Si dice che "l'amore non conosce frontiere", ma ciò è possibile solo quando (come nel Cantico dei cantici IV di Marc Chagall) gli amanti riescono a librarsi nell'aria, sorvolando, in una sorta di volo pindarico i luoghi mondani, che quotidianamente sono chiamati ad abitare. E ciò vale sia per gli affetti umani che per l'amore tra Dio e l'uomo. Il pensiero è chiamato a riconoscere, misurare,attraversare queste frontiere, nella convinzione che il destino dell'uomo, creato per un fine soprannaturale, si compia in un oltre che supera di gran lunga i suoi limiti naturali e storici. Il titolo di questo libro, nei suoi sostantivi, richiama due polarità fondamentali della ricerca che l'autore va conducendo da anni. Il termine "frontiere" fa riferimento al modello teologico-fondamentale,che cerca di interpretare questa regione del sapere teologico come luogo di confine sia epistemologico che contenutistico, nel tentativo di articolare la credibilità della Rivelazione cristiana in rapporto alla cultura ed in particolare al pensiero filosofico del nostro tempo. La seconda parola "Amore"indica l'orizzonte della "metafisica agapica" come prospettivateologico-filosofica nella quale si inscrive la ricerca teoretica dell'autore.
Il volume affronta la questione del rapporto fede-ragione, seguendo il duplice itinerario del pensare verso il credere e del credere verso il pensare e intendendo la fede anzitutto come fede cristiana nella sua forma cattolica e la ragione come pensiero filosofico con particolare riferimento alla modernità e ai suoi esiti. L'autore, G. Lorizio, offre e segnala spunti di riflessione e di approfondimento originali dell'enciclica "Fides et ratio".
I contributi affrontano la dimensione contestuale della teologia fondamentale, evidenziodo come di volta in volta questa ha saputo comunicare la Rivelazione cristiana, rispondendo alle sfide e le provocazioni degli altri saperi, ambiti disciplinari e tradizioni religiose.