Un libro di meditazioni alla base della parabola del Figliol prodigo.
Questa raccolta sintetizza l'insegnamento di Nouwen sulla preghiera. Viene ripercorsa l'intera produzione di colui che a ragione e stato definito la guida spirituale piu ispirata del nostro tempo". " il passaggio dall'isolamento alla solitudine, la consolazione del sentirsi amati, il desiderio che dio nutre per noi, la dinamica liberante del perdono, il ruolo della comunita credente, la morte e la vita eterna... - queste insieme a molti altri punti salienti della sua riflessione - vengono toccati uno ad uno, e vengono appunto messi in relazione con la necessita di una preghiera autentica e perfino incessante. La preghiera, infatti, e per nouwen il ponte tra la vita inconscia e la vita cosciente. La preghiera collega la mente al cuore, la volonta alle passioni, il cervello al ventre. La preghiera e`lo strumento divino della mia interezza, della mia unita e della mia pace." una antologia illu minante, costruita con sensibilita e intelligenza, che offre al lettore italiano - fra altri gia noti - 53 brani assolutamente inediti, per un cammino spirituale che sa davvero valorizzare la sapienza delle cose piu`comuni. "
Un percorso quaresimale giornaliero, meditando la parabola del figliol prodigo.
«Cosa significa essere ministri nella società contemporanea? Questa domanda è stata posta negli ultimi anni da molte persone che, pur disposte ad un impegno di servizio, scoprono il crollo dei metodi tradizionali e l'assenza delle tradizionali protezioni». Partendo da questo interrogativo e da questa constatazione, il libro di Henri Nouwen esplora in quattro penetranti capitoli i problemi del ministero nella società contemporanea. Certo, non è possibile redigere oggi un completo manuale ad uso di chi esercita il ministero, ma è possibile delineare i tratti essenziali della figura del ministro: è quella del guaritore ferito. In un mondo frammentato, il ministro - alle prese con una generazione senza radici e con esseri umani soli e senza speranza - è chiamato a riconoscere nel proprio cuore le sofferenze dei suoi tempi e a fare di questo riconoscimento il punto di partenza del suo servizio. La trattazione è illustrata da numerosi esempi tratti dall'esperienza quotidiana ed è condotta con quella finezza spirituale e psicologica ad un tempo, che è propria di Henri Nouwen nel suo doppio ruolo di prete e di psicologo.
Con intelligenza e sensibilita, il grande scrittore di spiritualita riflette sul significato della morte e della vita nell'orizzonte della fede nella risurrezione. Un saggio nella forma di una lunga lettera la padre di nouwen, scritta dopo la morte della madre". La si potrebbe benissimo passare a chiunque stia attraversando un periodo di grande doloro dopo la perdita di una persona cara. Una lettera "
«Non intendevo scrivere qualcosa sul cuore di Gesù», spiega Nouwen. «Nel mio cuore cominciai però a percepire un genuino desiderio di parlare al cuore di Gesù. Parlare ed essere ascoltato. Lasciare che il cuore di Gesù toccasse profondamente il mio cuore. E acconsentire a che quest'ultimo da quell'esperienza fosse guarito. Allora pregai, semplicemente, mentre scrivevo. E scrivevo mentre pregavo. Fu facile, mi venne senza alcuno sforzo. Le parole fluivano spontaneamente. Il cuore di Gesù aveva aperto il mio cuore a questa forma di preghiera». Da cuore a cuore è dunque una intensa effusione orante, capace di esprimere le aspirazioni e le attese del cuore umano, che risponde al cuore di Gesù, rivelato nei vangeli. «In un prossimo documento intendo riproporre a tutta la Chiesa il culto del Sacro Cuore, culto carico di bellezza spirituale, in un mondo che sembra aver perso il cuore» (papa Francesco, Udienza del 5 giugno 2024). Nuova edizione di un testo intimo, ora arricchito da una Appendice sulla storia e l'attualità della devozione al Sacro Cuore.
