Il volume nasce dal desiderio di celebrare Giorgio Mazzanti teologo, pastore e letterato, a due anni dalla scomparsa.
La poesia tende di per sé a essere oracolo. Il poeta accusa o esalta, egli vede il male del mondo, ne è turbato; ma contempla anche la gloria di Dio che si dispiega nell’universo e conosce la grandezza dell’uomo.
Giorgio Mazzanti ha accusato la rovina di un mondo dissociato e dissacrato, si è sentito coinvolto nella stessa rovina; non poteva tuttavia dimenticare che era nella sua missione l’annuncio della salvezza e il riconoscimento della grandezza dell’uomo. Questa grandezza è contemplata dal poeta nella Vergine Madre di Dio: nella Vergine, pura creatura, non è soltanto la natura dell’uomo ma è la persona creata che viene elevata a una sublime dignità. Nella Vergine risplende, più che in ogni altra creatura, la libertà di Dio e il suo amore infinito.
Dalla Presentazione di Divo Barsotti
L'amore, quando accade, ha sempre il senso del miracolo, il sapore della prima volta e porta con sé la nostalgia della durata. Questo dice il Cantico dei Cantici: non una storia a lieto fine, ma una dinamica che sempre si rinnova. L'Amata e l'Amato si incontrano in mezzo a una folla di persone, si cercano, si uniscono, si smarriscono, attraversano prove e difficoltà e infine si ritrovano per una corsa d'amore verso un amore ancora più alto. Corsa che si fa eterna come eterno è l'Amore, il nome di Dio da cui è scaturito. Se l'Amata e l'Amato rimangono aperti a questo Mistero non temono nulla, neppure la morte. L'Amore è forte più della morte. Un commento e una rilettura originali del Cantico dei Cantici.
Pur tra crisi e incertezze, l’amore uomo- donna custodisce ancora, come in una segreta catacomba, un grande mistero e una viva promessa. Esso è radicato sul fedele progetto di Dio, progetto
che riflette il suo essere Comunione di Amore di Tre Persone. Un tale amore si partecipa all’amore umano, sponsale e nuziale. Cristo stesso, il Figlio di Dio fattosi carne, si è posto come Sposo per la Sposa, la Chiesa-Umanità, che ha in Maria, Donna per eccellenza, la sua viva e perfetta immagine. Così ha assunto, ratificato ed esposto l’amore sponsale. Tutto è sorretto dallo Spirito Santo, l’Eros divino, festoso e forte, che fa sì che l’amore non decada dal suo ardore e dalla sua tensione verso la propria piena realizzazione.
Uomo e donna, immergendosi in questo Mistero d’Amore divino-umano, possono trovare la verità di sé, oltre il semplice piano fisiologico sentimentale. Pur tra limiti, tensioni e ferite, possono diventare lo spazio del mistero di Dio e testimoniarlo al mondo.
L'autore
Giorgio Mazzanti è sacerdote della Diocesi di Firenze e docente di Teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Accanto alla riflessione teologica sui sacramenti (I Sacramenti Simbolo e Teologia: I. Introduzione generale,II. Eucaristia Battesimo Confermazione, III. Ordine; Teologia sponsale e sacramento delle nozze) e sulla Teologia nuziale (Mistero pasquale, mistero nuziale; Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia), ha pubblicato testi di poesia (Il Canto della Madre; Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa), tutti editi dall’EDB di Bologna. Recentemente ha pubblicato un saggio sulla poesia, Tra soffio e carne. Una considerazione teologica sulla poesia, (EDB, 2009).
"La storia della relazione vissuta da Dio con gli uomini è storia nuziale: Dio si porta e si comporta verso l'Umanità come fa lo Sposo con la Sposa. Questo egli ha inteso vivere e realizzare fin dall'inizio, fin da quando ha dato l'abbrivio alla vicenda degli uomini sviluppandola poi attraverso persone ed episodi diversi, ma tutti orientati al medesimo fine, tutte abitate dal medesimo cuore. Da quell'inizio è tutto come un diramarsi di rivoli diversi che portano tutti alla medesima foce: sfociano cioè nell'abbraccio nuziale di Dio per e con l'Umanità, la Città Sposa a lui destinata. L'intera storia dell'umana avventura, dalla sua origine prima alla sua fine passando per Cristo, non è che parte e momento della Città/sposa: perché questa è fatta di ogni umana persona di ogni tempo storico e di ogni regione geografico-culturale, che, raggiunta e incontrata da Cristo, si sia lasciata attirare e amare da Lui. In lei - la città, ogni umana persona - Egli pone il suo trono, la sua abitazione; di lei fa la sua dimora, la sua Città. Alla luce del Nuovo Testamento, è possibile intravedere che il modello originario della famiglia deve essere ricercato in Dio stesso, nel mistero trinitario della sua vita." (Giovanni Paolo II). Dall'inizio della Scrittura, sul frontespizio della storia, è già il Mistero che appariva loro (i Padri della Chiesa) nelle relazioni di Adamo e d'Eva. Ed è lo stesso Mistero che la Scrittura, dall'altro suo estremo, ancora offriva loro nella "donna vestita di sole" dell'Apocalisse. È dunque chiaro che non abbiamo qui semplicemente un simbolo tra altri, simbolo che si distinguerebbe soltanto per la sua frequenza e il suo maggior interesse. Tutti gli altri vi si riferiscono più o meno direttamente. È il simbolo centrale, e come l'anima che dirige tutta l'interpretazione dell'Antico Testamento. In maniera indissolubile questa interpretazione si presenta insieme come spirituale, storica e sociale ed è attribuirle insieme questa triplice nota, dire, con una sola parola, che essa ha per oggetto la Chiesa." (Henri de Lubac)
Un saggio teologico di grande valenza culturale sulla discesa agli inferi di Gesù dopo la morte.
