La scoperta del dono, nelle nostre esistenze, è anche la scoperta di un particolare valore. Al di là delle classiche nozioni di valore di scambio e di valore d'uso, attraverso il dono e la sua circolazione facciamo i conti con il cosiddetto valore di legame. Oltre il valore monetario emergente dallo scambio, ed il valore rappresentante l'utilità di un bene, infatti, il valore di un dono si arricchisce della relazione entro cui si manifesta e che, simbolicamente, serve a rilanciare. Compito di queste pagine è comprendere a fondo il significato di tale valore, nonché di interrogarsi sulla possibilità e opportunità di una sua misurabilità e calcolabilità, cogliendolo nella concreta realtà delle relazioni umane. Il metodo interdisciplinare permette di analizzare a fondo i paradossi e le ambivalenze della realtà del dono, fino a comprendere le forme dell'esperienza umana del valore, nei suoi risvolti esistenziali, cognitivi, estetici, etici, politici, economici. Sembra qui in gioco, tra l'altro, la nozione stessa di "realtà", colta nella sua stratificazione in fatti, eventi, significati, soggetti, oggetti, relazioni e, appunto, valori. Non a caso la cognizione prevalente del valore e del disvalore orienta di fatto la società intera e conferisce un indirizzo di fondo alle culture.
La filosofia sembra, in tempi pieni di disperazione, diffidare della speranza. Il tentativo di queste pagine è invece quello di rimetterla al centro della riflessione filosofica, attraverso uno statuto dialettico ben preciso. Ogni volta che speriamo, infatti, è in opera un lavoro sul negativo che prefigura una riconciliazione, una sutura, un passaggio di liberazione. Non che questa sutura sia prevedibile, essa si può solo sperare, appunto. Si tratta d'immaginare quel che non si può propriamente sapere. Un divieto d'ontologia libera la latenza etica della speranza e, finalmente, la rende esperienza autenticamente umana, capace di orientare e trasformare l'azione dell'uomo. È la regola della speranza che permette di custodire - fin dentro l'esperienza del negativo - l'irriducibile necessità del meglio, l'umana disposizione alla felicità, l'esigenza della giustizia, la trasfigurazione etica della totalità.
Ciascuno di noi offre e riceve doni, ma qual e il senso e il valore profondo del dono? Ciascuno di noi offre e riceve doni, trovandosi cosi immerso in una rete di relazioni che ci liberano dall'ossessione dell'utilitarismo. E' forse per questa naturalezza che trascuriamo spesso di interrogarci circa il senso e il valore profondo del dono. Eppure gli interessi contemporanei della filosofia e delle scienze umane hanno visto proprio nel dono una chiave privilegiata per accedere alla ricomprensione della condizione umana e della sua verita. Con un linguaggio il piu possibile non specialistico, questo libro propone un'originale interpretazione filosofica del dono, delineando una ricognizione complessiva dei principali apporti dei contemporanei (Heidegger, Derrida, Marion) ed evidenziando in particolare l'alternativa tra dono e abbandono.