Due impostazioni - una teologico-pastorale e una psicologica - diverse, ma complementari, si incontrano nelle pagine di questo volume, scritto a quattro mani da un prete esorcista e da una psicologa e psicoterapeuta. L'intento è di trasmettere, con un linguaggio semplice, temi speciali, cioè particolari, della riflessione teologica sulla demonologia, dell'esperienza tipica del ministero di esorcista diocesano e della riflessione scientifica. Prefazione di Angelo Spinillo. Postfazione di Domenico Ruggiano.
La demonologia presente negli scritti di suor Faustina Kowalska è intessuta di esperienza e di conoscenza. Il diavolo teme che l'uomo, per amore verso Dio, si ponga in lotta contro il peccato attraverso una vita mistica ricca di amore e di misericordia verso tutti. Comprendere che Satana non si combatte con preghiere sterili e vissuti religiosi formali, ma con l'amore e con il sacrificio della volontà, consente di comprendere e valorizzare il contributo specifico di suor Faustina in questo campo: rendere l'uomo esorcista di se stesso.
È raro che oggi si parli della lotta contro il diavolo, una figura che evoca mentalità sorpassate e atteggiamenti oscurantisti, anche se questo tema, a partire dalla Scrittura, non può essere semplicemente archiviato come retaggio di un mondo mitologico arcaico. Al silenzio della predicazione e della catechesi si contrappone paradossalmente un diffuso interesse per il demoniaco, che oggi coinvolge un gran numero di persone e alimenta l'industria dell'occultismo. Il libro propone una visione della demonologia in chiave spirituale - a partire dal magistero cattolico espresso nei due rituali di esorcismo attualmente in vigore - e fa proprio l'invito della Conferenza Episcopale Italiana a presentare, nella catechesi e nella predicazione, una riflessione teologica sulla questione del diavolo. "Anche la preghiera di esorcismo ha bisogno di essere purificata da quel velo di superstizione che la vede come un'azione liturgica che agisce sull'uomo quasi fosse "una magia", senza interessare la libera volontà umana nella ricerca della comunione con Dio", osserva nella presentazione mons. Antonio di Donna, vescovo di Acerra.