Don Giovanni Moioli (Vimercate 1931-1984) è stato uno dei grandi teologi e maestri spirituali del XX secolo. I suoi scritti non cessano di essere letti e pubblicati. Presso l'editrice "Centro Ambrosiano" sta giungendo al termine la pubblicazione della sua Opera omnia.
In questo volume abbiamo pensato di raccogliere alcuni passaggi "chiave" dei suoi scritti per consentire ai lettori di conoscerlo meglio ed essere aiutati a mettere a fuoco la prospettiva fondamentale della vita cristiana - divenire discepoli di Gesù - ed essere accompagnati nella riflessione su alcuni nodi fondamentali di quel cammino: la croce, l'eucaristia, la chiesa, la preghiera, la fede, la santità e la vocazione. Ne è nata un'introduzione alla vita cristiana, utile per tutti.
Pochi mesi prima della morte, don Giovanni Moioli tenne un ciclo di conferenze in una parrocchia per introdurre e preparare alla festa del Santo Crocifisso. Alla luce della propria sofferenza, rilegge le tappe fondamentali dell'interpretazione teologica della croce di Gesù. Vi trova non l'esaltazione del dolore di Dio, non l'imposizione della sofferenza all'uomo, ma la ricerca -da parte di Dio- di un dialogo d'amore con gli uomini e la proposta del dono reciproco della vita. La croce, allora, appare non come precetto, ma come grazia: il dono gratuito dell'amore di Cristo e della vita in Lui.
L'ambizione che accompagna l'indagine condotta nel saggio è raccogliere il "non detto" dell'originale lettura del cristianesimo, elaborata da Michel Henry (1922-2002). Il riferimento centrale alla realtà della Vita - con le dimensioni ad essa collegate della carne, dell'affettività e dell'identità come "luogo" originario del legame tra Dio e l'uomo, interpella la teologia credente a ripensare in una luce nuova l'"essenza" stessa del cristianesimo. La sfida è quella di ricercare - con e oltre Henry - un modello di rapporto tra fede cristiana e attuazione dell'umano, coerente con la presa di coscienza fondamentale che "il popolo di Dio e l'umanità, entro la quale esso è inserito, si rendono reciproco servizio" (Gaudium et Spes, n°11). Si tratta in definitiva di contribuire a liberare l'attuale cultura europea dalle sue contraddizioni, in forza del rimando all'incessante inedito dell'evento di Gesù Cristo, in quanto capace di ispirare - nella fede del figlio - idee e pratiche più degne per l'uomo.
Una predicazione piccola quella che queste pagine offrono: come una seminagione che si apre al germoglio dello Spirito, nel riferimento alla Parola e nell'irrinunciabile rimando alla centralità di Gesù Cristo. Si tratta di semplici riflessioni, piccole omelie, con tono comunicativo ed efficace, in cui il rigore del teologo si coniuga con l'intento e la capacità di rispondere alle domande fondamentali che sono nel cuore dell'uomo: giovani e adulti, credenti e non. Traspare comunque il vissuto di fede dell'autore, che intende dar forma alle esigenze della vita cristiana, di un cammino spirituale cercato e ritrovato nel silenzio e nella contemplazione dei misteri cristiani. Pagine dunque da meditare, il cui messaggio, da recepire in ogni omelia, è da assaporare con profondo ascolto, per tradurlo in vita.
Raccogliere le ultime parole di un maestro è come custodire un messaggio, una raccomandazione, un importante insegnamento. Le riflessioni si snodano attorno al tema della "secolarità cristiana", cioè del modo credente di assumere la realtà, nel divenire della storia. Così l'autore definisce la "secolarità secondo lo spirito" come l'esperienza di chi, nella prospettiva della fede, legge e interpreta le diverse situazioni della vita e della storia secondo il discernimento della sapienza e della scienza.
Raccolta di meditazioni sulla figura del discepolo cristiano, raccolte in occasione di alcuni giorni di preghiera e di riflessione per il XXV anniversario di Ordinazione dei compagni dell'Autore. La ricerca su tale figura riporta alla precedente ricerca del Maestro, Gesù di Nazareth, dal quale, insuperabilmente, procede. Essere discepoli cristiani si configura così come l'opera di plasmazione prodotta dal Signore crocifisso e risorto, su coloro che sono chiamati e inviati a rendere testimonianza. In una appartenenza a Gesù, che comporta la simultanea e sintonica appartenenza alla Chiesa a favore di ogni uomo in ricerca di Dio.
L'indagine di Moioli sulla piccola carmelitana di Lisieux mette ripetutamente in evidenza la correlazione tra dottrina e vissuto e induce a prendere le distanza da qualsiasi interpretazione agiografica, per rileggere la vocazione cristiana di Teresa nell'orizzonte della fede. L'attualità della santa sta indubbiamente in questo cammino di fede, messo a dura prova in un contesto storico di ateismo che la rende comunque solidale con la sofferenza di chi non crede.
L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno (1Cor 2,15).A questa profondità introduce Giovanni Moioli insegnando a leggere con intensa originalità l'inno del Veni Creator Spiritus. La verità cantata è come dispiegata, sciolta in un linguaggio puntuale che non indugia nel provocare, e al contempo sa far brillare molte delle mille sfumature dell'azione dello Spirito.
Le lezioni riportate in questo volumetto sono state svolte da don Giovanni Moioli nel 1980 e nel 1983 nella Scuola di spiritualità francescana dei frati minori del Convento di S. Angelo in Milano. L'articolazione del discorso si snoda a partire della figura dell'uomo spirituale, di chi, cioè, "nato dallo Spirito"(Gv 3) vivente "secondo lo spirito"(Gal 5,13), unicamente riferito a Gesù Cristo, è capace di essere memoria, qui e ora in questo tempo e per questo tempo. Di qui muove la comprensione dell'esperienza spirituale, propria di quanti "diventano sapienza nuova, speranza nuova, amore nuovo", perché nati dallo Spirito.
Viene riproposto a qualche anno dalla prima pubblicazione, il trattato teologico dell'A. sul sacramento della riconciliazione o 'quarto sacramento'. La vastissima ricognizione e interpretazione storica sulla penitenza cristiana, che abbraccia gli scritti neotestamentari e la successiva elaborazione teologica e magisteriale, rende sicuramente onore allo sforzo di Moioli di individuare i punti topici del sacramento; essi vengono 'condensati' nella ripresa sistematica sul quarto sacramento in termini ancora oggi poco studiati e riflessi.