La ricerca sull'immigrazione evangelica nel nostro Paese qui proposta è dedicata a Jerry Essan Masslo, il profugo politico sudafricano, nonché predicatore battista, che nell'agosto 1989 fu ucciso a Villa Literno nel corso di una rapina ai danni degli immigrati impegnati nella raccolta del pomodoro. La sua morte svelò la condizione di migliaia di "invisibili" e la rilevanza di un processo sociale che già allora fece dell'Italia una terra di immigrazione. E alle sorelle e ai fratelli di Jerry - le migliaia di immigrati evangelici che nel nostro paese vivono, lavorano, studiano e confessano la loro fede - dobbiamo anche la progressiva affermazione di un "nuovo pluralismo religioso".
- Dal riconoscimento del cristianesimo ai privilegi e alla critica del potere della chiesa
- Il rapporto chiesa/potere nella Riforma, dopo il Concilio, nella tradizione americana
- Chiesa, potere e società multiculturale, laicità, questioni di genere...
Con l'editto di Costantino del 313, di cui ricorre il 1700esimo anniversario, ai cristiani venne riconosciuto il diritto di professare la propria fede nei territori dell'Impero romano.
La fine delle persecuzioni aprì, tuttavia, la strada al potere temporale della chiesa, che portò con sé grandi disuguaglianze tra le fedi, prima fra tutte quella ebraica, facendo ben presto del cristianesimo e della sua principale istituzione un architrave del sistema di potere dominante.
Il libro ricostruisce il rapporto tra chiesa e potere soffermandosi su alcuni passaggi storici della Riforma protestante nonché sulle "sfide" della società odierna: multiculturalità, questioni di genere, laicità e "pari libertà".
Saggi di:
L. Alfieri, E. Bein Ricco, L. De Giovanni, F. Ferrario, E.E. Green, C. Napolitano, P. Naso, S. Nitti, D. Romano, M. Rubboli, L. Sandri, G. Tourn
Nono presidente della Repubblica italiana e, ininterrottamente, deputato a partire dall'Assemblea Costituente del 1946 e dal primo Parlamento del 1948, nella sua vita politica Oscar Luigi Scalfaro difese sempre con grande coerenza il principio costituzionale della laicità dello Stato. Definito da molti "un cattolico laico", per Scalfaro lo Stato fu sempre "la casa di tutti", un luogo aperto, capace di accogliere diverse sensibilità e diverse tradizioni culturali e religiose. Attraverso alcuni brevi scritti, in parte inediti, e alcune interviste su laicità, pluralismo e libertà religiosa, il volume si concentra in particolare sui rapporti di Scalfaro con il mondo protestante.