«Porre il problema della morte in modo tale da rendere possibile una risposta della fede». È questa la sfida lanciata dal breve ma incisivo lavoro di Eberhard Jüngel. La morte, interrogata nel suo carattere filosofico-antropologico, manifesta il proprio carattere di «enigma», come ciò che aliena da sé l'essere umano e allo stesso tempo ne è la proprietà più intima: «Tutti gli uomini sono mortali». A fronte della visione platonica della morte quale «festa della libertà» - ciò che libera l'essere umano da quanto lo incatena -, il compito della fede è offrire una risposta all'enigma della morte, indagando e custodendo il suo carattere di «mistero». In un puntuale itinerario biblico, dall'Antico al Nuovo Testamento, il teologo di Tubinga ritrova nella morte di Gesù la chiave per comprendere il senso della morte per l'essere umano: quella che in Gesù è la «morte della morte» diventa la vita del cristiano. La risurrezione del Crocifisso dice come Dio si identifica con Gesù morto e nell'evento della suprema «irrelazionalità» apre una nuova relazione con l'umano. Come la risurrezione rivela la verità della morte di Gesù, così la risurrezione finale redimerà la «storia vissuta» di ciascuno in un «presente eterno» in Dio.
La visione del sacramento e della liturgia di uno dei teologi piu autorevoli del momento attuale. Il volume propone il testo delle quattro lezioni tenute in occasione della Lectiones Vagagginianae tenute da E.Jungel a S.Anselmo nelle quali ha presentato la sua visione del sacramento e della liturgia.
Raccolta di meditazione sull'origine e il futuro dell'esistenza cristiana.
I saggi qui raccolti sono animati dal confronto serrato con la tradizione e la teologia cattolica. Tre sono i temi centrali che attraversano questi saggi di j ngel raccolti in questo testo. Il primo rimanda al sacramento come alla realta che non pur pretendere una qualche autonomia dal suo fondamento che starsonale dell'uomo, non sono p err dimenticati, svalutati, in quanto, e qui interviene la seconda grande tematica dell'o pera, ciascuno, accogliendo la precedenza dell'azione divin a in cristo, le riconosce l'i ntrinseco carattere insuperabile ed universale. In questa direzione rimanda la dottrina protestante della giustificazione, nodo sostanziale dell'inte ra riflessione di j ngel. Ed h grazie al sacramento che l'u omo appare determinato come colui che accoglie, come colui che corrisponde a dio. L'impor tanza dell'affermazione sta n ell'essere in grado di mostra re la coincidenza tra il sacramento e l attuazione della fede aprendo lo spazio per il terzo tema, la valenza ecumenica
Un'opera importante, classica e insieme controversa, e tuttavia scritta in prospettiva ecumenica.