Una lettera speciale che l'arcivescovo Mario Delpini dedica ai ragazzi che si preparano ad accogliere il sacramento della Cresima. Perché scoprano che lo Spirito Santo è il potere di sentire l'amore per tutto ciò che ci circonda, è la fiducia che non muore mai quando tutto è buio e triste, è l'amicizia che vince tutte le solitudini, è la gioia di Dio in noi. Con l'augurio che possano accendere scintille di questa gioia grande dappertutto e riempire il mondo di amore.
«Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete...».
Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, è salito al Cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all’umanità una strada luminosa da percorrere. Enoch è risalito alle cause del male e grandi sono state le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza.
Tutti i suoi scritti, che sono stati qui riportati affiancati dall’'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una illuminante panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva sulla Terra, questi scritti offrono chiare spiegazioni sull'’inizio del peccato, sulla caduta degli angeli, sull’'intervento degli arcangeli sul futuro dell'’umanità, sull’'apocalisse e sull'’arrivo del Messia e del regno di Dio in Terra.
«In ogni periodo di crisi della storia umana, quando la morale è disprezzata e la malvagità impera dovunque, si invoca un aiuto divino che farà prevalere la sua suprema giustizia contro tutte le opposizioni diaboliche e materialistiche della giustizia terrena».
Il 2024 si colloca al centro di celebrazioni francescane in ricorrenze di ottavi centenari: il 2019 l'incontro di Francesco con il Sultano Melek-el-Kamil, il 2021 la redazione della Regola non bollata, il 2023 l'iniziativa del Presepio a Greccio, il 2025 verrà ricordato il Cantico delle Creature, il 2026 la morte di San Francesco, il 2028 la canonizzazione del Poverello. Dunque l'anno 2024, VIII Centenario della Stimmatizzazione di San Francesco a La Verna sembra il fulcro interpretativo della sua vicenda umana e cristiana. L'evento fu fedelmente annotato dai biografi contemporanei, qualcuno pure testimone delle ferite sul corpo del santo dopo la morte, e variamente interpretato da teologi come San Bonaventura o autori francescani. In tutti si riscontra un accordo: esso ebbe caratteristiche uniche (le mantiene fin ad oggi), fu il primo tramandato nella storia della Chiesa ed è mistero. Il presente studio ha voluto rispondere ad alcune domande rimaste sospese, cercare di capire il contenuto e il messaggio del "mistero di La Verna".
Nella Collana Immagini il secondo libretto di questa serie. È dedicato al battesimo e si articola come un percorso scandito in tappe per accompagnare la Quaresima.
Il carattere pedagogico di questo libro ha lo scopo di avviare i più giovani, mediante riti chiari, verso un ingresso progressivo nella liturgia della Chiesa con tutta la comunità. La metodologia usata rende i fanciulli attori della preghiera della Chiesa e membri attivi del popolo di Dio. Il sussidio propone una liturgia della Parola per ogni domenica e per le grandi feste dell'anno B.
In questo libro il vescovo Martini dialoga con i suoi preti, ma si rivolge anche ai membri dei consigli pastorali, quindi ai laici, a tutti i credenti e persino a chi non crede. Si pone, infatti, domande urgenti e universali: in tutti gli ambiti della vita personale e sociale ciascuno di noi fa riferimento ai propri valori, alle proprie esperienze e alle proprie aspirazioni. È possibile, tuttavia, si domanda, elaborare un metodo e grazie a questo individuare una serie di scelte che possano orientare il nostro "fare" il meglio per il bene del mondo? Martini è stato un maestro di discernimento pratico: il credente, il biblista, il pastore e il protagonista del suo tempo ci offre con generosità la sua ampiezza di sguardo e la sua capacità di giungere alla concretezza, senza rinunciare alla profondità e alla bellezza della vita spirituale.
Per invitarci a riflettere come comunità cristiana sui tempi di grandi ostilità e di prova che ci troviamo a vivere, Martini riprende alcuni brani del Vangelo di Matteo e li traduce nell'oggi con lucidità di lettore della Parola e, insieme, di ascoltatore dell'umano: pagine come quelle della pecora perduta, del servo spietato, della correzione fraterna rivivono e ci conducono alla consapevolezza per la quale «quanto fa la comunità ha valore soltanto se tocca l'eternità». Nella parte seconda del volume il lettore ritrova una delle meditazioni forse più sentite della vicenda episcopale di Martini a Milano. Potremmo definirla una meditatio commossa e capace di commuovere. Dopo i capitoli sul "fare della Chiesa" e sul "giudizio" di Cristo sul mondo, essa si offre come un vero e proprio testamento spirituale, una confessio del pastore di fronte alla sua Chiesa.
