Uno degli inviti più ricorrenti di Papa Francesco è quello di accogliere il passaggio dall’epoca del cambiamento al cambiamento d’epoca. Con le sue riflessioni, monsignor Lorenzo Leuzzi, traccia le coordinate per realizzare un progetto culturale in grado di interrogare, leggere ed affrontare questo cambiamento d’epoca. Il realismo storico di Papa Francesco ci invita a tracciare la strada di una rinnovata diakonia della storia che la Chiesa è chiamata a donare alla società contemporanea per costruire ciò che san Paolo VI definiva la “civiltà dell’amore”. Allargare gli orizzonti della carità – spiega monsignor Leuzzi nella Presentazione – «non significa riverniciare il comandamento dell’amore, ma entrare con decisione e coraggio nelle dinamiche del cambiamento d’epoca scoprendo che la novità del Cristianesimo non è lontano dalle attese della società contemporanea ma che è da essa sollecitato a verificare se la via del realismo storico le appartiene o se, invece, lo riduce a semplice esperienza religiosa o sociale». Il volume è aperto dalla Prefazione di Stefano Zamagni ed è chiuso dalla Postfazione di Maria Chiara Malaguti e Alessandro Toscano.
In occasione dell'Anno della Fede, indetto da papa Benedetto XVI, mons. Lorenzo Lezzi propone in questo nuovo lavoro un itinerario di ricerca sulla fede cristiana chiamata a confrontarsi con la nuova evangelizzazione, tema fondamentale per la Chiesa del nuovo millennio, che sarà anche ampiamente trattato nella XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Sono qui raccolte una serie di riflessioni di carattere teologico-pastorale rivolte sia agli operatori degli ambienti accademici e culturali, ma soprattutto di quelli ecclesiali, con la speranza che possano suscitare iniziative di approfondimento teologico e di rinnovamento pastorale, entrando così nel clima dell'Anno della Fede e della nuova evangelizzazione.
L'iniziazione cristiana, terzo ambito della verifica pastorale della Diocesi di Roma, costituisce l'architrave della nuova evangelizzazione, tema del prossimo Sinodo ordinario dei Vescovi, e del progetto educativo, che è al centro degli orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020. Per comprendere tale ruolo è necessario riannodare il suo legame con il dies Domini, il primo giorno dopo il Sabato, senza del quale non è possibile promuovere la trasmissione della fede che è la vera forza rinnovatrice dell'evangelizzazione e delle dinamiche educative nella Chiesa e nella società. Le riflessioni proposte sono, in questa prospettiva, innovative e di grande interesse per l'elaborazione di nuovi percorsi per l'azione pastorale delle comunità cristiane e per diakonia della storia.