Il libro affronta i problemi psicologici, comportamentali e oftalmologici che deve affrontare la persona con una cecità di lunga data dal momento in cui recupera la visione fino ad arrivare effettivamente a poter vedere. Mentre sono stati pubblicati numerosi libri e articoli sui problemi percettivi e psicologici connessi alla perdita della funzione visiva, pochi sono gli studi sul recupero visivo e sulle problematiche che si presentano nei soggetti ciechi che riacquistano la vista. Contrariamente all'opinione diffusa, il cieco che recupera la visione non torna subito e completamente a vedere; per lui l'intervento non è il momento in cui finalmente si alza il sipario sulla cecità, bensì l'inizio di un periodo lungo e travagliato durante il quale le sue percezioni visive sono confuse e i suoi stati emozionali contraddittori. Il punto di riferimento del volume è il diario, finora inedito, tenuto dal professore H.S. il quale, divenuto cieco all'età di 15 anni, riacquistò la vista dopo 22 anni in seguito a un brillante intervento chirurgico ideato dall'oftalmologo Benedetto Strampelli. Quest'esperienza umana, tanto dolorosa quanto carica di determinazione e speranza, testimonia al tempo stesso il coraggio del suo protagonista e il valoroso operato degli illustri oftalmologi che lo aiutarono a passare dal mondo dell'oscurità a quello della luce.
Lo studio dei sogni e l'importanza dei contenuti onirici riportati in seduta terapeutica sono stati ciò che ha caratterizzato, fin dal principio, la tecnica psicoanalitica. Il peso conferito da Freud al sogno ha segnato l'inizio di un interesse specifico per ciò che in un'epoca razionalista veniva considerato privo di senso e di importanza. Si inaugura un campo di interesse peculiare, la ricerca sull'oggetto specifico della psicoanalisi: l'inconscio. Il sogno è per Freud la "via regia" per la scoperta dell'inconscio; i meccanismi tipici della formazione del sogno, come spostamento, condensazione, simbolismo, sono anche quelli adoperati nel processo primario ed in quanto tali altrettanto reperibili in altre formazioni dell'inconscio come lapsus e atti mancati. Tali formazioni sono a loro volta formalmente equivalenti a sintomi per la loro struttura di compromesso e la funzione di appagamento di desiderio.
L'autore
Raffaele Menarini, psicologo clinico e psicoterapeuta, ha insegnato Clinica Psichiatrica e Psicoterapia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia «A. Gemelli». È attualmente titolare della Cattedra di Psicologia Dinamica presso la Libera Università S.S. Maria Assunta (LUMSA) di Roma. È curatore del volume L'anima del sogno (Borla, Roma 2003) e coautore, insieme a Gabriella Neroni, di Neotenia (Borla, Roma 2002) e Tecniche di intervento in psicologia clinica (Borla, Roma 2006). Infine, ha pubblicato Freud e Jung. Temi e motivi dell'inconscio (Borla, Roma 2007) e La nascita di una religione pagana (Borla, Roma 2008, con Silvia Lionello).
Gabriella Neroni Mercati, è medico chirurgo specialista in psichiatria, psicoterapeuta gruppoanalista, psichiatra forense e dirigente medico presso la ASL Roma E. È attualmente titolare della Cattedra di Psicologia Clinica presso la Libera Università S.S. Maria Assunta (LUMSA) di Roma. È coautore, insieme a Raffaele Menarini, di Neotenia (Borla, Roma 2002) e Tecniche di intervento in psicologia clinica (Borla, Roma 2006).
Il libro
Nel corso di una lunghissima ricerca, abbiamo particolarmente arricchito la conoscenza dei rapporti tra psicopatologia e cultura, giungendo all'ipotesi secondo la quale i parametri dell'integrazione dei livelli nosologici e psicodiagnostici non sono più riconducibili ad un'opposizione epistemologica tra dimensione clinica e dimensione culturale. Tale rilevazione ci ha spinti a creare un manuale delle sindromi etniche che potesse orientare il clinico nell'atto di osservare il rapporto che si instaura tra soggetto e cultura nonché la maniera specifica in cui i temi etiologici risultano essere presenti nelle suddette sindromi. L'opera dunque affronterà quelli che sono i concetti cardine della psicoanalisi, muovendosi costantemente tra la psichiatria transculturale e l'antropologia, descrivendo le sindromi culturalmente orientate e approfondendo le dinamiche psichiche che esse comportano secondo un modello biopsicoculturale. Infine, il manuale è destinato ad un vasto pubblico, a partire dai giovani psicologi e psichiatri in formazione nelle università e nelle scuole di specializzazione, fino ad arrivare ai diversi professionisti orientati all'approfondimento del legame inscindibile tra persona e cultura.
