Stabilire chi e a quali condizioni possa detenere o portare con sé armi da fuoco è questione delicata, su cui il dibattito è acceso. Le norme che oggi regolano in Italia il possesso e il porto delle armi da parte dei privati sono il frutto di due secoli di evoluzione normativa, politica e sociale. Se ne indaga qui la vicenda storica, osservando l'interazione tra politiche preventive e repressive, tra controllo delle armi in tempo di pace e disarmo della popolazione in tempo di crisi. Il libro approfondisce alcuni aspetti cruciali del rapporto tra Stato e cittadini nel fragile equilibrio tra interessi privati e sicurezza pubblica. L'arco cronologico è compreso tra il debutto del porto d'armi moderno e la promulgazione della legge di pubblica sicurezza attualmente in vigore. Tra questi due estremi si ricostruisce una storia complessa e stratificata che accompagna, e in parte determina, la nascita, la crisi e il collasso dello Stato liberale in Italia.
Ogni capitolo di questo libro può anche essere letto come un saggio, autonomo rispetto ai capitoli che lo precedono. Infatti, gli autori non intendono compiere una sistematica riflessione sulla scienza dal punto di vista filosofico, ma riflettere sul proprio lungo percorso di ricercatori confrontandosi con quanto vissuto e raccontato da alcuni illustri scienziati che li hanno preceduti. Con essi, infatti, sentono di aver condiviso un'esperienza, quella della ricerca scientifica, che è caratterizzata da fatiche, da momenti di dubbio e di incertezza, dalla continua scoperta dei limiti della ragione umana, ma anche da appaganti momenti di entusiasmo che è bello vivere e comunicare, soprattutto a chi si dispone ad iniziare questo stesso cammino.
Uno studio che dà conto delle ricerche dell'autore in ambito internazionale sui temi della musica e del suono mettendo in relazione il paesaggio sonoro contemporaneo con le immagini visive: in particolare quelle realizzate con le tecnologie elettroniche. Nella prospettiva di creative esperienze intermediali. Una pubblicazione rivolta non soltanto agli specialisti, né tantomeno solo ai musicologi, ma anche ai cineasti e al pubblico degli appassionati.