"Jakov è il più giovane dei veggenti di Medjugorje. Ha avuto la fortuna di essere stato plasmato alla scuola della Regina della pace fin dalla sua fanciullezza. Da questa intervista emerge una testimonianza di grande maturità spirituale, che nulla ha da invidiare a quelle già pubblicate di Marija e di Vicka. Più attento all’esperienza interiore che ai particolari esterni, Jakov dà un suo contributo prezioso e originale alla comprensione del messaggio di Maria. La sua descrizione dell’amore materno della Madonna e della felicità sperimentata in Paradiso, dove è stato portato con il corpo, rappresenta una testimonianza di grande efficacia per gli uomini del nostro tempo".
Padre Livio Fanzaga
Direttore di Radio Maria
Questi testi di Via Crucis hanno un carattere assolutamente eccezionale. Non sono stati preparati a tavolino, ma sono usciti come preghiere spontanee dal cuore della veggente Vicka, durante una Via Crucis notturna lungo i sentieri erti e pietrosi del monte Krizevac a Medjugorje. La presenza di un magnetofono furtivo ha consentito di registrare parole, pensieri e sentimenti di straordinaria profondità e di intensa pietà, sgorgati da un cuore compassionevole, che batteva all’unisono davanti ad ogni quadro della Passione di Gesù.
Chi è satana? Una figura appartenente ad un mondo culturale ormai tramontato o un essere reale, misterioso, ma ben presente nella vita degli uomini? Il libro risponde a questa domanda, che oggi in molti - anche cristiani - suscita o un sorriso di distaccata superiorità o, al massimo, qualche brivido di superstizioso timore. Sulla scorta della Bibbia e del magistero della Chiesa, l'Autore illustra la dottrina cristiana sul demonio, richiamando con vigore alla necessità della vigilanza e del combattimento. Satana, l’avversario di Dio e il nemico dell’uomo, è tanto più pericoloso quanto più nascostamente svolge la sua opera, insinuandosi nelle pieghe della vita quotidiana per spingerci al peccato, ridurci in schiavitù e consegnarci alla perdizione eterna. La sua incessante seduzione, presentando il male sotto forma di bene e approfittando della nostra fragilità, costituisce un pericolo gravissimo che occorre smascherare e vincere con una lotta dura e perseverante. L’amore misericordioso di Cristo, che ha trionfato sul demonio, è nello stesso tempo il sostegno e il premio di questa fatica.
Non sono pochi i giovani che si lasciano trascinare da molti falsi maestri, palesi e occulti, bruciando in avventure pericolose i loro anni migliori. Questo accade perché non sempre vengono poste con chiarezza davanti ai loro occhi la via del bene e la pratica della virtù.
Questo secondo volume di catechesi (che fa seguito a Ragioni per vivere ragioni per credere) si propone di presentare senza complessi e senza paure le esigenze morali e spirituali del vangelo, in modo che la vita diventi un cammino di santità, per rispondere alla propria vocazione e portare a compimento con gioia la propria missione.
Padre Livio Fanzaga (Bergamo, 1940), ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso l’Università Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile in una parrocchia di Milano. Nel 1987 assunse la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato numerosi volumi, dai quali sono tratti i brani antologici di questo testo.
Quali aspetti peculiari distinguono le apparizioni di Medjugorje dalle numerose altre apparizioni mariane? Perché la Chiesa non si è ancora pronunciata sulla loro autenticità? Perché i messaggi vengono dati a una parrocchia? Quali sono i loro contenuti? Quale disegno provvidenziale ne emerge? Quali frutti spirituali ne sono derivati? Testimone convinto e partecipe dello straordinario rilievo ecclesiale dei fatti di Medjugorje, padre Livio accenna sobriamente agli aspetti esteriori della vicenda – tuttora in corso – e ne mette in luce il significato e la portata, esponendo le convinzioni maturate personalmente nel corso dei suoi numerosi e prolungati soggiorni nel piccolo e ormai notissimo paese dell’Erzegovina.
Per chi non si sente – o non si sente ancora – di “credere a Medjugorje”, queste pagine offrono elementi di conoscenza e di valutazione molto utili a formulare un giudizio motivato in proposito; per tutti, esse tracciano un itinerario ascetico lineare, impegnativo, gioioso.
Che cosa ci attende dopo la morte? E, prima ancora, ha un senso farsi questa domanda e supporre che dopo la morte per noi ci sia ancora qualcosa? Il libro affronta questi interrogativi, sui quali grava un silenzio incosciente e spaventato. Di fronte alla cultura moderna, che rifiuta il mistero e interpreta la realtà come frutto del caso, assegnandole per traguardo il nulla, il discorso dell’autore innanzitutto delinea la natura dell’uomo come creatura voluta da Dio per un progetto misterioso che lo trascende e lo salva; e coglie nell’aspirazione all’infinito che segna la sua limitata esperienza terrena il nodo inscindibile fra il suo essere e il suo destino. Poi, sulla scorta della Sacra Scrittura e dell’insegnamento costante della Chiesa, presenta i contenuti precisi delle certezze di fede che illuminano, al di là del tempo, la sorte definitiva dell’uomo e della storia. Così, già ora possiamo contemplare “come in uno specchio” e anticipare in una trepidazione piena di amore ciò che contempleremo “faccia a faccia” dopo aver varcato i confini del tempo.
Una raccolta originale di preghiere rivolte al Santo di Padova, calate nella realta odierna, adatte quindi alle piu diverse situazioni personali, familiari, professionali e sociali
Sono forse giunti i tempi della fine? Sulla scorta dei testi biblici e dell'insegnamento della Chiesa, padre Livio rilegge il profetico ammonimento di due autori, Soloviev e Benson, che, circa cent'anni fa, vedevano ormai prossima la venuta dell'Anticristo; e rintraccia nell’esasperato soggettivismo dei nostri giorni, nel mito dell’onnipotenza della scienza, nella diffusione di una religiosità di tipo panteista, nel tentativo di omologare il cristianesimo a pura filantropia, i tratti di un’umanità che, sul piano dei valori in gioco, sta forse vivendo – come dice il Catechismo della Chiesa cattolica – “la massima impostura religiosa, (…) quella dell’Anticristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne”. Per il cristiano è tempo di vigilanza, ma non di paura nel futuro: la storia degli uomini, nonostante tutte le apparenze contrarie, è saldamente nelle mani di Dio.