Juan Maria Laboa è nato a Psajes de San Juan (Guipuzcoa, Spagna) il 15 agosto 1939. E' laureato in Filosofia e Teologia e ha conseguito il dottorato in Storia della Chiesa presso l'Università Gregoriana di Roma e la laurea in Storia presso l'Università Complutense di Madrid. Per quindici anni ha insegnato Scienze politiche presso la Facoltà di Scienze politiche di Madrid. E' professore emerito di Storia della Chiesa contemporanea alla Università Pontificia Comillas di Madrid e dirige il Dipartimento di Storia della Chiesa presso la stessa università E' direttore della rivista "XX Siglos de Historia della Iglesia" e fa parte dell'International Adiviser Committee della collana "Per una storia d'Occidente. Chiesa e società", diretta da Guy Bedouelle presso la Jaca Book.
Questo Atlante della carità attraversa venti secoli: dalla vita pubblica di Cristo in Palestina sino ai nostri giorni, insegnamento di Papa Francesco compreso. La storia del cristianesimo è intrecciata con gli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita sociale e politica dell'Impero romano, dell'Europa medievale, dell'epoca moderna, sino al mondo coloniale e contemporaneo. Cristo si è rivolto ai poveri, ai malati, ai bisognosi; si può ripercorrere la storia attraverso coloro che ne hanno seguito l'esempio: monaci, semplici cristiani, riformatori, fondatrici e fondatori di Ordini o congregazioni. I "santi della carità" sono emersi nei momenti più svariati della storia e in Paesi diversi: per sovvenire ai nuovi poveri della città medievale e moderna, per costruire ospedali, per accogliere l'infanzia abbandonata, per aprire scuole o dare lavoro, per andare nelle periferie del mondo. Nell'Ottocento, mentre la Chiesa e gli Ordini religiosi tradizionali vengono contestati dai governi d'Europa, nascono e si diffondono, con un ritmo senza precedenti, nuove congregazioni per far fronte al dramma sociale delle metropoli e delle periferie. Nel Novecento la secolarizzazione non frena l'inventiva della carità, che trova anzi nuove figure simbolo, veicolate anche dai mass-media. Da san Francesco a Madre Teresa, da san Vincenzo de' Paoli a Don Bosco, da san Bernardino ai preti operai e agli straccivendoli di Wresinski...
Il notissimo storico della Chiesa spagnolo Juan María Laboa durante il 2012 scrive un lungo racconto, una parabola: la venuta di Cristo a Roma ai nostri giorni, con tutti gli odierni personaggi della politica, del Vaticano ...Alla festosa accoglienza delle borgate romane e di parrocchie di quartiere si contrappone il turbamento di persone famose.
Accompagnano Gesù vari apostoli e santi. Roma affascinante e barocca appare fuori tono, c’è sproporzione! Eppure l’accoglienza che promana dal nuovo arrivato abbraccia tutti, tutto può tornare possibile. Chi oggi «si imbattesse in Cristo, non ascolterebbe forse la Buona Novelladalla sua stessa fonte?».
Con la suspence di un thriller, l’opera è una parabola che mette il lettore a suo agio. Verso la fine Benedetto XVI prende la decisione di dimettersi, e nell’ultimo capitolo il papa si sveglia: il tutto era stato un suo sogno, e comincia una giornata diversa...
"Guardate come si amano", è stato detto dei cristiani nel corso dei secoli, malgrado il peccato e le infedeltà sempre presenti. Probabilmente l'unica identità costitutiva dei cristiani è quella incentrata sulla carità, intesa come atto indiviso di amore per Dio e per i propri fratelli. In che cosa consiste questo amore, come lo abbiamo manifestato, in che modo sono esistiti questo sentimento e questo comportamento nel corso del nostro lungo cammino? In che maniera possiamo esaminare e spiegare la vita della Chiesa con l'occhio e attraverso il prisma dell'amore, questo nuovo modo di accostarci alla sua storia? In questo volume si ripercorre la storia della carità lungo duemila anni di vita cristiana, a partire dalle prime comunità, passando per i grandi fondatori delle istituzioni ecclesiastiche e i martiri della carità e della giustizia, soffermandosi soprattutto sugli innumerevoli cristiani anonimi che, grazie al loro amore e alla loro generosità, hanno fatto sì che la Chiesa divenisse una comunità solidale, compassionevole, fraterna, che vive nella speranza. Sono essi, più di tutti, ad aver realizzato l'annuncio di Gesù ai discepoli: "Dai loro frutti li riconoscerete".
In queste pagine si dipana la storia della grandezza, della religiosità e del peccato di uomini i cui atti non sempre furono modello di virtù e santità, di quella coerenza e di quella fedeltà che essi stessi predicavano ai propri fedeli, ma che, in ogni epoca, sono rimasti decisivo punto di riferimento per i cristiani. È la storia del Cattolicesimo, ma, di fatto, anche storia dei nostri Paesi e della nostra cultura.
Attraverso un percorso storico dalle origini ai nostri giorni, la presente opera offre al lettore un'interessante riflessione riguardo ai laici nella vita della Chiesa. Dalla ricostruzione storica si può meglio conoscere come si è venuto formando e sviluppando lo stato laicale e l'effettiva marginalizzazione della stragrande maggioranza dei suoi componenti.
In "La Chiesa e la modernità" viene affrontato il rapporto tra la Chiesa e una società che sembra muoversi con un ritmo e parametri lontani da quelli tradizionali e religiosi. Nel presente volume lo sviluppo del rapporto tra la chiesa e la modernità è affrontato maggiormente attraverso gli aspetti culturali, associativi, politici e sociali.