La scelta che il monaco compie entrando in monastero è una scelta d'amore, d'amore per Dio. Per questo - secondo l'autore di queste pagine - non ci dovremo stupire di trovare una terminologia comune e una comune atmosfera sentimentale nel Commento al Cantico dei Cantici di Bernardo di Clairvaux, monaco e poeta d'amore sacro, e nei romanzi di Chrétien de Troyes, il più celebre dei cantori dell'amor profano del XII secolo. Ma c'è di più: uomini come Bernardo non hanno mai visto in opposizione l'amore per gli esseri umani e quello per Dio, ma sono riusciti a sublimare il primo nel secondo. Di qui il fascino perenne delle loro opere.
La biografia del beato Paolo Giustiniani scritta da J. Leclercq non è un romanzo, ma del romanzo ha tutto il fascino. Questa biografia ripercorre l'itinerario di un patrizio veneziano vissuto tra XV e XVI secolo, che abbandona la sua patria, le sue ricchezze, la sua illustre casata per cercare nella solitudine non più il "Dio dei filosofi" che aveva studiato nell'Università di Padova, ma quello biblico della "sua giovinezza". Incontrandolo non lo lascerà più in mezzo alle più diverse traversie e contrarietà, fino alla morte di peste sul monte Soratte. Nella presente edizione il testo del Leclercq viene ripresentato nella sua originalità; si è inoltre provveduto ad aggiornare la bibliografia dando un regesto completo della letteratura giustinianea.