La fraternità/sororità, per sua natura, ha manifestazione massima nell'assemblea liturgica. La storia bimillenaria delle comunità cristiane ingenera però qualche dubbio. Eppure, in origine, ci si chiamava fratello e/o sorella e, come tali, si spezzava il pane nelle case... L'indagine sulla presenza e sulla valenza dei termini afferenti alla sfera familiare, nella traduzione italiana dell'edizione III del Messale, svela il permanere di una pesante ipoteca androcentrica e patriarcale. Da qui il tentativo di restituire l'assemblea alla sua costitutiva dimensione fraterna/sororale. Ripartire dall'ekklesia kat'oikon, dalla "Chiesa nella casa": ecco la sfida. Urge ridisegnare le Chiese secondo uno stile inclusivo sinodale e solidale, per un paradigma nuovo di fraternità/sororità e "amicizia sociale".
Papa Francesco, nell'ormai famoso discorso del 17 ottobre 2015 in occasione dei cinquant'anni dalla istituzione del Sinodo dei Vescovi, affermò che «il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». Francesco si rifaceva alle parole di Giovanni Crisostomo, vescovo di Costantinopoli e noto Padre della Chiesa del IV secolo. E proprio a lui e agli Padri della Chiesa è necessario rifarsi affinché il termine "sinodalità" non venga svuotato a motivo dell'uso poco accorto che se ne sta facendo. Ma non basta, bisogna recuperare il grande insegnamento del Concilio Vaticano II sulla Chiesa come popolo di Dio, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di ministeri, carismi, ruolo dei laici e delle donne, sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune, gerarchia e clericalismo... Solo in questo modo la Chiesa può far fronte alle sfide del presente, dove indifferenza, secolarismo, pluralismo religioso, stanno letteralmente riducendo la fede cristiana a un mero ricordo del passato o della nostra infanzia.
A meta del XX Secolo, era necessario e urgente chiedersi: "Chiesa, cosa dici di te Stessa?". La costituzione dogmatica sulla Chiesa vuole rispondere a questa domanda,
riflettendo sulla natura e sulla missione della comunità dei discepoli di Gesù Cristo.
La Lumen Gentium ha operato una vera rivoluzione. "Il mistero della Chiesa" è il titolo del capitolo primo: La Chiesa riscopre di essere mistero, inteso come il piano divino di salvezza, nascosto dall'eternità e ora rivelato. Nella costituzione conciliare emerge potentemente la natura di comunione che spinge alla missione. Rileggere il concilio costituisce un incentivo per una conoscenza e provoca a riflettere su come testimoniare e vivere il mistero della Chiesa.
Descrizione dell'opera
L'evento del concilio Vaticano II ha segnato profondamente la generazione dei ragazzi che in quegli anni procedevano alla propria formazione: «Personalmente, senza di esso non starei a insegnare teologia» annota l'autrice. Lasciando ad altri contesti un intervento più scientifico sul percorso conciliare, le sue parole si lasciano condurre, sull'onda personalissima dell'emozione, dalla valenza testimoniale del proprio vissuto: «Il detto del concilio ci metteva già dinanzi a un oltre, a un qualcosa che spostava in avanti l'ottimizzazione sperata, il sogno elaborato. E d'altra parte, come dinanzi a ogni meta, la si poteva raggiungere e superare o mancare. È la domanda che ci faremo. Cosa ne è stato dell'utopia conciliare? E, ancora andando più avanti, quale modello proporre, quale progetto elaborare a più di quarant'anni dalla conclusione del Vaticano II?».
Il testo costituisce un invito a 'sognare' ancora, accompagnati dal soffio dello Spirito e dall'eredità del concilio, una Chiesa attiva e impegnata nella concretezza delle donne e degli uomini di oggi.
Sommario
Presentazione. 1. Il sogno del Vaticano II. 2. Cosa ne è stato dell'utopia conciliare? 3. La Chiesa che vorrei. La Chiesa un soggetto concelebrante. Una Chiesa consapevole del suo statuto. Una Chiesa in ascolto della Parola. Una Chiesa in dialogo con il mondo. Un nuovo modello di Chiesa?
