Con questo primo tomo (e con il secondo, che seguirà in tempi brevi) si completa l'edizione italiana delle "Opere" di Jung. Le bibliografie degli scritti, delle lezioni e seminari, delle lettere, così come gli altri apparati, seguono criteri originali espressamente concepiti per questa edizione, e costituiscono nell'insieme uno strumento indispensabile per quanti si accostano a Jung con intenti di studio e di approfondimento. Sono di particolare interesse le tavole di concordanza con le pagine delle edizioni inglese e tedesca degli scritti.
Gli scritti raccolti nel primo volume delle "Opere di C.G. Jung" risalgono agli anni 1900-05. Sono gli anni del Burgholzli, l'ospedale per malattie mentali diretto da Bleuler, in cui Jung svolse un'intensa attività psichiatrica, fondata sulla ricerca di una comprensione dall'interno della personalità squilibrata. Questi scritti dimostrano quanto sia inesatto il rimprovero, talora mosso a Jung, di scarsa fedeltà ai dati sperimentali. A partire dalla sua tesi di laurea sulla "Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti", Jung si dimostra osservatore e terapeuta in un senso originale, ancorato saldamente a un metodo empirico, accogliente qualsiasi accadimento psichico con disponibilità e rispetto totali.