La vicenda terrena di Cristo si pone come la progressiva esegesi del Dio trinitario, dinamica incessante di Amore interpersonale, che per amore dell’uomo – raggiunto dal male e dal niente in molteplici modi – mette a rischio dentro la Storia tutto se stesso, fino al totale annientamento.
La discesa agli inferi di Cristo, ben lungi dal risultare l’extravaganza di un Dio lontano e solitario, si rivela anche l’opposto esatto del Nulla annichilente “che ingoia perfino Dio”: e cioè compimento definitivo di un’avventura “nuziale” con l’uomo impostata da Dio “en arché”, fin dal principio, nella kenosi primordiale della creazione, e “sospesa” dal peccato, cioè dal mancato “sì” a Dio del primo Adamo, uomo e donna. Un “riprendere le fila” della creazione, che il nuovo Adamo/Cristo compie, non a caso, in coppia con Maria/Eva, offrendo all’Umanità la definitiva icona dell’Uomo-Donna, insieme archetipo ed éskaton.
Destinatari
Sacerdoti, studenti di teologia.
Autore
Giorgio Mazzanti è sacerdote della Diocesi di Firenze e docente di Teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Accanto alla riflessione teologica sui sacramenti (I Sacramenti Simbolo e Teologia: I. Introduzione generale, II. Eucaristia Battesimo Confermazione, III. Ordine; Teologia sponsale e sacramento delle nozze) e sulla Teologia nuziale (Mistero pasquale, mistero nuziale; Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia), ha pubblicato testi di poesia (Il Canto della Madre; Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa), tutti editi dall’EDB di Bologna. Recentemente ha pubblicato un saggio sulla poesia, Tra soffio e carne. Una considerazione teologica sulla poesia, (EDB, 2009).
Descrizione dell'opera
Il volume prosegue il discorso avviato ne I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale e 2. Eucaristia, battesimo e confermazione, in cui i sacramenti della Chiesa sono presentati ricorrendo alla chiave interpretativa fondamentale del simbolo. All'Eucaristia, culmen et fons di tutti i sacramenti, è stata data priorità fondativa-teologica: Cristo vuole che a ogni persona umana pervenga questa sua proposta d'amore che, alla fin fine, coincide con l'invito alle Nozze con lui. Come, attraverso che cosa e attraverso chi sarà possibile comunicare e tradurre tale invito? In che modo e per mezzo di chi portare a tutte le persone questo amore ultimativo, escatologico e totale? È questa la domanda fondamentale che guida l'autore nel considerare il sacramento dell'Ordine.
Sommario
Introduzione. I. Il sacramento del sacerdozio ministeriale. L'ordine. 1. La regalità sponsale del sacerdozio profetico di Cristo. 2. Radicamento eucaristico del sacerdozio ministeriale nell'ultima cena del Cristo. 3. I Dodici: dal dopo la cena al prima chiamata/formazione. Dimensione protologia e escatologica dell'apostolo/sacerdote. 4. Natura e carattere del ministero apostolico. Gli invitati inviati ad invitare al banchetto. Dal Cenacolo al mondo: la missione tra gli uomini. II. La Mediazione sponsale del sacerdozio di Cristo e del sacerdote ordinato in Cristo. Fondamento e implicazioni. Introduzione. 5. La mediazione regale/sponsale e la sponsalità mediatrice del Cristo Verbo incarnato. 6. Cristo e la Donna/Maria: la coppia escatologica e la drammaticità della sua mediazione salvifica. 7. L'opera sacerdotale del Cristo Re/Sposo: il suo dramma redentivo e il coinvolgimento sponsale di Maria a lui con/sociata come co/adiutrice. 8. Caro nuptialis cardo salutis e ragioni del sacrificio di Cristo. 9. Dal mistero nuziale realizzato alle nozze compiute tramite il ministero eucaristico/liturgico/apostolico. III. Simbolica e teologia liturgica sponsale del sacerdote ordinato in Cristo. Dimensioni e implicazioni esistenziali. 10. Il simbolismo liturgico e la simbolica del sacerdozio. Simbolica del sacerdozio e suo simbolismo liturgico. 11. La teologia del sacerdote. Teologia nuziale del ministero sacerdotale e sua funzione materna e paterna.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, ha insegnato teologia presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale (Firenze) ed è ora docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Presso le EDB ha pubblicato due serie di volumi che affiancano alla riflessione teologica - I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale (32003) e 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione (32005); Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia (2005); Da Cana la luce. Teologia e spiritualità del mistero nuziale (2005) - l'immagine e l'elaborazione poetica - Il canto della Madre (42008); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (2003); Ultimo Avvento (2005); Tra soffio e carne (2009).
