Raymond Moody raccoglie in questo libro le esperienze straordinarie di quanti si sono trovati al capezzale di una persona in punto di morte o, semplicemente, hanno vissuto da lontano la perdita di una persona cara. Costoro, in molti casi, hanno apparizioni o fanno sogni, che pur nella diversità, hanno alcuni elementi comuni: spesso vedono una luce calda e abbagliante, la loro dimensione dello spazio viene completamente stravolta, e sperimentano una proiezione extracorporea; condividono alcuni episodi della vita della persona appena deceduta e scorgono esseri o luoghi ultraterreni, immersi in una specie di nebbia. Tutti elementi che lo stesso autore ha appurato personalmente, in compagnia dei suoi fratelli, quando è morta la madre. Sono molte le persone che hanno avuto "esperienze di morte condivisa", eppure resta un fenomeno difficilmente definibile. Le persone che le sperimentano si trovano in condizioni molto diverse: possono essere vicine o lontane fisicamente, possono essere parenti, amici ma anche medici o infermieri che assistono colui che sta passando a un'altra vita. Moody non dà risposte certe, ma ipotizza che nel nostro cervello ci sia un modulo che ci permette di metterci in contatto con il divino, e che non sappiamo come attivare volontariamente. Forse una forma di telepatia, forse un'altra forma di comunicazione che non riusciamo ancora a dimostrare scientificamente.
Gli autori, partendo dalla propria esperienza personale, illustrano come la conoscenza del "più grande mistero" dell'umanità possa essere di sollievo per superare il trauma di una perdita, permettendo a coloro che credono nella "vita dopo la morte" di vincere la paura e il dolore nel momento stesso in cui espandono la propria illuminazione spirituale. In particolare insegnano a maturare nel corso del processo di elaborazione del lutto; a ricevere e offrire solidarietà; a sopportare lo stress; a individuare il momento in cui iniziare una nuova vita. Un libro che incoraggia a ritrovare la gioia di vivere, aiutando a trascendere il dolore riscoprendo il senso di appartenenza al tutto.