Bruno Juge è un politico di lungo corso, ministro dell'Economia e uno degli uomini più potenti della scena politica francese che si avvia alle prossime elezioni presidenziali. Ma è anche un uomo solo. Sua moglie lo ha tradito ed esposto a uno scandalo pubblico. Paul Raison è uno dei più stretti consiglieri di Bruno, solo come lui, separato in casa nell'indifferenza della moglie Prudence, fervente ecologista e vegana. Quando un attacco informatico diffonde in rete una serie di violenti video che colpiscono il governo e la stessa persona di Bruno Juge, Paul viene chiamato a collaborare alle indagini della Direzione generale per la sicurezza interna, che suo padre aveva diretto. Mentre difende il paese da pericolosi terroristi digitali, Paul deve affrontare anche i nodi irrisolti della sua famiglia: la fragilità dell'anziano padre, che è disposto a proteggere fino in fondo, il rapporto intenso con la sorella Cécile, contraria a ogni forma di edonismo, la distanza dal fratello minore Aurélien, un artistoide un po' spiantato. In questa ricerca, a sorpresa, ritrova in Prudence, oltre l'apparente freddezza e distanza, un mondo segreto che ha resistito a tutto. Michel Houellebecq torna a raccontare il nostro tempo con un romanzo impetuoso e fluviale, ancorandoci alla storia di un uomo, Paul Raison, che, di fronte a una minaccia più grande di lui, tenta di ricomporre i pezzi disallineati della propria vita, e si trova a guardare a Prudence, un amore perduto eppure in qualche modo presente, come all'unica isola protetta di una civiltà in pericolo. Dando vita a una storia d'amore fra le più belle e tormentate della sua letteratura.
«I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono soltanto all'occhio. Essi suscitano nel loro spettatore - nel loro "audio-spettatore" - una specifica disposizione percettiva, disposizione che, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare audiovisione. Un'attività, questa, che non è mai stata considerata nella sua novità: si continua a parlare di "vedere" un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo. Assistere a uno spettacolo audiovisivo consisterebbe insomma nel vedere delle immagini più sentire dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta al proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l'altra e la trasformi: non si "vede" la stessa cosa quando si sente; non si "sente" la stessa cosa quando si vede. (...) La presente opera è al tempo stesso teorica e pratica, in quanto, descrivendo e formulando il rapporto audiovisivo come contratto (vale a dire come il contrario di un rapporto naturale che rimandi a un'armonia preesistente tra le percezioni), essa delinea un metodo di osservazione e di analisi suscettibile di essere applicato ai film, alle trasmissioni televisive, ai video.» (Michel Chion)
Stupore a Roma: Papa Giovanni Battista è scappato! Mentre questa notizia mette sottosopra il Vaticano e tutto il mondo, l'autore ci conduce alla scoperta della storia di questo Papa, così semplice e vicina alle nostre stesse vite. Anche il Santo Padre, d'altronde, incontra battute d'arresto e sembra poter perdere l'equilibrio... In questa favola umoristica di grande finezza, Michel Cool ci lancia un vibrante appello alla conversione, personale ed ecclesiale, e ci invita a riscoprire l'entusiasmo e la parte di noi che deve tornare a essere "come bambini".
Nel 2013 la vita politica italiana ha vissuto una vera e propria rivoluzione: nelle aule parlamentari è entrata una quota di eletti privi di esperienze politiche pregresse mai vista in passato. Le ripercussioni sul piano linguistico sono state enormi: se il tradizionale, astruso "politichese" della prima Repubblica era già stato soppiantato, a partire dal 1994, da un linguaggio più colloquiale e comprensibile, la xvii legislatura (2013-2018) ha visto l'affermazione di quello che si può definire "socialese", cioè un lessico adatto alla diffusione attraverso i social network, che accarezza, e spesso fomenta, le consuetudini più deteriori della comunicazione. Dal 2018, sul sito Treccani viene analizzato ogni quindici giorni un termine emergente di questa neopolitica. Basandosi sui risultati di tale osservatorio, Michele Cortelazzo ha individuato le tendenze linguistiche degli attuali politici, a iniziare dai leader - veri protagonisti di questa fase politica incentrata sulla personalizzazione -, ricostruendo la storia di tecnicismi, di modi di dire (chi ci mette la faccia, chi non vuol mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, chi ci ragiona sopra...), di nuove parole politiche - vaghe come cambiamento; tipiche di una parte (patriota) o dell'altra (campo largo); nate per mascherare le idee proprie o manipolare quelle altrui, per denigrare gli avversari, per mostrare competenza, per creare un consenso emotivo (quante ruspe e mangiatoie...) - e di non pochi anglicismi (come 'recovery' o 'underdog').
La preghiera del Rosario è destinata ad ogni persona per ottenere grazie e consolazione per sé e per gli altri. Essa costituisce, durante la giornata, un momento di pace e di serenità; è un momento di colloquio con la Madonna. "Con questa preghiera il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della profondità del suo amore" (Rosarium Virginis Mariae, 1).
L'autore descrive con delicatezza e sincerità il percorso che lo porta a scoprire la forza della fede attraverso la vicinanza con Beatrice. La disabilità di Beatrice diventa così uno specchio che riflette la misericordia divina e apre la strada alla nascita di un gruppo di preghiera, un luogo dove la comunità si riunisce per condividere la propria fede e sostenersi reciprocamente nella Carità.