Descrizione dell'opera
L'autore stesso ha consapevolezza che oggi è difficile, quasi impossibile, non solo 'fare' poesia (amorosa, civile o religiosa), ma anche dire qualcosa di sensato e soppesato sull'arte in genere e in particolare sul poetare.
«La poesia è come una icona di parole. Chi fa icone vere è un iconografo; libero dallo sguardo prospettico di questo mondo, si affissa alla luce dorata dell'eterno. Il poeta è un logo-grafo; anzi, in certo senso è un olo-grafo. Come il pittore di icone scrive colori e forme sull'oro di Dio, così il poeta scrive parole sull'oro dell'eterno. E come l'iconografo è mosso dallo Spirito, così il poeta è ispirato dal medesimo Spirito».
Attraverso un percorso che intreccia l'azione del poeta con la riflessione teologica, Mazzanti arriva progressivamente a ricondurre il nucleo essenziale dell'evento poetico all'evento di Cristo, Verbo fatto carne.
Sommario
(Sul)la poesia. Capitolo I. Capitolo II. Capitolo III.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, ha insegnato teologia presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale (Firenze) ed è ora docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Presso le EDB ha pubblicato due serie di volumi che affiancano alla riflessione teologica: I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale (32003) e 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione (22000); Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia (2005), Da Cana la luce. Teologia e spiritualità del mistero nuziale (2005), l'immagine e l'elaborazione poetica: Il canto della Madre (32003); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (2003); Ultimo Avvento (2005).
Attraverso i numerosi componimenti poetici della raccolta, l'autore canta l'incontro del maschile e del femminile come altissima espressione dell'armonia universale. Tuttavia questa ascesa non è senza dramma. L'incontro uomo-donna, la loro unione/fusione passano da sempre per il crogiolo del tempo, nel dolore, nel dubbio, nella solitudine fino alla disperazione. Tutto è labile, mai come in questo tempo l'oggi sfugge e il domani non è ipotizzabile. È difficile ormai anche sognare e ognuno corre la propria corsa solitaria. Ma nulla ci saziò è un dramma corale e polisemico di molteplici presenze e situazioni, su un tempo sfuggente e incontrollabile, un poliedrico/unitario cosmo in movimento che si apre con un preludio per introdurci in una scena di cui nemmeno l'autore sa l'epilogo, e dunque la segue, quasi gli venga dettata nel momento che la rappresenta.
Ancor oggi si avverte l’esigenza di stabilire con più precisione la concezione che Gesù ha del matrimonio e di cogliere la modalità effettiva con cui egli ha ‘istituito’ il sacramento delle nozze.
Le pagine dell’autore mettono in luce come l’istituzione del sacramento nuziale avvenga con l’atto della creazione dell’uomo – maschio e femmina – che già mirava a Cristo-Maria/Chiesa. Adamo ed Eva sono profezia del nuovo e definitivo Adamo-Cristo e della nuova Eva-Maria/Chiesa.
Il Verbo di Dio si fece quindi carne per divenire ‘una sola carne’ con l’umanità. Tale realtà trova la sua ricapitolazione nel mistero dell’Eucaristia, fondamento di ‘ogni’ sacramento: il cuore intimo e la finalità ultima dell’Eucaristia sono infatti le nozze di Dio con l’umanità in forza dello Spirito Santo.
Sommario
Premesse. Caratterizzazione nuziale della Rivelazione. Cristo sposo in gesti e parole. Dal principio alla fine. Il disegno e lo specifico nuziale. La nuzialità dell’eucaristia. Conclusione: l’istituzione eucaristica delle nozze.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, è docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale.
Presso le EDB ha pubblicato: Il canto della Madre (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione (22000); Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (2003); Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia (2005).
