacono Frollo e il poeta Gringoire, vuole far rivivere nella fantasia dei lettori i miti sepolti nei monumenti di Parigi, e in primo luogo nella presenza viva della sua cattedrale. Ma questo acceso melodramma d'ambiente medievale è anche una lunga confessione involontaria.
Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita danzare sul sagrato della chiesa di Notre-Dame, cuore della Parigi medievale. L'arcidiacono Frollo è attratto dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità. Ma il capitano Phoebus de Châteaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Una vicenda melodrammatica, tetra, grottesca, che ha commosso lettori di tutti i tempi e spesso ispirato il mondo del cinema.