Far luce su fenomeni che sono parte integrante della nostra esperienza quotidiana, come la commutazione di codice linguistico o l'interdizione linguistica oppure esplicitare il fortissimo valore identitario della lingua che parliamo e che immaginiamo in un certo modo, sarebbero operazioni analitiche difficilmente realizzabili senza far perno su elementi sociali e culturali. La comunicazione infatti segue, nel suo farsi e disfarsi, delle configurazioni culturali ed è influenzata dalle cornici sociali di potere che l'avvolgono. Il legame che unisce il modo in cui comunichiamo, prevalentemente ma non soltanto mediante il linguaggio verbale, e le configurazioni culturali che abbiamo assimilato è talmente forte e stretto da rendere non solo possibile ma anche altamente auspicabile il confronto teorico fra linguistica e antropologia, al fine di definire gli strumenti concettuali più adatti allo studio del loro interagire. Sempre tenendo conto del fatto che la gamma delle risorse che gli esseri umani hanno per interagire tra di loro è vastissima e altamente diversificata. Ma senza con questo voler sminuire la portata straordinaria che le parole hanno nella vita degli esseri umani, anche quando, trasformate in scrittura, acquisiscono profondi significati culturali e si ammantano di un'ideologia e di funzioni fondamentali per la produzione e la circolazione del senso.
Il volume si propone di avviare una riflessione a partire da una domanda: il concetto di "cultura" è ancora utile per l'analisi delle società contemporanee? Da alcuni anni, infatti, molte autorevoli voci si sono levate contro la cultura; molti antropologi ne hanno messo in discussione la validità, fino ad arrivare a proporne una sorta di accantonamento. Allo stesso tempo, il concetto trova naturalmente anche numerosi sostenitori e il dibattito tra gli uni e gli altri ha una notevole rilevanza, legata alla complessità e alla molteplicità delle dimensioni che il concetto di cultura chiama in causa, da quella simbolica a quella politica. Fra queste la più importante è forse quella ideologica, dato che interrogarsi a fondo sul concetto di cultura non può non avere delle ricadute sul modo in cui la ricerca sociale (antropologica e sociologica) si posiziona rispetto ai contesti in cui opera, che siano familiari o esotici.