Il volume raccoglie testi poetici in cui Dio è il grande protagonista. E insieme a lui, l’uomo, con la sua domanda più profonda, che è ad un tempo invocazione, ravvedimento, speranza, attesa.
Sommario
I. Inquietudine divina. II. L’ora del giudizio. Intermezzo. III. Sconcerto. IV, Cristo il Fedele e il Verace. V. Apertura del sigillo. VI. Tripudio di Dio.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, è docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale. È autore di alcuni testi poetici: L’ombra del velo (1985); Nella fiamma del dono (1986); Da una terra devastata (salmo) (1993); Il canto della Madre (EDB, Bologna 32003), alcuni saggi sulla poesia di Luzi: «Hystrio: la tragedia della ripetizione» in Pensiero e poesia nell’opera di Mario Luzi (Vallecchi, Firenze 1989); Dalla metamorfosi alla «trasmutazione». Destino umano e fede cristiana nell’ultima poesia di Mario Luzi (Bulzoni, Roma 1993); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (EDB, Bologna 2003). In ambito più direttamente teologico ha pubblicato: Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (EDB, Bologna 42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia (EDB, Bologna 2005).
«La storia biblica è costruita su una chiara inclusione nuziale: la presenza di una coppia apre e chiude lo svolgimento del tutto. E un’uguale inclusione nuziale caratterizza l’arco della vita di Gesù. La realtà nuziale caratterizza inizio e fine, protologia e escatologia della storia della salvezza e dell’esistenza di Cristo. Si tratta di un autentico arco architettonico che attesta ed esprime un Disegno unico, globale e totalizzante, con/giungente inizio e fine, Alfa e Omega. In principio sta un mistero nuziale che ricompare posto e ricomposto pure alla fine. Tutto è chiamato, destinato alla piena e compiuta nuzialità.
All’inizio Dio pone una unione distinta e una distinzione unita; crea una relazione relativa: l’Adam maschio e femmina. La relazione distintiva fonda e costituisce l’Umanità. All’inizio non c’era una realtà unificata, ma la compresenza unica di maschio e femmina umani, l’unicità dell’Adam maschile e femminile. Ciò fonda la vera natura ontologica della persona umana comunque sponsale. Non si tratta di ‘due metà’ ma di due realtà con/rispondenti, che giungono, maturando, alla coscienza di sé nella relazione con il distinto da sé».
Nel panorama degli studi antropologici volti a focalizzare gli elementi caratteristici dell’essere umano, l’autore propone un percorso decisamente innovativo, “riscrivendo” l’antropologia in chiave nuziale: l’essere umano è quindi un maschile-femminile in relazione reciproca. Questa singolare e affascinante lettura non è priva di ricadute anche rispetto alle tradizionali concezioni di corporeità e sessualità. Impedendo ogni fuga spiritualizzante o angelicante, essa costringe infatti a rileggere l’intera problematica alla luce della sponsalità inscritta nella natura umana.
Sommario
Ouverture. Introduzione. I. Fenomenologia teologica. 1. Configurazione e caratterizzazione della nuzialità e la coscienza come evento sponsale. 2. La nuzialità umana tra appagamento e desiderio. Mistero ed esperienza di intimo trascendimento. 3. A immagine di Dio: il divino della nuzialità. La koinonia divina origine e destino della coppia.
4. Dimensioni e dinamiche dell’amore sponsale/coniugale. Momenti, caratteri e specificazioni. II. Dall’immagine alla somiglianza. 5. Nuzialità umana e nuzialità divina: loro natura e relazione. 6. La sponsalità è evento di libertà e la libertà è evento di sponsalità. 7. Dinamica e ambiti della libertà nuziale. 8. Libertà come sponsalità re/sponsabile e sponsalità come evento sinergico di libertà umana. Chiamata universale alla nuzialità. 9. Nel cuore della prova: pretesa e smarrimento. Il dramma nuziale: da uno stato originario a un peccato d’origine. III. Dimensione mariana dell’antropologia cristica nuziale. 10. Presenza nuziale di Maria tra mistero cristico e mistero trinitario. 11. Nuzialità e libertà umana. Il nodo antropologico in prospettiva sponsale mariana. A mo’ di conclusione. Il mistero nuziale simbolo dell’amorosa distinzione.
Note sull'autore
Giorgio Mazzanti, sacerdote della diocesi di Firenze, è docente di sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale.
Presso le EDB ha pubblicato: Il canto della Madre (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale (32003); I sacramenti simbolo e teologia. 2. Eucaristia, Battesimo e Confermazione (22000); Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale (42004); Mistero pasquale mistero nuziale. Meditazione teologica (22003); Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa. Un poema nuziale (2003).