Tutta la vita del cristiano, non solo negli atti propriamente religiosi, ma in ogni situazione e in ogni scelta deve essere una manifestazione della sua condizione di battezzato.
I battezzati, essendo stati rigenerati quali figli di Dio, sono tenuti a vivere secondo questa loro identità e a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa. Essi debbono alimentare la fede nutrendosi alla mensa della parola di Dio, specialmente nella sacra liturgia, e viverla cercando di discernere negli avvenimenti e nelle aspirazioni, cui prendono parte insieme con gli altri uomini del nostro tempo, quali siano i veri segni della presenza o del disegno di Dio. La fede, infatti, tutto rischiara di una luce nuova, e svela le intenzioni di Dio sulla vocazione integrale dell’uomo, e perciò guida verso soluzioni pienamente umane (cfr. GS, 11).
Questo volumetto è un sussidio pastorale offerto ai sarcerdoti in cura d’anime, ed è destinato soprattutto ai catechisti, ai genitori che chiedono il battesimo per i loro bambini e ai padrini del battesimo, ed è utile ai fedeli desiderosi di risvegliare la grazia del battesimo ricevuto e di verificare l’adempimento degli impegni ad esso annessi.
L’esposizione è condotta con stile e linguaggio facilmente comprensibili e i contenuti sono attinti dal magistero della Chiesa e dalla collaudata pastorale ecclesiale.
Quando parliamo di misericordia, ricorriamo istintivamente a un concetto di tolleranza, d'indulgenza, forse anche di debolezza. Non è così il concetto di misericordia nell'economia del Signore: la misericordia è un atto di potenza, è un atto forte, è un atto creativo reintegratore, è un intervento miracoloso, è qualche cosa che rigenera, che riprende ciò che è morto e lo fa rivivere. Questo gesto di Dio che salva l'uomo e lo riprende dall'abisso in cui è caduto, dalla condizione esiziale in cui si trova, nel Vangelo si chiama misericordia". (Paolo VI)