Una delle opere più riuscite, lette, e discusse di Indro Montanelli. I suoi incontri ravvicinati con personaggi che hanno segnato un'epoca della nostra storia nell'immediato dopoguerra: i ritratti - graffianti, incisivi e mai scontati - di Francesco Saverio Nitti, uno dei padri del liberalismo italiano; Anna Magnani, l'interprete insuperabile del cinema neo-realista; Guglielmo Giannini, "inventore" del Partito dell'Uomo qualunque; Dino Grandi, il fascista che contribuì a rovesciare il fascismo; e poi Marotta, Guareschi, Spadolini, Longanesi, il Campesino combattente della Spagna repubblicana, Agnelli, Rossellini, un "insolito" Gomulka e tanti altri ancora.
Negli ultimi otto anni della sua vita Montanelli si incontrò spesso con la giornalista Tiziana Abate, prima sua collaboratrice al "Giornale" e, quindi, alla "Voce". Dalle loro lunghe conversazioni è nato questo libro di testimonianze. Il grande giornalista racconta la sua vocazione e le sue avventure: dalla giovanile adesione al fascismo alla Resistenza, alla condanna a morte e alla fuga da San Vittore; dalla rivolta di Budapest del 1956 agli anni Novanta in Italia. Soltanto di una cosa non ha voluto parlare: della sua vita privata. Quella apparteneva soltanto a lui e l'ha sempre difesa con un'intransigente discrezione.