Con questo libro Bruno Maggioni, noto biblista, conduce il lettore in un affascinante percorso alla scoperta del volto di Gesù. Il testo dei Vangeli della nuova traduzione CEI è accompagnato da brevi introduzioni e numerose schede che, unendo profondità e semplicità, costituiscono una sintesi di teologia biblica. Le indicazioni cronologiche aiutano a collocare gli eventi nel tempo, le carte geografiche e topografiche consentono di localizzare i fatti e le numerose fotografie dei luoghi e dei reperti archeologici permettono di collocare gli episodi evangelici nell'ambiente e nella cultura in cui si svolsero.
Versione integrale ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana.
"Da molti anni - in realtà da tutta la vita - mi occupo dei Vangeli. Ma quello che devo dire subito è che i Vangeli non hanno ancora smesso di stupirmi. E non perché vi trovi sempre cose nuove, ma perché vi trovo sempre cose belle, non importa se ripetute. Mi è sempre piaciuta una figura che nei presepi di una volta non mancava mai. Era la figura di un piccolo uomo con la mano alla fronte a modo di visiera, che guarda meravigliato la grotta dove è deposto il Bambino. Mi pare che questa sia la figura del vero cristiano: tutto incantato, quasi immobile, di fronte allo spettacolo di un Dio che si fa bambino per rivelare la profondità del suo essere uomo e, al tempo stesso, l'imprevedibile novità del suo essere divino." Le parole di Bruno Maggioni sono la più efficace introduzione a questo libro, che ci restituisce la novità del messaggio cristiano. In Gesù - nelle sue parole, nei suoi gesti - si rivela un volto di Dio sorprendentemente moderno e universale, capace di provocare e coinvolgere anche l'osservatore più distaccato e lontano.
Bruno Maggioni rappresenta una delle figure di spicco nel panorama dell'esegesi italiana. La sua ampia produzione contempla contributi di carattere pastorale, ma pure preziosi saggi scientifici. A distanza di qualche anno la loro lettura mostra ancora la robustezza del suo pensiero e l'attualità dei temi trattati. Leggere i suoi saggi è sempre un utile esercizio di come l'esegesi s'interroghi in profondità sui testi, ma giunga a conclusioni teologiche che toccano la vita cristiana. C'è una chiave di lettura del Quarto Vangelo? Che cosa si può dire a proposito dei ministeri nel tempo del Nuovo Testamento? Che cosa significa amare il prossimo? Come si delinea la ricerca di Gesù nel Vangelo di Giovanni? Quale dialettica tra fede e incredulità nel Vangelo di Marco? Il Nuovo Testamento parla del Dio trinitario? A queste e altre domande rispondono i saggi esegetici qui ripubblicati per venire incontro al desiderio di leggere testi altrimenti ormai difficilmente reperibili.
Il biblista Bruno Maggioni propone in questo libro semplici e sapidi ritratti dei più noti profeti dell'Antico Testamento: da Amos, voce della giustizia sociale, a Osea, teologo dell'amore di Dio, a Geremia, uomo dalla preghiera interrogante, fino a Ezechiele, profeta dell'esilio, e Isaia, con la sua luminosa e poetica esperienza della fede. Ognuno con la sua spiccata caratteristica, ma tutti accomunati dalla medesima urgenza, quella di interpretare e annunciare la volontà di Dio in un momento preciso della storia di Israele. Il profeta sa leggere i segni dei tempi e il suo messaggio risulta di sorprendente forza e attualità, ma spesso, e forse proprio per questo, suscita irritazione. I profeti infatti sconvolgono gli schemi consolidati su cui poggiano le religioni e le società: i rapporti di forza che producono ingiustizia e povertà, l'amore per gli idoli, l'arrogante fiducia in se stessi, il culto separato dalla vita e dal cuore. Si capisce perché, allora come oggi, tutti i profeti siano rimasti incompresi e isolati, quasi sempre messi a tacere o uccisi. E tuttavia, attraverso la loro testimonianza critica e perseverante, Dio ha tenuto fermo il suo spazio originale dentro la vita di un popolo dalla dura cervice, aprendosi sempre un varco verso il futuro.
«Portiamo questo tesoro in vasi di coccio, affinché appaia che la straordinaria sua forza proviene da Dio e non da noi». Questa affermazione di san Paolo, nella seconda lettera ai Corinti, non allude solo a una condizione personale, ma parla di tutti: vaso di coccio è ogni cristiano e l'intera comunità dei credenti. Il vaso di terracotta è casalingo, umile, fragile, di utilizzo quotidiano. Non è un oggetto prezioso da esibire all'ammirazione di tutti. Fuori di metafora: Dio non si serve solo dei santi, ma anche (e soprattutto) di uomini comuni, fragili, di poca fede, com'erano i discepoli, e come siamo noi. Questa meraviglia di Dio non cessa di stupire. Se il vaso fosse prezioso, attirerebbe l'attenzione su di sé; nella sua umiltà, invece, rimanda altrove. La sua debolezza è la sua trasparenza. La potenza del Vangelo si fa presente nell'inadeguatezza per rendere chiaro a tutti che la sua efficacia viene da Dio, non dagli uomini, né dai loro strumenti. È alla luce di questa metafora che Bruno Maggioni rilegge la concezione della Chiesa nel Nuovo Testamento. Certo, non con la pretesa di un ritorno alla comunità delle origini: sarebbe un'illusione, e neppure coerente con il Vangelo. La Chiesa, infatti, cammina nella storia. E proprio per questo motivo deve continuamente confrontarsi con la sua origine, vigilando perché le sue scelte siano sempre attualizzazione del Vangelo. Nella consapevolezza che il suo compito non è attrarre su di sé lo sguardo degli uomini, ma rinviarlo sempre al Dio di Gesù.
