A volte la speranza appare quasi “contro natura” alla nostra mentalità scettica. E l’ambiente ecclesiale, sotto questo aspetto, non costituisce un’eccezione. Ma se viene meno la speranza, il cristianesimo è malato, qualcosa in esso non va.
Se la speranza è un dono di Dio, perché non ci viene data? O forse in certe circostanze siamo dispensati dalla speranza cristiana? Dove e come cercare la speranza nel tempo attuale, così pieno di scetticismo, paura e malcontento? Che cos’è l’autentica speranza cristiana e quali sono invece le sue caricature?
Sono domande scottanti a cui questo libro cerca di dare una risposta.
Partendo da un interrogativo apparentemente semplice – «È più pigro chi non fa nulla o chi lavora troppo?» – l’autrice di questo libro tratta con ironia e sapienza un argomento antico, ma molto attuale: l’acedia. Questo termine, che deriva dalla lingua greca ed è stato utilizzato dai medievali per indicare uno dei vizi capitali, ha svariati sinonimi: pigrizia, apatia, scoraggiamento, ma anche noia, superficialità, male di vivere. E rappresenta talvolta l’anticamera della depressione.
Il malato di acedia, per fuggire da se stesso, o decide di starsene tutto il giorno senza fare nulla o, al contrario, riempie le sue giornate di attività e impegni per non avere il tempo di restare solo con i suoi pensieri e affrontare le questioni serie della vita. Come non riconoscere in questi due opposti il ritratto di tanti giovani e adulti contemporanei?
Ma c’è una soluzione, ed emerge con forza da queste pagine: riconoscere la propria «malattia» e lottare interiormente per guarire, incominciando ad esserci qui e ora, a concentrarsi, a perseverare, a prendersi cura, a ristorarsi di cose belle e buone. L’approdo a una vita piena di senso e colma di gioia è assicurato!.
Katerina Lachmanová, nata nel 1964 in Cecoslovacchia, ha compiuto studi di Teologia spirituale e Antropologia teologica al Teresianum di Roma (conseguendo il dottorato in Teologia nel 2003) e studi di Psicologia presso l’Istituto di Psicologia della PUG di Roma (ottenendo la licenza in Psicologia nel 2004). Dal 2005 lavora come psicoterapeuta presso il Centro pastorale dell’Arcidiocesi di Praga ed insegna nelle facoltà di Teologia di Praga e di Olomouc. Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.