Colpevole o vittima? Una controversa, indimenticabile figura di donna nell’atteso romanzo di uno dei maggiori scrittori italiani.
Un uomo e una donna si amano: oggi. Sono clandestini, ma presto sentono che la loro non è più una relazione fondata solo sull’attrazione fi sica e sulla passione. Giovanni vorrebbe Eva tutta per sé. Eva capisce di non poter più mentire al marito Fabrizio. E prende una decisione coraggiosa: lo lascia. Fabrizio, però, non si arrende. E, come accade allorché l’amore precipita nella prigione del puro possesso, la vicenda si fa aspra. Eva, quindi, dapprima resiste, smaschera l’egoismo del marito che la perseguita, e vive mesi di una smemorata, possibile felicità. Poi, di fronte a un imperativo più grande, cede: Fabrizio, infatti, si è ammalato e lei decide di tornare sui suoi passi. Tuttavia, questo sacrifi cio, che rende così umana la sua fi gura e al quale stavolta è Giovanni a non rassegnarsi, sarà inutile. Perché il destino è imprevedibile, sconvolge ogni piano. Eppure, quando tutti i protagonisti sembrano sul punto di perdere, o di perdersi, le loro vite sapranno ricomporsi in un disegno imprevedibile di redenzione.
GIORGIO MONTEFOSCHI (1946) è autore di quindici romanzi. Tra i suoi libri ricordiamo: La casa del padre (1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), L’idea di perderti (2006) e Le due ragazze con gli occhi verdi (2010).
Una donna giovane, Cristina, irrompe nella vita di due uomini maturi, Paolo e Bernardo. Paolo è architetto, Bernardo un pittore che vive fra New York e Roma e, presto, conoscerà il successo. L'amore per la "donna giovane" influisce prepotentemente anche se in maniera diversa, sui destini dei due uomini. Ma sarà Paolo a pagarne le più amare conseguenze. Rimasti soli in agosto, in una Roma bollente, si confronteranno fra loro scoprendo un'affinità profonda.
"La sposa" narra la storia della famiglia Giusti nell'arco di due generazioni. Dopo trent'anni di matrimonio. Giulio lascia Silvia, se ne va. In un futuro non lontano, anche suo figlio Gino verrà assalito da un'inquietudine alla quale non riesce a resistere. Perché, quando hanno smarrito, entrambi, le ragioni di un legame coniugale che credevano profondo? Qual e il segreto impulso che muove Giulio e Gino? Le vicende della famiglia si snodano negli anni - sullo sfondo di una Roma splendida e struggente - finché, all'improvviso, Francesca: la moglie di Gino, cambia ogni prospettiva e, con un atto d'orgoglio, scompare. Il tempo non è innocente, scrive Montefoschi all'inizio della terza parte della Sposa. Il tempo è il grande tema dei suoi romanzi. Solo dopo un lungo silenzio, dopo il vuoto scavato dalla perdita, solo "dopo il tempo" può emergere la verità. E quello che capiterà a Gino, quando riuscirà a liberarsi di una relazione ambigua che gli ha impedito di vedere e, anche grazie a un evento del tutto imprevisto, capirà. Le pagine di questo romanzo ci dicono che la felicità può esistere. A patto di far chiarezza in noi stessi: di restituirci a quella luce interiore senza la quale è impossibile accogliere l'altro, e donarci.