Henri Nouwen è noto in tutto il mondo come fecondissimo scrittore di spiritualità. Mai, però, egli ha separato la propria intimità con Cristo dalla stretta solidarietà con il mondo ferito. In questa raccolta di testi, stesi per le più diverse occasioni, Nouwen abbraccia con lo sguardo l'impegno nonviolento per la pace, dimostrando quanto il suo sentire sia ancor oggi attuale per noi. Nouwen invita chi si impegna attivamente a costruire la pace a radicare la propria testimonianza nella preghiera di intercessione, nella gioia vera (quella nascosta al centro stesso delle sofferenze umane), in uno spirito di amore e in un costante contatto vitale con il Cristo. E questo non è sfuggire i problemi. L'impegno per la pace - ci dice Nouwen - richiede una vita sostanziata di meditazione quotidiana, una costante resistenza contro le forze della violenza, il supporto di una comunità fedele che persevera in questi valori. «Il vero impegno per la pace si basa sull'amore, non sulla paura. Ora, tre qualità - la preghiera, la resistenza, la comunità - ci fanno uscire molto concretamente dalla paura verso l'amore. Verso quel perfetto amore di Dio che scaccia ogni paura» Herni Nouwen. La spiritualità contemplativa di Nouwen messa a confronto con una delle sfide più calde dell'attualità: la pace mondiale. Prefazione di John Dear.
Ne "L'abbraccio benedicente" Nouwen getta un ponte fra la celeberrima parabola narrata da Luca e la vicenda umana di ciascuno di noi. Quando ha l'occasione di ammirare dal vivo la tela di Rembrandt al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, esclama: «Più guardavo Il ritorno del figlio prodigo, più diventavo parte della storia. E cominciavo a fare collegamenti tra la parabola evangelica e la mia vita personale». Ne è derivato un libro che ha incontrato un favore travolgente e ha cambiato la vita di migliaia di persone. Perché racchiude i consigli di un uomo profondamente spirituale, che è anche uno psicologo di talento; perché offre una riflessione magistrale di un singolo passo del Nuovo Testamento; perché è un'opera «brutalmente, intensamente onesta» (James Martin). A trent'anni esatti dalla prima edizione italiana de L'abbraccio benedicente (1994) Queriniana propone questa edizione speciale per festeggiare l'anniversario. Il testo di Henri Nouwen è ora proposto in abbinamento ad ampi stralci del "sequel" "Ritornare a casa" (2010), che risulta perfetto per proseguire l'avventura: è un testo parallelo e complementare, le cui pagine integrano le riflessioni sul figlio prodigo svelando il "dietro le quinte" del grande longseller nouweniano.
E' l'intenso desiderio di Dio ad entrare nella piu intima relazione con noi che forma il nucleo essenziale della celebrazione eucaristica e della vita eucaristica.
Con semplicita, calore e gioia Nouwen usa le sue esperienze personali per riflettere sui problemi spirituali che riguardano tutti ed in particolare come vivere e morire bene.
Una introduzione alla vita e al pensiero di Thomas Merton. Un contributo alla comprensione del suo impegno e della sua testimonianza.
Nouwen ha scritto e parlato molto di comunità nel corso della sua vita, svolgendo il ministero di prete e di docente. Una ricerca di comunità ha alimentato gli scritti di questo autore prolifico e molte delle sue scelte di vita più importanti - compresa la decisione di lasciare l'incarico all'università per fare da cappellano in una comunità de L'Arca in Canada. Lì, vivendo a fianco di persone con disabilità intellettive e dello sviluppo, in compagnia dei loro assistenti, la sua comprensione della comunità, ma anche dell'impegno che richiede la vita comune, sono giunti a maturazione. Stranamente, però, Nouwen non ha mai dedicato un libro completo all'argomento. Solo adesso, attingendo a conferenze e articoli apparsi nel corso degli anni - con materiali inediti per l'Italia -, Comunità fornisce un quadro esaustivo della visione che Nouwen aveva della comunità cristiana. E dà ragione del perché egli la percepisse come una parte ineliminabile della vita spirituale, in tutte le sue varie dimensioni.