L'importanza del servizio reso alla Chiesa dal cardinale Martini è tale che esso, a molti anni di distanza dal termine del suo mandato di arcivescovo di Milano, esercita ancora oggi la sua influenza a tutti i livelli della vita ecclesiale: dal magistero di papa Francesco al confronto tra i vescovi di tutto il mondo sui principali temi dell'evangelizzazione; dall'impegno delle parrocchie e dei movimenti ecclesiali alle sfide sempre aperte dell'ecumenismo; dallo studio della Bibbia alla sua divulgazione in tanti momenti di spiritualità e di studio, fino all'impegno per l'orientamento sinodale del futuro della Chiesa, che oggi ci vede tutti coinvolti. In tutti questi ambiti, questo libro ci permette di riascoltare con frutto le parole del grande pastore, perché egli introduce e commenta, con una efficacissima sintesi, i principali documenti del Concilio Vaticano II e ci ricorda chi siamo: credenti e uomini e donne di buona volontà, in cammino nel mondo attuale per costruire la civiltà dell'amore.
In questo libro sono uniti due testi: una riflessione sul valore della Dei Verbum (il documento conciliare sulla Parola di Dio) per la vita del credente e la proposta di una Regola di vita per il cristiano, attuabile nell'oggi. In realtà, questi due testi apparentemente distanti fra loro compongono una sorta di viatico, un vero e proprio dittico di "accompagnamento" per chiunque voglia comprendere il lavoro quotidiano che, da un lato, Martini ha compiuto e proposto in ascolto del testo biblico e, dall'altro, l'attenzione al popolo che gli è stato affidato. La meditazione sulla Dei Verbum, infatti, permette di comprendere "il modo di stare di fronte alla Parola", decisivo per ogni vita di fede; e la Regola di vita offre una guida etica e spirituale per orientarsi nella nostra quotidianità.
Quelle ripresentate in queste pagine sono due "serie" delle Scuole della Parola, che furono una delle molte e grandi intuizioni del Martini pastore ed educatore. Esse vanno a comporre un dittico su ciò che lo Spirito muove nei nostri cuori non solo dal punto di vista della vita cristiana, ma della vita tout court, delle virtù umane che, però, alla luce di Dio e della sua Grazia, si trasformano in qualcosa di più alto: «La morale dello Spirito, su cui meditiamo nelle nostre catechesi» dice il Cardinale «non mira semplicemente a una società ordinata, bensì a una società cordiale, calorosa, entusiasmante». A partire dalla lettera di Paolo ai Galati (nella prima parte del volume) e da pagine bibliche che hanno al centro Maria e altre figure femminili (nella seconda parte), Martini ci accompagna in una riflessione sul bene che, riletta a distanza di anni, ancora oggi non lascia indifferenti e, anzi, appare di una contemporaneità sorprendente.
Di cosa ha bisogno un giovane per realizzare se stesso al meglio? Di autostima, di fiducia nel mondo come luogo di opportunità, di educazione dei sentimenti e di autonomia. Queste virtù umane si rafforzano, secondo il cardinale Martini, percorrendo la via tracciata dal Padre di tutti al seguito di Gesù. In questo libro, in dialogo con i giovani e introducendoli alla frequentazione liberante della Parola, l'uomo di Dio rivela a loro e a tutti il segreto della gioia spirituale: quella che nessun "incidente di percorso" può oscurare. Lo fa mostrando le tappe di una progressiva liberazione dalla paura, dalla timidezza, dal sospetto e dall'egoismo, per guadagnare coraggio, franchezza, curiosità e spirito di servizio. È il potere liberante della Lectio divina e del servizio come identificazione con gli stessi sentimenti di Cristo per il bene del mondo.
Queste pagine sono state scritte da una sola mano e da tanti cuori... sposi separati e fedeli al sacramento perché convinti che questo dono totale di sé non sia un'anacronistica imposizione della Chiesa, da accettare con rassegnata sopportazione, ma cammino di santificazione vissuto nel gioioso paradosso del Vangelo. Il libro, oltre ad offrire numerosi spunti di approfondimento e di riflessione sul tema della separazione, propone un vero e proprio cammino suddiviso in tappe per gruppi di persone che, vivendo la sofferenza della separazione dal coniuge, desiderino restare fedeli al sacramento del loro matrimonio. Tra le molte preghiere e meditazioni suggerite, una in particolare, il rito del rinnovo del sì, desta l'attenzione di molte diocesi anche al di fuori dell'Italia.