Questo testo elabora un nuovo e fertile terreno scientifico di incontro tra neuroscienze e psicoanalisi. Si tratta di due discipline che possono confrontarsi non solo a livello epistemologico ma anche sul piano metodologico. Il sogno rappresenta un esempio chiarificatore dell'utilità di confrontare il livello neurofisiologico con quello mentale mantenendo da una parte la distinzione tra i due livelli ma chiarificando la dialettica della relazione cervello-mente. Il testo contiene dunque un'ampia descrizione della fenomenologia neurologica e dell'attività mentale raccogliendo le ultime ricerche inerenti i processi onirici. Paradigma fondante il lavoro è il concetto di neotenia quale fattore trainante dell'evoluzione umana. Si tratta del mantenimento dei tratti fetali degli antenati dell'uomo a livello dell'apparato neurofisiopsicologico ed anatomico.
Il libro presenta, dopo un'esposizione dettagliata della tipologia delle immagini oniriche, i risultati di una ricerca trentennale su decine di migliaia di sogni. Incominciamo a sognare prima della nascita ma per tutta la vita non possiamo vedere oggettivamente le immagini oniriche. Come possiamo ricostruire cio che vediamo direttamente nello stato di sonno? In questo libro, dopo la narrazione della storia sociale del sogno e l'esposizione dettagliata della tipologia delle immagini oniriche, vengono presentati i risultati di una ricerca trentennale su decine di migliaia di sogni inerenti la costruzione di una teoria intorno alla natura scenografica del sogno. L'assunto del libro e che la scenografia e i personaggi del sogno si muovono in trame il cui modello e la messa in scena delle componenti distruttive che minacciano sia il gruppo familiare che il gruppo sociale del sognatore. Funzione del sogno e di evitare il suddetto pericolo.
Scienze naturali e scienze dello spirito corrono lungo un continuum espresso dal pensare intorno ai fenomeni e si differenziano secondo un criterio di metodo che trova la sua specificit√† nelle modalit√† di osservazione e di rilevazione dei fenomeni stessi e nel modo in cui questi vengono definiti. Psicologia, etimologicamente, significa ‚Äúscienza dell'anima‚Äù e quindi la sua portata e la sua estensione variano a seconda di ci√≤ che si fa intendere con il termine ‚Äúpsichico‚Äù. La realt√† psichica, infatti, pu√≤ essere indagata anch‚Äôessa a partire dalla metodologia che pu√≤ riferirsi alle scienze della natura e, in quanto tale, diventa scienza specifica del comportamento. La psicologia filosofica ricerca i principi ultimi dell‚Äôattivit√† psichica e del rapporto tra mente ed anima. Le due metodologie sono di fatto complementari, poich√© lo studio del comportamento non esclude i principi che muovono il comportamento medesimo. Il volume procede nella ricerca di un inconscio definito dall ºunico archetipo che consenta all‚Äôuomo di adempiere al compito di tendere verso un ºeccellenza dell'umano. Tale archetipo √® quello dell‚Äôimago Dei, relazione profonda tra un Io e un Tu. Il pensiero di grandi studiosi del Novecento, come Edda Ducci, Edith Stein, Wolfgang Pauli e Leonardo Ancona accompagnano le basi ontologiche di tale impostazione, sostenendone la matrice cristiana, filosofica e scientifica.
Infine, la Genesi e l ºApocalisse sanciscono la presenza dell‚Äôimago Dei nel suo richiamo che fonda la finalit√† specifica dell‚Äôessere creato, che √® il conoscere e il contemplare. L ºinconscio della creazione parteciperebbe all‚Äôimago Dei intesa come ‚Äúprospettiva di perfezione‚Äù del Selbst nel suo passaggio da Adamo a Cristo. Detto in altri termini, l ºimago Dei √® l ºarchetipo dell'uomo interiore, Adamo √® l ºarchetipo dell‚Äôuomo esteriore. La finalit√† dell‚Äôuomo esteriore √® quella di attivare un senso profondo d ºinferiorit√† e d ºinfamia, nascosto dietro un ºonnipotenza dilagante. L ºuomo interiore √® colui che risponde al trascendente, che unisce l ºanima all‚Äôintelligenza evitando il peccato anche se pu√≤ essere lecito peccare. In noi, possiamo dire, vivono entrambi gli uomini, quello esteriore e quello interiore, e a seconda di quanto guardiamo il primo lasciamo crescere il secondo. La prospettiva ermeneutica del libro vuole indicare la strada da seguire per la risoluzione di ogni controversia relativa al binomio creazionismo-evoluzionismo.
Raffaele Menarini, psicologo clinico e psicoterapeuta, ha insegnato Clinica Psichiatrica e Psicoterapia presso la Facolt√† di Medicina e Chirurgia ‚ÄúA. Gemelli‚Äù dell‚ÄôUniversit√† Cattolica del Sacro Cuore. √à stato professore universitario di Psicologia Dinamica presso l ºUniversit√† di Palermo. √à attualmente titolare della cattedra di Psicologia Dinamica nella Libera Universit√† ¬´Maria SS. Assunta¬ª - LUMSA di Roma. Ha introdotto e sviluppato la psicoterapia analitica bimodale, che permette una sintesi tra psicoterapia individuale e psicoterapia di gruppo, orientando principalmente i suoi studi intorno al rapporto tra mente, cervello e societ√†.