C.S. Lewis, grande studioso del Medioevo e romanziere fantascientifico, si trovò a un certo punto della sua vita a essere, come egli stesso osservò con affilata ironia, «forse il più depresso, il più riluttante convertito d’Inghilterra». Ma che cosa lo aveva obbligato a passare da una posizione di cauto agnosticismo alla fede? Il cristianesimo così com’è, cioè quel nucleo irriducibile in cui si intrecciano pensiero, emozione e gesto – e che sta dietro a tutte le disparate divergenze dottrinali, a tutte le dispute ecclesiastiche. È questo il nucleo che rende «naturalmente cristiano» chiunque sia nato in Occidente negli ultimi duemila anni.
Come raccontare, come rendere evidente tutto ciò? C.S. Lewis volle usare la massima immediatezza, obbligandosi a parlare nel modo più semplice delle cose ultime. E il risultato fu una riuscita impressionante. Così queste conversazioni radiofoniche, che risalgono agli anni Quaranta, sono rimaste ineguagliate: soprattutto per la perspicuità con cui rendono palpabili i più ardui problemi teologici, mostrandoceli nella loro vera natura di possenti cunei conficcati nella circolazione della nostra mente. Da essi, che lo vogliamo o no, non possiamo prescindere: e allora, insinua Lewis, tanto vale che ce ne lasciamo illuminare.
L'autore raccoglie in questo volume le sue riflessioni sul rapporto del cristianesimo con la letteratura e la cultura, sull'etica, sul soggettivismo, sul linguaggio della religione, la teologia. In queste pagine c'è tutta la vita di Lewis espressa in pensieri, dubbi, timori, speranze.
"Lontano dal pianeta silenzioso" racconta l'avventura di Elwin Ransom, professore di filologia in vacanza, che due scienziati rapiscono per un loro losco disegno e trasportano sul pianeta Malacandra. Sfuggito ai rapitori il giorno stesso dello sbarco, solo in un mondo dalle tinte di acquerello, dove le foreste sono labirinti di fragili steli violetti alti dodici metri, Ransom incontra Hyoi, del popolo dei hrossa, agricoltori e poeti dal nero corpo lucente, e gli altri abitanti del pianeta: gli altissimi e sapientissimi sorn e i pfifltriggi simili a ranocchi, maestri di tutte le arti della pietra e del metallo. Scoprendo, con il loro aiuto, i segreti del pianeta Malacandra, Ransom scoprirà anche il segreto della Terra, il "pianeta silenzioso" che da millenni ha cessato di conversare con gli altri mondi.
Ognuno di noi, indipendentemente dalla religione e dalla cultura nelle quali è cresciuto e si è formato, ha sentito spesso la necessità di affrontare una serie di interrogativi sulla vita e sulla morte, o per meglio dire su quello che dà un senso e una prospettiva all’esistenza e alle sue vicende e su quello che dopo la morte avverrà del corpo e dello spirito. Ed è proprio da alcuni di questi punti nodali che parte la riflessione di Lewis nei nove discorsi che sono stati qui selezionati.
Un’occasione specifica (la guerra e tutti i problemi a essa connessi) o un tema particolare (il valore e il senso dello studio e del lavoro, la verità della teologia e la comprensione delle Sacre Scritture) sollecitano una presa di posizione da parte dell’autore che, con semplicità e rigore, procede passo dopo passo nell’esame delle argomentazioni, fa piazza pulita di ciò che appare eticamente inoppugnabile e invece non lo è, e costringe il lettore a fare altrettanto con quelle che erano le sue idee sull’argomento.
La limpidezza dello stile e l’onestà intellettuale con cui Lewis conduce la riflessione ci costringono a confrontarci con noi stessi e con quei principi che sono vivi nel nostro animo, ma che tuttavia nella vita quotidiana siamo così pronti a eludere. Qualunque sia il nostro pensiero, dopo la lettura di questo volume avremo compiuto un percorso, che inevitabilmente ci avrà reso più consapevoli di quello che siamo e di quello che vogliamo diventare.
Clive Staple Lewis (1898-1963), filologo e scrittore irlandese, insegnò a Oxford letteratura inglese. è noto soprattutto per Le cronache di Narnia e per essere stato membro del circolo letterario degli Inklings, insieme a J.R.R. Tolkien e Charles Williams. Convertitosi al cristianesimo anglicano nel 1931, scrisse numerose opere di narrativa, fantascienza, saggistica e l’autobiografia Sorpreso dalla gioia. Le Edizioni Lindau hanno pubblicato, nel 2010, Miracoli. Uno studio preliminare
Lettere ai Bambini.