La viva voce dell'intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell'unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia di una morte che l'ha vista gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, Michela Murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l'altro. Da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com'è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un'irriducibile aspirazione alla felicità.
Questo libro raccoglie l'esperienza, lunga trent'anni, dell'autore che ha attraversato le case di un paese di provincia, le strade di una diocesi e le regioni di tutta l'Italia, passando per momenti molto importanti come gli Orientamenti pastorali della Chiesa italiana e il Sinodo universale dei giovani. Un lungo cammino che tiene conto dei temi pastorali, diventati snodi decisivi e che hanno costituito il filo rosso dei convegni nazionali organizzati dal Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI in questi anni. La questione della pastorale giovanile non risiede in una ricetta adatta a qualunque situazione, ma nell'impegno di un ascolto e accompagnamento che riguarda gli educatori e i ragazzi a loro affidati.
"Amoris Laetitia" di Papa Francesco incoraggia la Chiesa ad accogliere, accompagnare, discernere, integrare i fedeli in situazioni matrimoniali complesse, in vista della loro riammissione anche ai sacramenti. Questo libro è un vademecum a servizio dell'autoformazione dei laici interessati e dei presbiteri che li accompagnano. In queste pagine si danno indicazioni teoriche e pratiche per svolgere fruttuosamente il cammino di discernimento. I laici troveranno una forte valorizzazione della propria coscienza e una chiamata alla conversione. Conversione che tocca anche i presbiteri che sono stimolati al compito di annunciatori della gioia del Vangelo, della sua verità e misericordia, e nella formazione della coscienza dei fedeli.
Può succedere. E più spesso di quel che si immagina. Un bel giorno ci si sveglia e ci si sente persi. Fino a un momento fa andava tutto bene, o almeno ci sembrava, ma ora siamo soli e smarriti. Le parole di conforto di amici o famigliari non bastano più, e magari non sono mai servite davvero. Affaticati da traumi, sofferenze, paure, abitiamo il mondo come se non fosse più la nostra casa, mentre domande e ipotesi si affollano nella testa. Sono depresso. Mi sento confusa. Non ce la faccio più: l'ansia e il panico mi tormentano. Perché tutta questa tristezza? E la rabbia? Sono un fallimento, mentre gli altri hanno successo. Eppure in questi dubbi e fragilità sta la chiave per ritrovare la forza di liberarsi dalla paura. Nelle pieghe nascoste delle emozioni, infatti, attraverso i sintomi di psicopatologie più o meno gravi, la psiche ci parla e ci indica la direzione per uscire dal pantano. Basterebbe ascoltare la sua voce, se solo sapessimo come fare. Grazie a Michele Mezzanotte scopriremo come individuare i segnali e le ragioni dei nostri malesseri quotidiani; impareremo a riconoscerci, attraverso le metafore archetipiche dei miti greci; ci rialzeremo, praticando semplici esercizi immaginali, e rafforzeremo la consapevolezza in noi e nelle nostre relazioni. Perché se conoscersi è già in parte ritrovarsi, questo libro ne è la prova ed è l'occasione per ritrovare la felicità perduta.
Il significato del termine "dogma" è, per molti di noi, perlomeno enigmatico. I dogmi cristiani sembrano celare segreti insondabili, oscuri, problematici: diventano un rebus intricato da risolvere. A volte i dogmi della chiesa vengono percepiti come imposizioni ingiustificate: essa ci prescrive delle "verità di fede", indottrinandoci e conculcando la nostra libertà. Con uno stile limpido e alla portata di tutti, Fédou dimostra che queste connotazioni negative spesso poggiano su dei malintesi. I dogmi, nel loro spirito originario, sono un cardine della vita del credente: lo liberano da una fede puramente soggettiva, "fai-da-te". E sono inoltre come dei "guardiani", posti a baluardo del Mistero. Dal Sommario: - Quando e dove nascono i dogmi - I dogmi della Chiesa antica - I dogmi del secondo millennio - L'interpretazione dei dogmi - Ecumenismo, liberazione, inculturazione e loro incidenza sui dogmi - Conclusione: il senso dei dogmi e le loro condizioni di credibilità per l'oggi. Fédou è stato definito da papa Francesco «un maestro della teologia cristiana. In lui riconosciamo e rendiamo omaggio a un valente erede e continuatore della grande tradizione della teologia francese».
I più autorevoli sondaggi indicano che anche gli italiani, come più in generale gli europei, manifestano in maggioranza un favore nei confronti dell'eutanasia. È pure abbastanza noto che la parola «eutanasia» - proprio perché va a lambire il tabù della morte - fa scattare in ciascuno reazioni forse più emotive che razionali. Questo libro, con linguaggio chiaro e documentato, si propone di comprendere quali siano le ragioni di questo favore verso l'eutanasia. Innanzitutto, cerca di chiarire la terminologia che si usa quando si parla di questo argomento. In secondo luogo, approfondisce le ragioni mediche, sociali, morali, giuridiche a favore e contro l'eutanasia. Infine, in riferimento al quadro normativo italiano, mostra come la legislazione vigente in Italia sia in grado di proteggere a sufficienza la libertà dei cittadini circa l'autodeterminazione in materia di fine vita; mentre l'introduzione dell'eutanasia porterebbe, contrariamente a quanto si crede, a una riduzione della libertà personale dei soggetti più fragili, rispetto ai quali finirebbero per decidere parenti e medici.