Ci sono eventi storici che segnano un confine oltre il quale l'esperienza estetica è destinata a modificarsi in modo irreversibile. Hegel pensava che dopo il cristianesimo l'arte, troppo "amica del sensibile", non avrebbe mai più assolto al compito di esprimere la spiritualità di un popolo. Secondo un verdetto ancor più radicale Adorno è certo che la Shoah abbia segnato un altro di questi confini. Il libro si propone di chiarificare questa situazione problematica - che ci riguarda da vicino e che resta aperta - offrendo e commentando un'ampia documentazione dei testi che la assumono e delle proposte che vi si profilano.
I saggi contenuti in questo volume, tutti opera di docenti universitari, sono frutto di un lavoro di ricerca che ha impegnato i soggetti aderenti al Coordinamento delle Associazioni Teologiche Italiane (CATI). Il loro intento è quello di offrire uno sguardo complessivo sulle tappe dello sviluppo storico e delle impostazioni metodologiche che hanno caratterizzato le scienze teologiche in Italia dal Concilio Vaticano II ad oggi, e di individuare le prospettive per il futuro lavoro teologico.