Le fiabe, se considerate con serietà, svelano il loro carico di significati inconsci ed esercitano una risonanza emotiva molto forte. Con la loro semplicità e immediatezza, toccano le corde più nascoste del nostro essere raggiungendo le emozioni più profonde. Sono la rivelazione delle dinamiche archetipiche della psiche inconscia. In questo volume M.-L. von Franz esamina alcune fiabe nel tentativo di cogliere quel che hanno da dirci sulle funzioni psichiche cui diamo nome di Animus (l'immagine interna del maschile nella psiche femminile) e di Anima (l'immagine del femminile presente nella psiche maschile). Perché parlando dei re e delle regine, parliamo di fatto di Animus e di Anima, quella coppia reale che esercita la funzione di governo sulle nostre fantasie e comportamenti, sia interiori che esteriori, in relazione all'altro sesso. "L'Animus e l'Anima - affermano i curatori nella prefazione al volume - non potranno più essere visti come astrazioni o mere teorie: M.-L. von Franz ci aiuta a capire e a sentire che queste immagini sono personificazioni di movimenti misteriosi e di dinamiche vitali. Contengono il segreto di una vita piena, relazionata e in sintonia con la nostra natura interiore."
Il libro raccoglie i contributi di vari esperti, elaborati dopo l'approvazione della legge n. 134/2015 sull'autismo, che si pongono sostanzialmente due obiettivi: mettere a fuoco i quesiti che con maggiore frequenza riguardano il tema dell'autismo, cercando di comprendere perché sia indispensabile parlare di autismi o, comunque, di Disturbo dello Spettro Autistico (OSA) e di ragionare su ciò che oggi realisticamente si può e si deve fare per migliorare la qualità di vita delle persone comprese nello spettro autistico. Nel libro vengono presentati tempi e modi dei diversi interlocutori che si interfacciano con la persona con OSA: la famiglia, la scuola, i centri specializzati per la sua presa in carico, il mondo del lavoro e del tempo libero. I vari autori si pongono davanti alla realtà dell'autismo con il giusto livello di problematicità. Dalla lettura dei vari contributi emerge con chiarezza che l'unico modo per costruire, a livello personale, un rapporto efficace con una persona che rientra nello spettro autistico, è aiutarla a superare la sua tendenza alla frammentazione, imparare a rispondere alle sue sollecitazioni in modo verbale e non verbale, ricorrendo al linguaggio corporeo, a quello dei simboli e delle parole, dando risposta alle domande implicite nelle sue osservazioni, cogliendo i significati che si intuiscono e offrendo le necessarie rassicurazioni sul piano affettivo ed emotivo.
"Che cosa è, allora, il tempo?", si domandava Sant'Agostino.
Sono trascorsi molti secoli, ma ancora non sappiamo rispondere univocamente a questa domanda, nonostante varie discipline abbiano tentato di farlo. Il tempo rappresenta il tipico tema di frontiera poiché abbraccia sia le scienze naturali sia le scienze dello spirito e la sua comprensione necessita di una visione d'insieme in quanto la principale caratteristica del tempo è proprio il suo polimorfismo. La multidisciplinarietà dell'argomento ha dato vita a interpretazioni apparentemente inconciliabili; grazie a una visione complessiva, però, si scopre con stupore quanto tali letture costituiscano, tutte,tasselli fondamentali per organizzare il quadro d'insieme, senza il quale non può essere compreso un argomento così complesso. Per capire le sfumature del fenomeno sarebbe opportuno, quindi, riferirci a più tipologie temporali che guidano l'individuo e risultano fondamentali per la strutturazione della sua identità e personalità. Le modalità con cui percepiamo il tempo si trasformano nella nostra psiche in paradigmi mentali, cioè nel modo di "guardare" il mondo e ciò che ci accade. Tali interpretazioni influenzano la percezione di noi stessi, i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti. Anche la fisica, ormai, non esclude che studiando il tempo ci si possa legittimamente orientare verso qualcosa di "psichico". Il tempo diventa, quindi, un concetto prettamente mentale: contemporaneamente noi siamo dentro il tempo e il tempo è dentro di noi… E l'insieme dei fenomeni potrebbe trovare una spiegazione nella straordinarietà della mente dell'uomo e nella sua contiguità profonda con l'intero Creato.