Versione integrale ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana.
Introduzioni, commenti, mappe e indici tratti dalla Bibbia Ancora a cura di B. Maggioni e G. Vivaldelli.
Talvolta si coltiva un'immagine della preghiera come astrazione dal mondo che consente di entrare nei cieli rarefatti della mistica e incontrarvi l'insondabile mistero divino. Le cose, almeno per la preghiera cristiana, non stanno così: i salmi, che ne sono il modello, lo dimostrano con suggestiva sovrabbondanza. Questi centocinquanta componimenti poetici ci parlano di uno stare ?davanti a Dio' fatto dei molteplici toni e colori dell'esperienza umana, di quella terra con cui sono impastati i figli di Adamo. I registri che risuonano nei salmi sono infatti quelli della lode, del ringraziamento, della benedizione, ma insieme anche quelli della domanda smarrita, dell'invocazione e perfino dell'invettiva. I salmi ci insegnano a superare il mutismo dei nostri sentimenti nel colloquio con Dio, offrendoci una sorta di lessico e di grammatica della preghiera. La verità dell'esperienza umana, con tutte le sue durezze e i suoi interrogativi senza risposta, non viene mai dissimulata attraverso quella prospettiva spiritualizzante o edificante che sempre fa tornare i conti della vita. Nello stesso tempo, i salmi attestano che questi molti modi di stare davanti a Dio sono accomunati da una radicale, e talvolta nuda, fiducia in lui. La tensione così disegnata è all'origine del fascino che queste preghiere tutt'oggi continuano a esercitare. Bruno Maggioni nei suoi rapidi commenti al libro dei salmi mostra di essere in piena sintonia con lo spirito che li anima. Questi sobri suggerimenti di lettura conducono fino alla soglia del salmo. Tocca al lettore varcarla.
"Perché state a guardare il cielo?": la domanda provocatoria che gli angeli rivolgono ai discepoli dopo l'ascensione di Gesù potrebbe essere posta ancora oggi. Sono infatti moltissimi quelli che pensano di dover trovare Dio nei 'cieli' della preghiera o della liturgia. Ma il cristianesimo non è anzitutto la religione del tempio o del culto. Andare in chiesa è certo importante, ma non basta. Il Dio di Gesù si fa piuttosto trovare nella concretezza delle relazioni umane, in modo speciale nella dedizione a coloro che soffrono. Il biblista Bruno Maggioni, così attento alla lettura esistenziale della Bibbia, ci ricorda questa caratteristica specifica del cristianesimo con un percorso che attraversa l'Antico e il Nuovo Testamento, dalla polemica dei profeti contro il culto ipocrita fino alla inaudita predicazione di Gesù sul sabato e l'uomo, e che ci restituisce il culto biblico e cristiano nella sua verità di spazio privilegiato dell'incontro fra l'uomo e Dio. Un incontro al cui centro sta la Parola che narra e istruisce e che impegna l'uomo in un'assunzione di responsabilità nei confronti della vita e degli altri.
«Stendendo questi brevi commenti ai vangeli festivi ho avuto un solo scopo, come sempre: fare incontrare il vangelo con la vita e la vita con il vangelo. È scontrandosi con l’esistenza di chi l’ascolta che la parola di Dio svela il suo vero significato, la sua attualità e anche la sua bellezza. Ascoltare significa confrontare la Parola con l’esistenza e l’esistenza con la Parola. Sono convinto che il compito di un commentatore è di aprire la strada all’incontro con la Parola. Nulla più. Nessuna invasione del testo e nessuna invasione del lettore. È bene fermarsi alla soglia. Bastano pochi suggerimenti essenziali, che possono aiutare il lettore a trovare personalmente la porta di entrata. Il commentatore si ferma sulla soglia. Tocca al lettore varcarla» (dalla Premessa).
Un volume indicato per tutte le famiglie, per quelle che già usano la Bibbia per pregare e riflettere insieme, ma soprattutto per quelle che desiderano imparare a rimettere al centro la Parola di Dio. Non un libro per la famiglia, ma il libro della famiglia cristiana.
Autore:
Maggioni Bruno, Fazzini Gerolamo
• Maggioni Bruno - Biblista, tra i più conosciuti in Italia, insegna teologia all'Università cattolica di Milano ed è autore di numerose opere tra cui "Al pozzo della parola" (Ancora, 2008-2010) e, per l'Emi, "Dio ha tanto amato il mondo" (2012).
• Fazzini Gerolamo - Giornalista, è direttore di "Mondo e Missione" e autore di diversi libri tra cui "Lo scandalo del martirio" (Ancora, 2006) e "Il libro rosso dei martiri cinesi" (S. Paolo, 2008).
Contenuti:
Per aver difeso - fino al dono totale della vita - la giustizia e i diritti umani, in nome del Vangelo o semplicemente a motivo del loro condividere senza barriere la sofferenza dell'altro.
Sono i martiri, uomini e donne, di ogni epoca. Anche del nostro tempo. Ognuno di loro ci fa rivivere una stazione della ininterrotta via crucis di un Dio immerso, senza sconti, nella storia umana.
Le stazioni della Via Crucis commentate da un autorevole biblista e attualizzate con le testimonianze di martiri della fede e della giustizia di ieri e di oggi.