Nella consapevolezza di un presente difficile a capirsi, spesso ambiguo, Martini pone con chiarezza le domande che permettono un terreno di comunicazione. Le pone a se stesso e ai suoi variopinti interlocutori, giovani, anziani, sani, malati, laici, ecclesiastici, medici, educatori e via dicendo. La comunicazione è tema modulato infinitamente dal biblista e dal pastore Martini, come luogo simbolico delle possibilità umane: di solidarietà e comunione, di inganno e deviazione anche crudele. Uno dei messaggi più profondi del ministero di Martini è l'essere consapevoli del male e dell'errore senza perdere la serenità, la speranza e la propria direzione.