In questa raccolta di saggi Hillman ci parla di sé e di come è nata la sua visione della psicologia, dell'uomo, del mondo. Tutti i suoi poliedrici scritti sono contraddistinti da un denominatore comune: la centralità del processo immaginativo nell'attività della e sulla psiche. E l'importanza della cura della vita immaginale, quindi, come modo per promuovere nuove visioni, per coltivare il senso estetico nelle relazioni con il mondo, per restituire Anima ai luoghi, alle malattie abitate dagli uomini, al mondo. "Restituendo i sintomi all'anima", dice l'autore, "io tento di restituire un'anima ai sintomi ridando loro quel valore centrale nella vita che è proprio dell'anima". Il costante interpenetrarsi di pensiero e immagine della sua visione consente un avvicinamento tra apparenza e realtà, tra "lo spirito che sviluppa teorie e l'anima che costruisce fantasie" e ci consegna un nuovo stato della mente che sa vedere oltre per immaginare il presente in modo nuovo.
Il gatto è una belva in miniatura. Due milioni di anni di vita selvatica, un passato da predatore solitario, un esasperato individualismo costituiscono il suo substrato più caratterizzante. Impersona aspetti sconcertanti della vita istintuale, che spaziano dalla sensualità più elegante alla crudeltà più indifferente e che gli conferiscono una raffinata sensorialità oltre a un proverbiale attaccamento alla vita. La convivenza con il gatto consente un confronto quotidiano e intrigante tra la sofisticata civilizzazione umana e la più pura istintualità animale; mostra all'uomo quale sia l'irrazionalità, ma anche la sapienza dell'istinto; gli ricorda in ogni istante cosa significhi davvero vivere in contatto con la natura esterna e rimanere fedeli alla propria natura interna. In pochi millenni di convivenza, il gatto è entrato non solo nella realtà, ma anche nell'immaginario dell'uomo dove si trasfigura in animale dalle molteplici valenze simboliche. Di volta in volta, egli è immagine di freddo opportunismo o di commovente tenerezza, di ostinata insubordinazione o di sensuale voluttuosità, di ritiro in sornione sonnolenze o di acuta, insonne vigilanza. Animale utilitaristicamente inutile, il gatto è insostituibile non per le sue prestazioni fisiche, ma per specifiche qualità psichiche, che fanno di lui il più diffuso animale d'affezione.
È crescente l'interesse nei confronti dell'omosessualità da parte della società civile, anche se dobbiamo riconoscere che il dibattito non sempre avviene in modo sereno e avulso da pregiudizi. Al riguardo, sono ancora troppe le stigmatizzazioni e le discriminazioni. Per una corretta comprensione dell'omosessualità si ritiene necessario non fermarsi al semplice comportamento manifesto ma, a partire dai contributi di Freud, tuttora fondamentali e imprescindibili, evidenziare le dinamiche psichiche profonde, e in gran parte inconsce, che vi sono sottese. Il volume prende in esame, entro una visione organica e il più possibile completa, i vari aspetti dell'omosessualità sia maschile sia femminile spesso, questa, trascurata o addirittura rimossa. I temi trattati riguardano l'eziologia, le fasi dello sviluppo, l'ambiente familiare, le omosessualità, il processo di depatologizzazione, avvenuto tra gli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, e il conseguente riconoscimento dell'omosessualità come una variante normale del genere sessuale, il coming out, gli eventuali interventi psicoterapeutici comunque non finalizzati al cambiamento dell'orientamento sessuale, l'omogenitorialità e l'omofobia. L'obiettivo è quello di fornire un quadro panoramico utile non solo a chi è impegnato nel campo della psicodiagnosi e/o della psicoterapia, ma anche a tutti coloro che operano nel campo psico-sociale, scolastico e, più in generale, dell'educazione.
