Un'interpretazione di Dante cosi condotta è altissima filosofia e teologia, proprio perché è fedele alla poesia: essa rivela il pensiero meditante alla fede in ascolto della Parola e del Silenzio di Dio come evento della po sia divina. In tal modo, non è data risposta a tutte le domande, ma è indicato il sentiero che conduce a Custodia: resta, anzi più fortemente s'accende la nostalgia dell'origine, il desiderio di ritornare alla fonte dell'esistenza, il bisogno di percorrere come Dante il «santo viaggio»: «Se perdessimo la nostalgia della qualità originaria sarebbe smarrita la porta attraverso la quale accedere alla via illimitata che conduce verso il Nome di Dio»
(Dalla Prefazione di Bruno Forte)