Queste pagine si propongono come uno strumento adeguato per il rinnovamento culturale in corso in questo inizio di terzo millennio. Contrariamente al clima di sfiducia nelle possibilità della ragione umana, predominante in gran parte del pensiero postmoderno, l'autore cerca di dare una risposta positiva alle domande fondamentali su cui si articola oggi l'esistenza umana: la possibilità di raggiungere la verità e l'influsso di quest'ultima nella vita quotidiana, la necessità di un dialogo fecondo tra filosofia e scienza e tra conoscenza naturale e rivelazione, l'esigenza di tornare ad "assaporare" la realtà in tutta la sua varietà e ricchezza senza riduzionismi che impediscono di scoprirne il significato ultimo, il modo di ricostituire l'unità del sapere di fronte alla frammentazione derivante dall'eccessiva specializzazione dei saperi settoriali... Fin dal primo capitolo, che offre un compendio delle linee fondamentali di sviluppo della filosofia occidentale, il libro si caratterizza in maniera costruttiva: accoglie tutti gli elementi positivi conquistati dal pensiero umano nel passato e nel presente, e indica la strada per proseguire verso un futuro pieno di speranza. In queste pagine l'erudizione fine a se stessa cede il campo alla chiarezza di esposizione, affinché il lettore possa essere, in un certo senso, iniziato alla vita filosofica e possa comprendere l'enorme tesoro da essa rappresentato, i vantaggi che arreca e le sue ragioni ultime.
L'amore si configura essenzialmente come dono, sebbene molti ne siano i nomi e proteiforme la fenomenologia. Il saggio di Tomás Melendo Granados -“ suddiviso in otto itinerari ricchi di risonanze sapienziali e poetiche - vuol essere guida a quella verità umana e cristiana che va dileguando nella coscienza contemporanea offuscata dal narcisismo di massa. Rifuggendo dai luoghi comuni e dalle dottrine convenzionali sull'argomento, l'autore guadagna anzitutto il radicamento ontologico dell'amore, ravvisandolo nell'atto con il quale si riconosce e si conferma nell'essere la persona amata, per trarne successivamente gli altri momenti costitutivi dell'amore: la ricerca del bene dell'amato, secondo un progetto di crescita spirituale per l'intera vita, e la reciproca donazione. Definite le coordinate spirituali, Melendo indaga le questioni fondamentali dell'amore umano: il problema della corrispondenza, il ruolo della volontà e dei sentimenti, la natura e i caratteri dell'identificazione amorosa, le relazioni tra amore e sessualità nell'à mbito specifico dell'amore coniugale. Nel capitolo conclusivo Melendo lascia emergere tutto il dinamismo effusivo dell'amore, che, trascendendo i limiti di spazio e tempo, diviene universale, cosmico, fino ad attingere l'Assoluto stesso, origine e ragione di ogni dilezione umana (pp. 192).
Nato nel 1951 a Medilla, enclave spagnola in terra d'Africa, Tomás Melendo Granados si è laureato in Scienze dell'educazione e in Filosofia presso l'Università di Navarra, completando gli studi a Roma e in Germania. E' ordinario di Metafisica e direttore degli Studi universitari sulla Famiglia nell'Università di Malaga. Fra le sue opere (oltre 40 libri) si segnalano: La fede e la formazione intelletuale, Ontologia degli opposti, Fecondazione in vitro e dignità umana, Metafisica, L'efficienza imprenditoriale, La dignità del lavoro umano.