Nel volume sono riportate le esperienze più significative e consolidate che rappresentano la moltitudine degli interventi terapeutici che si svolgono in Italia da molti anni a favore dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Nell'ambito dell'acceso dibattito, il fatto che il Presidente dell'ISS prof. Enrico Garaci abbia specificato che le linee guida non siano prescrittive ma siano una raccomandazione, ha permesso la riattivazione di un dialogo che garantisce la proficuità dell'apertura scientifica. L'On. Paola Binetti, in qualità primariamente di neuropsichiatra infantile, ha promosso l'incontro di diverse scuole di pensiero per far sì che tante esperienze pluridecennali non venissero accantonate e che i genitori continuassero a esercitare la libertà di scelta. Il convegno di cui il presente volume è una testimonianza, si è posto l'obiettivo primario di rispondere alla complessità del disturbo autistico dando voce a quanti si impegnano quotidianamente nell'ambito riabilitativo. Oltre agli interessanti contributi di ordine scientifico, come per esempio quello di Gabriel Levi, sono presenti riflessioni di più ampio respiro che coinvolgono temi di bio-etica, come il contributo di Marianna Gensabella Furnari.
L'essere felici non dipende tanto da fattori esterni o da particolari tecniche, ma dal nostro cuore. Sono le buone radici della nostra infanzia che ci rendono capaci della felicità. C'è una felicità sana, propria degli ottimisti che, possedendo una buona fiducia di base, si sentono amati e sono pronti a dare amore. E c'è una felicità malata, propria dei cercatori del piacere scambiato per felicità, dei dipendenti da psicofarmaci o da droghe, degli euforici, degli iperattivi, degli iperadattati che, per evitare la critica ed essere accettati e amati, si sentono inconsciamente obbligati a esibire la maschera della contentezza. Ci sono coloro che, pur desiderandolo, si sentono in colpa o hanno paura di essere felici. Ci sono i pessimisti che si sentono tagliati fuori dal mondo della felicità, ma essa può loro dischiudersi, se saranno aperti a un serio e impegnativo itinerario psicoterapeutico. Aspirare a essere felici è una potente molla dell'esistenza. Rivela che non abbiamo perso la fiducia in noi stessi e nei nostri simili e che la speranza non è spenta nei territori della nostra psiche. Ciò aiuta a crescere, anche quando l'anagrafe ci colloca nella terza o nella quarta età.
Poco più di dieci anni fa, Tonino Cantelmi presentò in un Congresso di Psichiatria a Roma i primi quattro casi italiani di Internet Addiction. Era il 1998 e i giornali italiani riportarono la notizia nelle prime pagine, facendola rimbalzare in tutto il mondo. Oggi il focus si è spostato dal paradigma della tecnodipendenza alla consapevolezza che l'impatto della tecnologia digitale sulla mente umana possa essere alla base di una "mutazione antropologica". Questo libro è il punto iniziale di un nuovo filone di ricerca che vede come obiettivo l'esplorazione della mente umana, proprio mentre è in atto una fatidica e imprevedibile mutazione antropologica, quella dei "nativi digitali". In questo volume, che analizza diversi aspetti della psicopatologia del cyberspazio, molta attenzione viene dedicata all'approfondimento sociologico, psicologico e psichiatrico - degli avatar, personaggi digitali stilizzati, creati per partecipare e comunicare nelle comunità virtuali. Gli autori analizzano le implicazioni che comporta il quotidiano vestire i panni dell'avatar e il rapporto di questo alter ego con il vero io del suo creatore.
Il libro offre un quadro sintetico e chiaro della psicologia generale a chi muove i primi passi nei diversi ambiti delle relazioni d'aiuto. La sua impostazione costituisce un filo conduttore che permette di districarsi nel mare magnum delle nozioni di psicologia, con una strizzata d'occhio verso quanti si stiano preparando a sostenere l'esame di abilitazione alla professione di psicologo. Il nucleo del libro è costituito dai temi centrali classici della psicologia, aggiornati con dati recenti, compreso l'utilizzo dei test psicometrici. L'esposizione di ciascun argomento segue un triplice schema. Il modello teorico comprende la definizione dell'argomento trattato nella rassegna delle principali linee teoriche e di interpretazione elaborate da studiosi appartenenti ad approcci diversi. Il metodo di indagine fa riferimento alle metodologie di ricerca che possono essere usate per studiare e osservare il fenomeno in questione (per esempio: metodo psicometrico, metodo sperimentale, metodo clinico, osservazione sistematica). Gli ambiti applicativi, infine, illustrano possibili applicazioni pratiche dell'argomento trattato in diversi ambiti della psicologia: clinico, scolastico-evolutivo, dell'organizzazione del lavoro. Il volume permette, a chiunque ne sentisse la necessità - personale, didattica o professionale -, di apprendere in maniera semplice gli argomenti complessi della psicologia generale.