Il Grande capo pensò che il destino dell'uomo non poteva essere chiuso dentro il pianeta Terra, così piccolo ormai per gli uomini che avevano tanti mezzi per spostarsi. E convinse tutti che, come l'antico Ulisse, il suo fine era di vivere oltre il piccolo mondo, nell'universo e quindi esplorarlo.
Fu lui che progettò la nave Ammiraglia e le altre città spaziali, che convinse il governo mondiale a realizzarle e i popoli a lasciare la terra. Con lui andarono via tutti.
Mario Lodi scrive con i suoi alunni. Sono loro a provocare, suggerire, a inventare, a raccontare le loro esperienze. "Cipí", la delicata storia del passerotto che scopre il mondo, "La Mongolfiera", racconto del distacco dei bambini dalla famiglia e della conquista dell'autonomia, le avventure della foglia Bandiera sono nati così, negli anni 70, all'interno di un preciso percorso pedagogico fondato in chiave antiautoritaria sul rispetto del bambino e sulla libertà di apprendimento. Al di là della finestra della loro aula, i ragazzi di una piccola scuola di campagna hanno scoperto e annotato via via, nel corso dell'anno, gli aspetti della vita dei passeri sui tetti, nei cortili, negli orti. È nata così l'idea di scrivere insieme la loro storia. Protagonisti del racconto sono, con Cipí e la sua compagna Passerí, un gatto, una margherita-poeta, tanti altri passeri e farfalle; e soprattutto il sole, le nuvole, la pioggia, tutta la natura con l'eterno ciclo delle stagioni: personaggi reinventati e rivisitati da Mario Lodi e dai suoi ragazzi con fresca fantasia poetica. Età di lettura: da 7 anni.
Quindici racconti di scienze naturali: la storia della nascita, i profumi delle erbe, i giochi con le lucertole, la lotta alle cavolaie, le formiche, gli uccelli, i pipistrelli, lampi e tuoni, dove nascono le nuvole e le stelle. Un universo ricco di osservazioni, di riflessioni, la curiosità e lo stupore di un grande che ritorna bambino. Età di lettura: da 8 anni.
"C'era una volta (si fa per dire) un gruppo di bambini e bambine che erano venuti al mondo nello stesso paese, chi un po' prima chi un po' dopo, mentre la Terra stava compiendo lo stesso giro intorno al Sole. Per questo motivo li misero nella stessa classe e li affidarono a un maestro che li faceva parlare e li ascoltava attentamente e un giorno disse: "Io da voi imparo tante cose". Ma loro pensavano che fosse uno scherzo perché la gente crede che i maestri a scuola ci siano per insegnare, non per imparare. Allora fecero un patto: chi sapeva o capiva subito una cosa diventava maestro e la insegnava a chi non aveva ancora capito. In questo modo scoprivano che nessuno sapeva fare bene tutto e che tutti potevano essere maestri agli altri. Anche n maestro diventò scolaro dei suoi scolari. E come stava attento, specialmente quando loro gli spiegavano come credevano che fosse il mondo. Fecero trecentoundici giornalini e anche una storia a puntate, una specie di romanzo avventuroso dal titolo La mongolfiera che ora vi dico come cominciò e come finì."
"L'aereo era arrivato sulla grande città e il generale ordinò: Butta la strabomba sul nemico! Il pilota guardò giù e vide bambini che giocavano. E pensò: Se sgancio li ammazzo! Butta la bomba! ordinò il re arrabbiato. Il pilota non ubbidiva, volava e cercava il nemico, e diceva: 'Vedo solo bambini e gente che lavora, il nemico non lo vedo, il nemico non c'è'. Il re e il generale gridarono insieme: Sono loro il nemico! Sgancia e distruggili. Ma il popolo e i soldati urlarono tutti insieme: NO. Urlarono tanto forte che il pilota li sentì. Allora tornò indietro, volò sul castello e disse al re: La bomba la butto addosso a te! Assieme al generale il re scappò e da quel giorno un'altra storia incominciò. In tutta la terra una storia senza guerra" Età di lettura: da 6 anni.