Il magico mondo di Narnia nella corrispondenza coi giovani lettori
di C.s. lewis
Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis (1898-1963), furono – ben prima di Harry Potter e accanto a Il Signore degli Anelli dell’amico J.R.R. Tolkien – il fenomeno editoriale fantasy degli anni Cinquanta. La saga, infatti, affascinò milioni di persone e rimane tuttora uno dei libri più letti dal pubblico di lingua inglese.
Il fascino esercitato da queste opere spinse molti piccoli lettori ad inviare all’autore una serie di quesiti, cui questi volle rispondere, in molti casi, personalmente. Lettere da Narnia raccoglie le lettere che Lewis scrisse in risposta a quelle inviate ai suoi numerosi fans; a loro Lewis volle svelare il significato della “Grande Storia” narrata nei suoi romanzi, e comunicare le emozioni di una vita da studioso e scrittore.
La biografia e le appendici (inclusa una sezione sulla pressoché sconosciuta serie televisiva e sui nuovi film, con indicazione dei principali siti Internet), oltre a una serie di note al testo, fanno di questo libro anche uno strumento di consultazione per chi si trovasse “suo malgrado” a dover trattare il tema: giornalisti, insegnanti, studenti – ma anche... semplici curiosi. Si potrà ad esempio scoprire qual è il reale rapporto tra l’Italia e Narnia, da dove arriva Aslan, come scriveva e persino... come faceva il bagno C.S. Lewis.
destinatari
Un libro per un pubblico molto ampio che interesserà i moltissimi cultori di Lewis.
autore
C.S. Lewis (Belfast, 29 novembre 1898 – Oxford, 22 novembre 1963), è stato uno scrittore cristiano e filologo irlandese. Fu docente di lingua e letteratura inglese all’università di Oxford, dove divenne amico di J. R. R.Tolkien col quale insieme anche a Charles Williams ed altri fondò il circolo informale letterario degli Inklings. È noto al grande pubblico soprattutto come autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia.
Prefazione di Davide Rondoni Postfazione di Carlo M. Bajetta
Il libro raccoglie i racconti inediti in Italia e un'antologia delle lettere di Clive Staples Lewis, insigne medievista e scrittore inglese, amico e collega di Tolkien. Animatore, insieme allo stesso Tolkien e a Charles Williams, del gruppo degli Inklings, è autore di opere di grande successo come "Le Lettere di Berlicche" e "Le Cronache di Narnia", ciclo di sette romanzi di fantascienza, che hanno recentemente ispirato il cinema.
Un libro del 1942, dedicato a J.R.R. Tolkien e a monsignor F. Olgiati, composto da trentuno lettere che Satana scrive al nipote Malacoda, "diavolo custode" incaricato della dannazione di un uomo. Una profonda riflessione sulla religione in forma estrosa e scanzonata.
Clive Staples Lewis (Belfast 1889 - 1963) insegnò a lungo Letteratura inglese medievale all'Università di Oxford e fu grande amico di J.R. Tolkien, con il quale fondò il gruppo degli Inklings. Autore di importanti testi di argomento letterario e religioso, fu anche scrittore prolifico e popolarissimo (le sue opere più note sono Lontano dal pianeta silenzioso, la trilogia fantascientifica Perelandra e Le lettere di Berlicche). Per i ragazzi scrisse sette romanzi ambientati nel mondo fantastico di Narnia, che hanno avuto un immediato successo in tutto il mondo. Dal volume Le Cronache di Narnia. Il leone, la strega e l'armadio è stato tratto un film largamente apprezzato nel 2005
Il dolore puro è difficile da raccontare. Ma qui qualcuno ci è riuscito, con una precisione e un’onestà che ci lasciano ammirati, arricchiti. Questo è un libro che riguarda da vicino chiunque abbia avuto nella sua vita un dolore. C.S. Lewis pubblicò nel 1961, sotto lo pseudonimo di N.W. Clerk, questo breve libro che racconta la sua reazione alla morte della moglie. Illustre medioevalista e amatissimo romanziere, amico di Tolkien e come lui dedito alle incursioni nel fantastico, C.S. Lewis si è sempre dichiarato innanzitutto uno scrittore cristiano. Ma un cristiano duro, nemico di ogni facile consolazione. E ciò apparirà immediatamente in questo libro perfetto, dove l’urto della morte è subìto in tutta la sua violenza, fino a scuotere ogni fede. Non c’è traccia di compiacimento o di compatimento per se stessi. C’è invece un’osservazione lucida, che registra le sensazioni, i movimenti dell’animo che appartengono al segreto di ciascuno di noi – e che spesso non vogliamo riconoscere.