Note sull'autrice
Cettina Militello,laureata in filosofia e in teologia, è una delle prime laiche impegnate nel lavoro teologico; si è dedicata soprattutto a ecclesiologia, mariologia, ecumenismo, questione femminile, rapporto tra architettura e liturgia. Ha insegnato ecclesiologia e mariologia presso l'Istituto S. Giovanni Evangelista per la Sicilia occidentale (1975-1981) e presso la Facoltà teologica di Sicilia (1981-1989); dal 1990 insegna a Roma al Marianum, al Teresianum, al Pontificio Ateneo S. Anselmo e al Claretianum. È presidente della SIRT, direttore dell'Istituto "Costanza Scelfo" per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa, membro del direttivo della Pontificia accademia mariologica internazionale. La sua collaborazione a volumi e riviste assomma a più di 100 titoli. Con EDB ha pubblicato: La Chiesa «il corpo crismato». Trattato di ecclesiologia (2003), La casa del popolo di Dio. Modelli ecclesiologici modelli architettonici (2006) e ha curato: Donna e teologia. Bilancio di un secolo (2004), Chiesa di santi. Modelli e forme di santità laicale (2005), Il Vaticano II e la sua ricezione al femminile (2007) e, con C. Dotolo, Concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria (2006).
Il volume traccia un bilancio sul Vaticano II a partire da una peculiare prospettiva: la novità che il concilio ha comportato sul fronte delle donne. E tiene presenti i due aspetti della questione: quello del vissuto e della partecipazione ecclesiali e quello dell’accesso allo studio, alla ricerca, all’insegnamento della teologia, impensabile solo cinquant’anni fa.
I contributi proposti sono l’esito del colloquio organizzato dall’Istituto “Costanza Scelfo” per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa. Il tema viene approfondito a due voci, un uomo e una donna, rispetto alle quattro costituzioni conciliari; una polarità feconda poi proposta, seppure in forma diversa, per altri testi conciliari (decreti e dichiarazioni).
Sommario
Presentazione. Un cammino non facile… (C. Militello). Introduzione. La presenza delle donne «dono» del concilio alla teologia (S. Maggiani). I. Le relazioni sulle costituzioni. Donne e liturgia. 1. La ricezione della Sacrosanctum concilium e la ricerca liturgica (P. Sorci). 2. La ricezione di Sacrosanctum concilium e soggettualità liturgico-ministeriale (V. Trapani). Donne e parola di Dio. 3. La ricezione di Dei Verbum e la ricerca biblica (D. Scaiola). 4. La ricezione di Dei Verbum e la soggettualità kerigmatica delle donne (R. Fisichella). Donne e Chiesa. 5 La ricezione di Lumen gentium e la ricerca ecclesiologica delle donne (S. Noceti). 6. La ricezione di Lumen gentium e la soggettualità della donna nella Chiesa (F. Lambiasi). Donne, Chiesa e mondo. 7. La ricezione della Gaudium et spes e la ricerca etico-pastorale (A. Autiero). 8. La ricezione della Gaudium et spes e la soggettualità ecclesiale ad extra (C. Aparicio Valls). II. Comunicazioni su decreti e dichiarazioni. 9. Inter mirifica (M.C. Carnicella). 10. Dignitatis humanae e teologia al femminile. Quale ricezione? (C. Dotolo). 11. La Chiesa sacramento come orizzonte di partecipazione delle donne alla vita e alla missione della comunità ecclesiale (S. Mazzolini). 12. Il decreto conciliare Optatam totius sulla formazione sacerdotale. Dopo quarant’anni: che ne è di un rinnovamento auspicato? (M. Perroni). Conclusione. Sic et non (C. Valenziano).
Note sulla curatrice
Cettina Militello, laureata in filosofia e in teologia, è una delle prime laiche impegnate nel lavoro teologico; si è dedicata soprattutto a ecclesiologia, mariologia, ecumenismo, questione femminile, rapporto tra architettura e liturgia. Ha insegnato ecclesiologia e mariologia presso l’Istituto S. Giovanni Evangelista per la Sicilia occidentale (1975-1981), poi Facoltà teologica di Sicilia (1981-1989); dal 1990 insegna a Roma al Marianum, al Teresianum, al Pontificio Ateneo S. Anselmo e al Claretianum. È presidente della SIRT, direttore dell’Istituto “Costanza Scelfo” per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa, membro del direttivo della Pontificia accademia mariologica internazionale. La sua collaborazione a volumi e riviste assomma a più di 100 titoli. Con EDB ha pubblicato: La Chiesa «il corpo crismato» (2003), La casa del popolo di Dio (2006); e ha curato: Donna e teologia. Bilancio di un secolo (2004), Chiesa di santi. Modelli e forme di santità laicale (2005) e, con C. Dotolo, Concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria (2006).